King Kong amor di una scimmiona

amor di ma S€immiona ii^jyjp&bal^ella seconda purgafa^efesitoria, regista Mtain amor di ma S€immiona KING KONG 2 di John Gulllermin, con Brian Kewin, Linda Hamilton, John Aston. Fantastico-avventuroso, colori, Usa 1986. Cinema: Ambrosio di Torino; Metropolitan e Maestoso di Boma; Manzoni, Orfeo e Splendor di Milano. «Creature» sono, per una didascalia intuiate e i manifesti, i mostri (Re Kong, Lady Kong e, alla fine, Kong junior) «creati», appunto, da Carlo Rambaldi per il seguito del precedente King Kong del 1976, a sua volta una specie di autonomo seguito del classico in bianco e nero del 1931, capostipite, della serie rispettosamente citato nei tìtoli di testa insieme con i registi, M. C. Cooper e Schoedsack e il soggettista Edgar Wallace. tìntelo di questo K.K.2 è costituito dall'epilogo del film di dieci anni fa, pur esso diretto da Guillermin. Si rivede infatti il mostro (scusate: la .creatura»; precipitato dal terrazzo del World Traete Center e ricoverato, poiché era ancora vivo, in una superclintca e qui operato da Amy (Linda Hamilton), giovane dottoressa che gli trapianta un cuore di plastica e gli immette nelle vene il san¬ gue prelevato a una femmina dello stesso tipo e dimensione, ossia un esemplare scimmiesco che il cacciatore Hank (Brian Kewin) trasferisce con urgenza dal Borneo. La nuova «creatura» è Lady Kong, della quale Re Kong, appena fuori anestesia, fiuta la vicina stimolante presenza, così da fare il diavolo a quattro (opponendosi all'esercito che lo bracca; facendo strage di cacciatori cialtroni che lo crivellano di proiettili; terrorizzando mezzo Tennessee) per congiungersi con lei al deciso scopo di confezionare quel King junior, che nasce alla fine mentre il padre muore, la platea sintenerisce, e sarà utile alla ventilata produzione di King Kong 3. L'avventura — più favola che avventura —, esposta con validi scatti emotivi dalle immagini proiettate su schermo anch'esso ultra gigante come gli scimmioni protagonisti, ha una facile presa spettacolare sul pubblico natalizio e postnatalizio, infantile e no. I tìtoli di coda informano che non solo Rambaldi ha lavorato alte .creature' poiché anche due attori, Peter Elliot e George Yasoumi, ne hanno indossato te pelose spoglie. a. v.

Luoghi citati: Metropolitan, Milano, Tennessee, Torino, Usa