Nella gerla di Babbo Natale lOOO miliardi di giocattoli di Gigi Padovani

Nella gerla di Babbo Natale lOOO miliardi di giocattoli Concentrate in un perìodo di pochi giorni le vendite del settore Nella gerla di Babbo Natale lOOO miliardi di giocattoli Balocchi tradizionali alla riscossa contro Barbie e i mostri meccanici Usa MILANO — Miliardo più. miliardo meno, gli italiani hanno appena finito di spendere qualcosa come mille miliardi in giocattoli per i loro figli. Un'abbuffata di bambole, transformer e costruzioni che ha rovesciato circa centomila lire su ogni bambino per 186. Cosi almeno dicono le statistiche, e gli operatori del settore sanno anche che queste cifre, su base annua, sono In gran parte concentrate nel pejrlpdojDAtatolo^ In questo settimane, quindi, gli imprenditori del settore guardano con maggiore apprensione ai loro 7 milioni di clienti italiani compresi nella fascia tra gli zero e i 14 anni, mentre già incominciano a lavorare per 11 Natale '87. I consuntivi e 1 programmi si sapranno al Salone del giocattolo di Milano, che aprirà il 29 gennaio. Poi ci sarà l'appuntamento di Norimberga dal 5 all'll febbraio, l'unica fiera più importante di quella mila nese, la vetrina mondiale con 1 grandi protagonisti americani e dell'Estremo Oriente. Ma già ora si può fare un primo consuntivo dell'86. All'Assogiocattoli, l'asso dazione confidustriale che rappresenta 450 imprese medio-piccole con circa 20 mila addetti e un fatturato di circa 1200 miliardi l'anno, si respira aria di cauto ottimismo. Il presidente Claudio Cec ciietti. imprenditore da anni alla guida della Arco* Falc. annuncia una crescita .reale, superiore ai dati dell'inflazione: penso ad un au- mento intorno al 5 o 6 per cento.. Cecchetti aggiunge qualche elemento non soltanto economico: .E' in ripresa il gioco tradizionaleBU dice — che era stato attaccato dalla concorrenza estera. Certo in Italia il mercato si sta restringendo, con la diminuzione delle nascite ormai costante.. La risposta degli industriali italiani è stata la riscoperta dell'export: la bilancia del pagamenti per 1 balocchi è decisamente favorevole all'Italia, con una crescita notevole negli ultimi anni. Nell'85 sono andati oltre frontiera 435 miliardi di giochi mode in Itali/, con una crescita del 16.5 per cento rispetto all'anno precedente: anche 1 primi dati dell'86 (fino a settembre, dunque senza l'overdose natalizia) certificano un altro balzo del sei per cento. .Nonostante questi successi — aggiunge il direttore dell'Assogiocattoll, Umberto Maltagliati — siamo preoccupati per la tendenza al calo dei consumi nel nostro Paese. Gli ultimi dati sono confortanti, ma potrebbero essere soltanto frutto di un esaurimento delle scorte presso i grandi distributori. Noi mandiamo all'estero il quaranta per cento dei nostri giochi, ma anche i concorrenti stranieri sono molto aggueriti.. E in fatti le ■ cifre | su ir import dei primi nove^meal dicono che le Barbie e i mostri meccanici americani sono sempre all'attacco, con una crescita del 20 per cento. A differenza delle holdings straniere. l'Impresa Italiana che costruisce giocattoli è molto specializzata e non fa parte di grandi gruppi finanziari. Si tratta di aziende medio-piccole, molte delle quali a conduzione familiare. In Italia dieci ditte sono considerate leader del settore e non hanno più di 200 dipendenti ciascuna: Itolo Cremona, Polystil, Vivi (biciclette), Italpino (addobbi natalizi), Grazioli, Rivarossi, Lima, Quercctti. I colossi mondiali del business-toy sono lontatl anni luce. In testa ci sono le americane, secondo le stime in milioni di dollari dell'84: la Mattel (866. circa 1500 miliardi di fatturato di quel periodo), la General Mills (ha soprattutto attività alimentari. 775 milioni di dollari), la Hasbro (705). la Fi sher Prlce (410). Il primo non statunitense è il giapponese Tomy Kogyo (300 milioni di dollari) seguito dalla danese Lego con 171. Di fronte a queste cifre gli italiani puntano sulla qualità e hanno in serbo una novità importante: alia presenteranno già al.Salone-di Milano, a gennaio? « Vogliamo che si introduca con maggiore serietà —| annuncia il presidente Cec-: chetti — U tema della sicurezza del giocattolo. Con una circolare agli espositori, italiani e stranieri, ho già chiesto che tutti si adeguino alle norme fissate dalla Cee in questo campo. Poi dall'87 non accetteremo più giochi senza il marchio del Cen. il '■ Comitato europeo di normalizzazione.. E nei sogni dei fabbricaliti di balocchi c'è anche l'a-. sptrazlone a .destaglonaliz-. zare. la vendita del prodotto. Negli altri Paesi le statistiche dicono che le famiglie spendono più soldi degli Italiani per 11 divertimento dei : loro figli: contro le 180 mila, lire dell'Italia (sono stime per l'86), ci sono le 596 mila degli svizzeri, le 465 mila ih] Danimarca e 452 mila del-: l'Austria, con cifre almeno, doppie in tutta Europa ri-! spetto all'Italia. .Negli altri' Paesi il gioco è consideratouno strumento didattico —. dicono all'associazione — e, perciò viene regalato non solo a Natale.. Gigi Padovani '

Persone citate: Cecchetti, Claudio Cec, Grazioli, Mills, Umberto Maltagliati