Il marco batte tutti
Il mano batte tutti Nuovo record della moneta tedesca in Italia Il mano batte tutti La valuta Usa paga il «no» di Bonn al calo dei tassi Gli operatori si aspettano un ulteriore indebolimento ROMA - Dollaro debole In chiusura di settimana a New York su un mercato dominato dagli speculatori pronti a trarre vantaggio dalla rarefazione degli scambi per le imminenti scadenze di fine anno. Il biglietto verde è tornato sotto quota 2 marchi, .toccando nel filale un valore di 1,9950 marchi contro i 2.0065 del fixing di Francoforte. Rispetto alla nostra divisa, la quotazione finale del dollaro è risultata di 1384,25 lire contro le 1991,75 della chiusura ufficiale in Italia. La calma che aveva contrassegnato 1 mercati asiatici ed europei con il dollaro stazionario non ha avuto un seguito oltre Atlantico ad opera appunto degli speculatori che, in numero sia pur ridotto, hanno rianimato la scena comprando contratti futuri per marchi contro dollari. Secondo qualche osservatore, la flessione di venerdì non deve essere interpretata come segno di quanto potrà accadere nella nuova ottava valutaria, quella di Natale. E' anzi possibile, stando a questi esperti, che il bigliétto verde recuperi se non altro per una reazione tecnica al ribasso. Elizabeth Monaghan, vice presidente della Hill Samuel International bank, avverte comunque che le vendite di venerdì potrebbero costituire un segnale di più lungo termine circa il trend del dollaro. Molti operatori, secondo la Monaghan, prevedono un dollaro più debole dopo Capodanno. Venerdì Wall Street ha guardato attentamente a Ginevra in attesa di notizie sugli sviluppi della laboriosissima conferenza Opec ma gli scambi si sono chiusi mentre i ministri del cartello erano ancora impegnati In una riunione che si sarebbe conclusa solo nelle prime ore di sabato con l'accordo a dodici per un ritorno al sistema del prezzi fissi. Se di indicazione di tendenza può parlarsi per la nuova ottava valutaria, va notato che a Manama, l'ultimo mercato valutario a chiudere i battenti tra venerdì e sabato, il dollaro non ha mostrato variazioni rispetto a New York mentre si è osservato un recupero della «petrovaluta» sterlina che reagendo all'annuncio dell'accordo di Ginevra si è portata a 1,4345 dollari contro 1,4318 di New York. Sul mercati italiani la quotazione del dollaro è stata di circa dieci punti in meno rispetto a venerdì 12 dicembre, mentre la valuta tedesca si è ulteriormente apprezzata, anche se di poco 693,655 lire ieri (nuovo massi mo storico), 693 lire venerdì 12 dicembre. Ancora un commento sull'ulteriore in debolimento del dollaro e il contestuale rafforzamento del marco: secondo gli operatori avrebbero influito le dichiarazioni del governatore della banca centrale tedesca Karl Otto Pohel che In pratica ha confermato che 1 tassi tedeschi non scenderanno. La parabola discendente della divisa statunitense aveva avuto inizio martedì. Per quanto riguarda il comportamento della lira nei confronti delle altre principali valute europee da registrare una sostanziale stabilità con variazioni di lieve entità da un venerdì all'ai tro. Il franco francese ha chiuso, infatti, a 211,50 lire contro le 211,435 lire dello scorso venerdì 12 dicembre; il fiorino olandese a 613,685 lire contro 613,17. Da segnalare, infine, un lieve rafforzamento della moneta italiana rispetto alla sterlina Inglese che ha quotato 1996,65 lire contro le 1999,225 lire del venerdì precedente, mentre nei confronti del marco il rapporto di cambio è rimasto praticamente immutato (827,175 lire contro le 826,25 venerdì 12 dicembre). r. e. S,
Persone citate: Elizabeth Monaghan, Hill Samuel, Monaghan
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