Jeanne Moreau strega Parigi
Jeanne Moreau strega Parigi Trionfa alle Bouffes du Nord «Il racconto della serva Zerlina» di Brodi Jeanne Moreau strega Parigi Lo spettacolo, diretto da Griìber, è stato visto sinora da circa diecimila spettatori - Una sala sempre esaurita e un concorde elogio critico - L'attrice dovrebbe essere ospite, prossimamente, di Strehler al Fossati PARIGI — Jeanne Moreau è l'applauditisslma protagonista, alle Bouffes du Nord, de II racconto della serva Zerlina, la commedia di Hermann Broch messa in scena da Klaus Michael Gru ber. Lo spettacolo è il trionfo della stagione. Scrittore «suo malgrado*, cosi Hannah Arendt definì Hermann Broch, uno dei più inquietanti narratori del Novecento tedesco. Nato a Vienna il 1' novembre 188S, Broch fu infatti costretto a occuparsi dell'azienda tessile paterna, a studiare economia e commercio mentre sì sentiva votato alle scienze, alla psicologia, alla filosofia. Dopo aver vissuto a lungo questa •doppia vita; esperimenta anche le prigioni naziste (sua madre morrà in campo di concentramento), cui fanno seguito, via Londra, dodici anni di «esilio» a New York. Morrà a New Haven il 30 maggio 1951, Nel mi, su richiesta del proprio editore, Broch rimaneggia una serie di racconti scrìtti tra il 1917 e il 1934 e altri ne scrive ex novo per inserirli in una sorta di romanzo •polifonico; Gli incolpevoli. Uno dei «capitoli» nuoci è il Racconto della serva Zerlina, che, sempre secondo la Arendt, «è la più bella storia d'amore della letteratura tedesca». Forte, intelligente, passionale, Zerlina seroe da trentanni presso la famiglia della baronessa W.. All'improvviso, il pomerig gio d'una domenica d'estate che già declina verso il tramonto, dinanzi ad un uomo che non l'aspettava e che se ne sta pigramente sdraiato su un canapè (è il giovane finanziere A., un membro di quella casata di inetti) Zerlina, che ha per trent'annl taciuto, decide di parlare. Nel flusso torrenziale di questo inatteso bilancio di un'esistenza c'è un ciottolo nero e duro: l'amore sempre soffocato per un uomo, un amore di cui solo allora Zerlina, nel confessarsi impetuosamente, scopre tutta l'ineluttabile fatalità. n racconto della serva Zerlina, che vi ho stentatamente riassunto, è lo spettacolo-trionfo della fine anno parigina. Coprodotto dal Festival d'Automne e dal Théàtre National Populaire di Roger Planchon, si replica, con una serie di tutti esauriti, sino al 10 gennaio alle Bouffes du Nord. Zerlina è Jeanne Moreau, la messinscena è del più scomodo, ma certo geniale regista tedesco, Klaus Michael Gràber, già allievo e assistente di Strehler al Piccolo di Milano, e prestissimo guest-director alla Schaubhùne di Berlino e alla Comédie Francaise di Parigi. La Moreau, applaudita sino ad oggi da circa diecimila spettatori, ha raccolto il consenso unanime della critica francese, che è raro trovar compatta dinnanzi ad uno spettacolo (valga il caso recente dell'Opera da tre soldi di Brecht-Strehler, che ha avuto più detrattori del previsto). Jean-Pierre Thibaudat, l'esigente e spesso tendenzioso critico del Quotidiano •Liberation: ha perentoriamente intitolato la sua recensione (quasi due pagine del giornale): «Semplice splendore». Il racconto della serva Zerlina sarà a Lione dal 4 al 14 febbraio: da un accenno di Strehler, nel corso dell'ul- tima^cgnferenza stampa:mi^ lanese, sembra di intendere che la Moreau sarà ospite prossimamente del Teatro Studio Fossati. Nella nuova sala circolare ricreata da Zanuso verrà intanto proposto, purtroppo per due repliche soltanto, il 10 e VII gennaio, un altro celebre spettacolo di Gru ber, il Prometeo incatenato di Eschilo, montato per la Schaubhùne e interpretato da un altro attore-prodigio, Bruno Ganz. Guido Davico Bonino Jeanne Moreau in scena: una Zerlina di ((semplice splendore»
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