Temporale nel Vocabolario

Temporale nel Vocabolario LA LINGUA CHE PARLIAMO: PAROLE E SFIDA VISIVA Temporale nel Vocabolario L'Italia, dopo essere stata la prima nazione in Europa ad avere un vocabolario moderno, quello della Crusca, la cui prima edizione è del 1612, che servi da modello a molti lessici stranieri, perdette questo primato e, nel '900, non ha avuto nulla che potesse essere opposto al grandi, imponenti vocabolari stranieri, frutto di studio lungo e sistematico, tanto che il ricorso al Tommaseo, risalente al secolo scorso, e ristampato qualche anno fa, è ancora necessario per le parti che ancora mancano al Grande Dizionario di Battaglia (giunto in dodici volumi, con la direzione di Giorgio Bàrberi Squarotti, alla lettera P). che finirà nell'anno Duemila. Progressi sono stati fatti nei vocabolari scolastici e nel lessici etimologici fra i quali eccelle quello di Cortelazzo-ZoIli che ha avuto il coraggio di tentare finalmente la datazione dei termini (che si vorrebbero un po' più numerosi), di capitale importanza per la comprensione della realtà linguistica. Anche questo dizionario è arrivato, in quattro volumi, alla lettera R e si auspica che il quarto esca sollecitamente. E' da ricordare che nel periodo intorno alla guerra si auspicava soprattutto uno spoglio dei testi delle origini ed a tale compito, dopo molti decenni di ritardo, attende l'Accademia della Crusca che ha abbandonato da tempo le sue posizioni rigidamente puristiche per compiere un attento lavoro filologico. L'uscita del primo volume del Vocabolario della lingua italiana dell'Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani è stata festosamente accolta. I titoli di nobiltà dell'Istituto sono ben noti. E' un laboratorio nel quale prestano la loro opera moltissimi studiosi al quali si devono, oltre alla gloriosa Enciclopedia italiana (merito indiscusso di Giovanni Gentile), il Dizionario enciclop l'ileo, il Lessico universale, l'Enciclopedia del Novecento. Chi guida ora le sorti dell'Istituto è Vincenzo Cappelletti, dinamicissimo direttore generale. L'autore e coordinatore del Vocabolario è Aldo Duro che ricordo fin da quando, giovanissimi, cercavamo di dare un volto a quel Vocabolario dell'Accademia d'Italia di cui usci solo un volume comprendente le prime tre lettere, non tanto per le conseguenze della guerra. quanto per la troppo debole (voglio essere misericordioso) impostazione. Il Vocabolario dell'Enciclopedia italiana, che non si propone di sostituire né il Grande Dizionario di Battaglia né il Vocabolario etimologico di Cortelazzo-Zolli, prevede di essere completato In quattro volumi entro due anni Le pagine di questa prima parte sono 1037 su tre colonne. Per avere un'idea della mole, si può tener presente che le corrispondenti voci del più comune Vocabolario italiano, quello di Zingarelli (ultima edizione), sono comprese in 503 pagine più piccole su due colonne. Le definizioni, che si potrebbero chiamare l'onore del lessicografo, sono per lo più eccellenti (si veda, per dare un solo esemplo, oggi molto discusso, ciò che è detto sotto avvocato, a proposito di avvocatessa e di avvocata), le etimologie succinte ed accurate. Il materiale molto ricco, specie per quanto riguarda le voci scientifiche, le quali danno sicuramente un tono al vocabolario facendo ricordare la fucina dalla quale esce. Delle voci straniere sono accolte quelle entrate nell'uso particolarmente, ma non esclusi¬ vamente, nel linguaggio della scienza e della tecnica. Non mancano neppure certe frasi celebri come alea iacta est di Giulio Cesare o aprés moi le déluge di Luigi XV. Una menzione a parte meritano le illustrazioni, molte delle quali in splendide tavole a colori. Si vedano le bellissime fotografie di atelier, in cui si ammirano riproduzioni di quadri di Giorgio Vasari, di Jan Vermeer, di Gustave Courbet, di Henri Fantin-Latour e gli Interni degli studi di artisti italiani di oggi, Enrico Castellani, Alberto Burri, Mario Cerali; o l'illustrazione di atletica, rappresentazione di un campo sportivo con l'indicazione degli sport che vi si svolgono; o quella di atmosfera con fotografie splendide dell'immagine della terra, di un ciclone tropicale, di un'aurora boreale, di aloni del sole e della luna, della nebbia, di un temporale, di un fulmine. D Vocabolario accetta, dunque, la sfida visiva dei nostri tempi e non si raccomanda più soltanto alla consultazione o alla lettura sistematica, anche se quest'ultima resta una delle più singolari e stimolanti avventure della nostra mente. Tristano Bolelli

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