Inflazione, siamo al 4,2% di Emilio Pucci

, siamo al 4,2% A dicembre i prezzi saliti mediamente dello 0,2 per cento , siamo al 4,2% Primi segnali dalle grandi città del Nord - Era da 17 anni che l'aumento non era così basso - Si è ridotta anche la distanza rispetto agli altri Paesi industrializzati ROMA — L'inflazione non fa più paura. La corsa del carovita sembra essersi arrestata. Le rilevazioni nelle grandi città del Nord indicano in questo dicembre (un mese tradizionalmente favorevole alle impennate dei prezzi e alla speculazione) una crescita del costo della vita di appena lo 0,2 per cento., contro lo 0,7 per cento registrato nel dicembre '85. A Milano i prezzi al consumo sono rimasti praticamente stabili, con un incremento dello 0,1 per cento; a Torino la variazione mensile è stata dello 0.3 per cento; a Genova e a Trieste dello 0.2 per cento. La punta più alta si è registrata a Bologna con lo 0,4 per cento. I dati, diffusi ieri, dovrebbero rispettare, come è puntualmente accaduto nei mesi precedenti, l'andamento nazionale. Il tasso tendenziale annuo di inflazione (da dicembre a dicembre) scende cosi al 4,24,3 per cento. La media annua si attesta invece al 6.1 per cento, in linea con l'obiettivo del governo. Per trovare un costo della vita così basso bisogna tornare indietro di ben 17 anni, al 1969. Il differenziale tra l'inflazione italiana e quella degli altri Paesi industrializzati si è notevolmente ridotto, passando da valori superiori all'8 per cento nel 1980 a valori stimabili intorno al 2-3 per cento quest'anno. Comunque, resta ancora molto da fare per annullare la forbice tra la nostra inflazione e quella degli altri Paesi industrializzati: alla media italiana del 6 per cen- to rispondono, infatti, gli Stati Uniti con il 2.4; il Giappone con l'1.2; la Germania federale con il 2,5: la Francia con il 3; la Gran Bretagna con il 3.9. A Palazzo Chigi e nei ministeri economici c'è euforia. Il presidente del Consiglio Craxi ha aperto ieri la sua conferenza stampa sottolineando i successi del governo nella lotta contro l'inflazione: «Con il tasso tendenziale siamo ormai a ridosso del 4 per cento enei prossimi due mesi speriamo di vedere la cifra 3 che ci porterà nella media europea. La ripresa italiana marcia ad una velocità superiore a quella degli altri Paesi europei*. Il ministro del Tesoro Gona. commentando i risultati di dicembre, afferma che il governo ha ben compensato la fiducia ricevuta dagli italiani al referendum sulla scala mobile. -£' stata onorata la disponibilità a sacrificare anche legittime attese particolari per la più generale necessità di vincere l'inflazione. I risultati promessi al¬ lora, quando tutto ci era contro con dollaro e petrolio ai loro massimi storici, si stanno ora determinando nella pienezza degli obiettivi raggiunti*. Con l'impegno di tutti il risanamento è dunque possibile e può continuare. Più prudente il ministro dell'Industria, Valerio Zanone. Quest'anno è andata benissimo, grazie. alla politica economica del governo e soprattutto al duplice calo del dollaro e del prezzo del petrolio. Occorre quindi, avverte Zanone, tenere sempre presente *la nostra vulnerabilità rispetto all'approvvigionamento energetico, vulnerabilità che può rendere effimero il successo conseguito*. Per chiudere la partita con l'inflazione, sostiene sempre Zanone, si deve risanare il bilancio pubblico, attraverso il contenimento e la riqualificazione della spesa. Cosi come sarà necessario migliorare la competitività dei nostri prodotti sui mercati internazionali. Emilio Pucci

Persone citate: Valerio Zanone, Zanone