Sarà pronto il porto per un milione di container?
Sarà pronto il porto per un milione di container? Voltri è lo strumento per rilanciare l'eterna competizione con Marsiglia e Barcellona Sarà pronto il porto per un milione di container? Il porto di Oenova, che si prefigge di «trattare» un milione di container per il 1992. anno del cinquecentenario colombiano, supererà per il 1987 il «muro», che appare ostico, del 250 mila pezzi? Attualmente, siamo poco sotto i 230 mila: si sbarca nella zona occidentale dello scalo, a Ponte Libia, Ponte Canepa. Ponte Somalia. SI prepara 11 terminal del molo Nino Ronco, In attesa di poter usufruire, a ritmi pieni per il 1990, del porto-satellite di Voltri, i cui moli ormai si propendono in mare, protetti dal prolungamento della diga frangiflutti. Il porto di Voltri sarà lo strumento che consentirà di reggere in pieno la sfida, almeno nel Mediterraneo, con gli eterni «rivali» di Marsiglia e di Barcellona e d'imporre, definitivamente, la ledership nazionale, che pure solo pochi anni fa, era intaccata dall'aggressività di Livorno e persino della Spezia. Questo, in sintesi, l'obiettivo che si pone Roberto D'Alessandro, presidente del Cap, il Consorzio che, sulla base d'una elaborata legge amministrativa del 1904, è la suprema autorità portuale (11 primo reggente fu agli albori del secolo Stefano Canzio. genero di Garibaldi). D'Alessandro ha «Inventato», nel silenzio della legge che non lo proibiva, una singolare riforma d'un ente che, sorto all'insegna della struttura pubblica, era ormai uno strumento rigido, inservibile — una macchina non più maneggevole nel contesto d'una moderna economia — al decollo della terza rivoluzione industriale. Cosi, sulla base della nuova «bibbia» portuale che sono 1 «libri blu», è stata realizzata una holding a capitale misto (51% pubblico e 49% privato), la «Porto di Oenova Spa» alla cui direzione generale D'A¬ lessandro ha chiamato ring. Fabio Capocaccia, uno del manager pubblici (Ansaldo) più in vista della città. Dalla holding sono poi state generate una serie di sotto-società, tutte a capitale pubblico/privato: telematica, merci convenzionali, riparazioni navali, container, aeroporto, porto petrolifero, servizio ecologico, manutenzione. Nel complesso, grazie ai mille miliardi che in tre anni il Governo ha fatto piovere sullo scalo di Oenova sia sotto forma di finanziamenti alle opere a mare (porto di Voltri in particolare) sia sotto forma di ammortizzatori so¬ ciali (prepensionamenti), 11 prossimo anno si arriverà finalmente al pareggio di gestione con un utile minimo, ma simbolico di 645 milioni. L'utile sarà, per la verità, molto maggiore: oltre 25 miliardi, ma circa 24. anche questo e un evento memorabile, saranno destinati agli ammortamenti, come avviene nel bilanci di tutte le aziende In buona salute. In tanto ottimismo e in tanta speranza di ripresa, e soprattutto nel quadro d'una ripresa del dialogo costruttivo tra il porto e le categorie economiche, l'autunno ha portato però venti freddi. O meglio, venti di guerra. La riforma D'Alessandro, sinora gestita all'insegna della pace sociale, con ben mille giorni senza sciopero, passa però per la rivoluzione dell'organizzazione del lavoro, con lo spostamento del momento decisionale dalla compagnia unica dei portuali al management. E' quindi una soluzione che non trova d'accordo i portuali, ormai ridotti a poco più di duemilatrecento (solo una decina d'anni fa erano diecimila), i quali reclamano, secondo la tradizione, di gestire direttamente il lavoro in banchina, dichiarando di es¬ sere disposti a movimentare un contenitore al prezzo medio di 274 mila lire, contro le 305 mila del plano di D'Alessandro. Su questa diatriba si è avuto nei giorni scorsi il primo sciopero. La situazione, per il momento, è in stallo, anche se tutta la città, dopo vent'anni di declino dei traffici marittimi (tre anni fa, a Capodanno c'erano solo tre navi In porto), e dopo un incremento nell'ultimo anno dei traffici in generale del 30%, chiede a gran voce che la riforma di D'Alessandro venga applica al più presto.
Persone citate: D'a, D'alessandro, Fabio Capocaccia, Nino Ronco, Roberto D'alessandro, Stefano Canzio
Luoghi citati: Barcellona, Livorno, Marsiglia, Ponte Canepa, Ponte Libia, Ponte Somalia
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