Il decalogo pci sul merito di Clemente Granata

Il decalogo pei sul merito Ai Comune di Modena polemiche sul premio a chi lavora di più Il decalogo pei sul merito «Basta con l'egualitarismo esasperato» - Tre criteri: le presenze, l'efficienza, il rendimento dei singoli • Il pri: «E' un atto demagogico della giunta comunista» - La de: «Giocano con le parole» - Sì dei sindacati DAL NOSTRO INVIATO MODENA — .Vede, la città si trasforma, mutano le esigenze degli abitanti — dice Ruggero Villani, giovane segretario comunista di Modena — e uno dei problemi fondamentali da risolvere consiste nel mettere a disposizione degli utenti una pubblica amministrazione snella, efficiente, qualificata, capace di risposte rapide. E' un obiettivo ambizioso, raggiungibile in modo graduale. Questa, degli incentivi di produttività ai dipendenti comunali, è appunto una tappa. In seguito prenderemo altre iniziative dirette ad avvicinare maggiormente il cittadino all'ente pubblico.. Slamo nella sede del pei, moderna e funzionale. Accanto a noi oltre a Villani siedono Pierino Menabue, dirigente comunista di una sessantina d'anni e Natalino Bergonzini, responsabile per il partito del pubblico impiego. Oggetto della discussione è l'ultimo provvedimento approvato dal Consiglio comunale: un premio a favore dei dipendenti più zelanti e meno assenteisti. E' un provvedimento che suscita ora consensi, ora critiche, ma comunque sempre un clamore notevole, visto che è stato adottato e sostenuto da una giunta monocolore comunista, visto che. pur con qualche riserva, ha avuto l'approvazione preventiva dei sindacati confederali. Cgii in testa. Concetti come quelli di attitudini manageriali, di rendimento sul lavoro, non erano mai stati sviluppati in modo cosi esplicito né recepiti, nella sostanza, in un documento ufficiale. Che cosa succede in una delle città più comuniste d'Italia? Siamo di fronte a un radicale capovolgimento di rotta? • Certo che dieci, quindici anni fa — afferma Pierino Menabue ^^\a'prbtwfdt^: mento co^fffitfjjjtajggn *'a~ wrei mai approvato. Afa bisogna anche tener conto della differenza dei tempi. Un conto è parlare di produttività e di merito quando il livello dei salari è basso (e anni fa era veramente molto basso), un conto, invece, quando il livello generale si è notevolmente alzato. Nel primo caso sarebbe un controsenso. Adesso invece le cose sono mutate e allora possiamo anche accantonare l'egualitarismo esasperato, affrontare la questione della differenza di valori, del rendimento individuale. Anche se con un po' di cautela.. In effetti, se si esamina a fondo il documento che ci mette a disposizione Natalino Ber inzini, ci si rende conto che la cautela a cui fa riferimento Pierino Menabue emerge talora in modo evidente. Managerialità, efficienza, impegno individuale senz'altro, ma appunto con un po' di prudenza, senza lasciarsi prendere troppo la mano. I dipendenti comunali (circa 2200, tasso d'assenteismo dell'11 per cento) avranno disponibili Infatti per il prossimo anno 410 milioni che saranno assegnati in base a tre criteri: il primo terrà conto delle presenze sul posto di lavoro (chi è stato assente per un periodo tra i 15 e i 60 giorni senza che ricorressero particolari cause di giustificazione espressamente previsti avrà un premio ridotto, chi ha disertato il posto di lavoro per oltre 60 giorni non percepirà nulla); il secondo criterio terrà conto dei risultati raggiunti dallo specifico settore amministrativo in cui l'impiegato opera; il terzo del rendimento individuale accertato dal dirigente. Il premio di presenza (leggermente variabile secondo il livello e la qualifica) assorbirà il 60 per cento della somma disponibile, quello per gli obiettivi di settore il 30 per cento, quello per l'efficienza del singolo 11 10 per cento. I calcoli non sono stati ancora fatti e richiederanno un po' di tempo, ma si può dire che grosso modo i dipendenti riceveranno per il 1986 una somma oscillante dalle 60 alle 200 mila lire. .Un regalo di Natale, un atto demagogico dettato dalla necessità di fare la pace con i dipendenti che avevano scioperato contro la politica del personale., commentano i repubblicani. Un'iniziativa interessante, chissà, forse è l'inizio di un'inversione di tendenza — afferma il segretario cittadino della de Ermanno Barbieri —, però attenzione: i comunisti giocano con le parole. Chiamano incentivo, premio di produttività, quello che risulta essere in gran parte un normale premio di produzione elargito grosso modo alla totalità dei dipendenti per limitare l'assenteismo. Sarebbe stato più opportuno premiare maggiormente il merito individuale. Per questo la de come del resto il psi ha preferito astenersi in Consiglio comunale.. E' un'eco delle polemiche che hanno accompagnato la decisione della giunta rossa di Modena. Polemiche alimentate per un certo periodo anche dai sindacati confederali, i quali, al contrario, avrebbero preferito attenuare le differenze tra le somme elargite ai dipendenti. Polemiche, come si vede, dovute a motivi contrastanti. E i comunisti traggono da ciò lo spunto per affermare di aver agito con grande equilibrio nel tentativo, come rileva l'assessore al personale Dino Motta, di •combattere la burocratizzazione dell'attività amministrativa e di introdurre concetti meritocratici.. • La nostra è una sperimentazione — sottolinea il segretario cittadino Ruggero Villani —, nell'88 vedremo se sarà opportuno adottare altri criteri. Abbiamo istituito in proposito una commissione di studio. E' probabile però che {individuo debba avere un peso sempre maggiore. Anche all'interno del noftJo partito..:r,j— Clemente Granata ■ alisa ■ imr nhrrrìhrì

Persone citate: Dino Motta, Ermanno Barbieri, Natalino Bergonzini, Pierino Menabue, Ruggero Villani

Luoghi citati: Comune Di Modena, Italia, Modena