Intervista con lo storico sovietico Roy Medvedev sul dissidente di Roy MedvedevEmanuele Novazio

Intervista con lo storico sovietico Roy Medvedev sul dissidente Intervista con lo storico sovietico Roy Medvedev sul dissidente «Avrebbe potuto fare un altro sciopero della fame, e la sua fine in esilio sarebbe stata una macchia intollerabile per il nuovo corso gorbacioviano» - «Fin dal '67 sostiene la pericolosità' dèi* sistemi antimissili, sarà in buona fede un autorevole critico dell'Sdi americano» DAL NOSTRO C0RH8P0NDENTE MOSCA — Perché Gorbaclov ha liberato Sacharov? Nel piccolo!studio stracolmo di libri, affacciato sulla strada per Leningrado, lo storico Roy Medvedev sospira: •Nell'ultimo anno è cambiate la direzione .generale del lavoro ideologico del partita Hanno cominciato • a prevalere 1 motivi anUstalinisti. La criticava .Stalin — e a Breznev—;* sempre più forte. Una svolta del genere non poteva-non riflettersi su 3acharov: i suoi primi Interventi d'oppositore èrano rivolti lnf attt&ontro 1 tentativi di riabilitare Stalin». Ma la snas protesta si è allargata, In seguito. i «Gradualmente, ha coinvolto anche, la. difesa dei diritti umani. B motivo diretto dell'esilio di Sacharov è state la sua dura posizione contro l'intervento-in Afghanistan. Ma è col cambiamento di direzione nel lavoro ideologico che cambiano le proporzioni del conflitto tra Sacharov e 1 dirigenti. I diri, genti non vogliono assumere responsabilità' per azioni poco popolari della direzione precedente».! Non è forse un caso che l'annuncio sia stato dato in- sitine con la liquidazione di Breznev, sulla Pravda? «Chissà. Certo 1 due fenomeni sono l'espressione di una stessa linea generale. Ma c'è un altro motivo, nella liberazione di Sacharov: per sette anni ha compiuto una lotte ininterrotta contro il suo esiilo. Ha fatto tre sciòperi della fame. Sacharov non è un giovanotto, la sua salute è malferma». Vuol dire che Gorbaclov ha ternato un altro caso Marchenko? «Sì. Sacharov è una persona mite, ma decisa ad arrivare fino in fondo. Queste primavera ha scritto a Gorbaclov chiedendo non soltanto la propria liberazione, ma anche quella di 15 persone: al primo posto c'èra proprio Marchenko, che' giorni fa è morto in prigione: picchiato brutalmente, prima di morire». Sacharov avrebbe potuto annunciare un altro dlgiu- no. «SI. e la sua fine in esilio sarebbe stata una macchia Intollerabile alla reputazione della direzione sovietica. E' una liberazione dovuta, dunque, a una necessità più che a una scelte? «Tra gli altri motivi della sua liberazione c'è la sua posizione sullo Sdì Sacharov è tra i più grandi esperti di armi nucleari, anche dal punto di vista politico». H suo ritorno potrebbe essere sfruttato In questo senso. «Proprio cosi. Credo che sarà organizzata una sua conferenza stampa. Sacharov ha già dichiarato che continuerà a dire quello che pensa sui diritti dell'uomo. Ma se glielo si chiederà, alla conferenza stampa, denuncerà onestamente lo Sdì». Questo vuol dire che c'è stato un accordo politico tra Sacharov e il regime? •No. Semplicemente, il regime è al corrente delle idee di Sacharov, sa che si è sempre battuto per 11 disarmo. Non serve accordo politico, il potere sa di che cosa e come parlerà Sacharov». Sacharov Ubero conviene più che a Gorklj, insomma. «Sacharov costituirà un certo problema per il potere, ma se soppesiamo i prò e i contro, Sacharov libero è piti utile». La liberazione di Sacharov è segno di un nuovo •patto» tra regime e società? «Credo che sia un sintomo, ma il patto non c'è ancora. La società è ancora politicamente inerte. A causa di tutte queste ricostruzioni e condanne, da Stalin a Krusciov a Breznev la società perde l'orientamento». Sacharov libero vuol dire anche che Gorbaclov cerca consenso negli strati dell'intelligencija? •Certo, ne ha bisogno per la sua politica. Perchè l'intelligencija ha una influenza enonne sull'opinione pubblica». Che effetto avrà fatto, alla gente comune, alla quale era stato detto che Sacharov era un traditore, vedere In tv mi vice ministro che annuncia: Sacharov è libero e tornerà all'Accademia? «L'uomo comune sovietico è abituato a queste metamorfosi. Ha letto sui giornali per anni che Breznev era il più grand'uo^o del Paese, un magnifico scrittore e un filosofo illustre. Poi un giorno apre la Pravda e legge che non è cosi». Tutto questo provoca distorsioni nella memoria storica. «Certo suscita poco rispetto per la storia ufficiale, la mancata comprensione della storia. E come conseguenza la perdita della memoria storica, l'indifferenza per la storia. Quando mio figlio era alle elementari, Krusciov era sulla copertina del sillabario, lo si definiva «ii grande combattente per la pace». In sesta era scomparso dai j manuali, c'era solo il nome di Breznev. All'Istituto ha dovuto imparare a memoria storia, in Urss? «La storia diventa vittima della lotta politica tra gruppi La teoria del professor Pokrovski dice che «la storia è la politica indirizzata nel passato», ed è stata condannata. In realtà la storia sovietica viene costruita proprio come politica indirizzata nel passato. Nella storia sono riflessi tutti i difetti della nostra politica». Emanuele Novazio e Mosca. Lo storico Roy Medvedev nella sua casa dì Mosca (Tel.)

Luoghi citati: Afghanistan, Leningrado, Mosca, Urss