Il Big Bang s'è messo in marcia di Emilio Pucci

Il Big Bang s'è messo in marcia I «grandi» a consulto da Piga, ancora lungo il cammino per il listino unico Il Big Bang s'è messo in marcia II presidente della Consob fiducioso: una scelta irreversibile che si può realizzare già nell'87 - Moderatamente ottimisti i banchieri - Maggior prudenza tra gli agenti di cambio ROMA — C'è ancora molta strada da fare per la riforma della Borsa, per la conquista (a parole auspicata da tutti) della trasparenza delle operazioni e per la trattazione continua dei titoli per video, in una sorta di Big Bang all'italiana. Ma 11 gran consulto con tutti i protagonisti del mercato finanziario (agenti di cambio, banche, imprenditori), organizzato ieri dal presidente della Consob, Franco Piga, è servito ad avvicinare le posizioni degli intermediari sul possibile avvio di un mercato unico di Borsai Al termine di un'estenuante giornata di consultazioni, tra banche e agenti di cambio si è raggiunto un mini-accordo. Per sciogliere il nodo della partecipazione diretta delle banche in Borsa, si costituirà una commissione di studio mista, com posta da tre rappresentanti degli istituti di credito, tre degli agenti di cambio, uno delle commissionarie e presieduta dal presidente Con sob. La commissione si riunirà subito dopo l'Epifania. •Siamo ormai — ha dichiarato Piga al termine del consulto — nella fase di attuazione del mercato unico che è divenuto una scelta definitiva e irreversibile. Gli agenti non sono più divisi tra loro e tutti concordano sulla necessità di giungere alla contrattazione continua e alla concentrazione delle contrattazioni in Borsa. Dobbiamo /are il gran balzo della Borsa, perché oggi le contrattazioni che avvengono nei borsini delle banche al di Vaoit-del z&ércato rappresen• tana quasi IW per cento delle stesse contrattazioni'. Piga, che oggi riferirà a Craxi, si è detto fiducioso sulla possibilità del grande balzo già nell'87. n giorno più lungo per la Borsa italiana si è iniziato ieri mattina presso il Centro Formazione del Banco di Roma, immerso nel verde dell'Olgiata, un centro residenziale alle porte di Roma. Per tutta la mattina Piga ha ascoltato in colloqui separati della durata di un'ora 1 rappresentanti degli agenti di cambio (Giuseppe Oaffino, Franco notte, Alberto Berti, Ettore Fumagalli), e gli esponenti dell'Abi (il vicepresidente e amministratore delegato del Credito Italiano, Lucio Rondelli, l'amministratore delegato del Banco di Roma, Ettore Cecca tel- li, e il direttore generale delrAbi, Felice Gianani). Nel pomeriggio, ricognizione finale con un summit allargato ad esponenti di primo piano del mondo imprenditoriale, come Carlo De Benedetti, Cesare Romiti, Mario Schimbemi e al presidente deirunioncamere, Piero Bassetti. Da questa riunione plenaria non sono uscite significative convergenze, anche se tutti 1 partecipanti hanno concordato sulla necessità di un processo di internazionalizzazione per !» nostra Borsa, dopo la straordinaria vitalità mostrata negli ultimi due anni. Nessuno, del resto, si aspettava clamorose convergenze da questo gran consulto. Ma la maratona voluta da Piga ha messo in luce un problema non più differibile che mette in gioco la sopravvivenza dei mercati finanziari minori e il ruolo stesso degli agenti di cambio. Però, un passo in avanti, sia pure piccolo, è stato fatto. Il confronto è serrato. Le banche sono disposte a portare in Borsa la loro attività, ma in cambio chiedono di essere abilitate alle grida, direttamente o per mezzo di società appositamente costituite insieme con gli agenti di cambio e sotto la sorveglianza di un ruolo di garanti. Per contro, gli agenti rivendicano il monopolio del mercato e accettano queste società miste solo a condizione che venga loro riconosciuta una posizione maggioritaria. Soddisfatti e moderatamente ottimisti 1 banchieri, mentre una maggiore prudenza hanno mostrato gli agenti di cambio («te nostre posizioni non cambiano: non crediamo sia giusto che chi gestisce il credito possa determinare i prezzi di mercato-). Ma Piga taglia corto: -Durante la riunione ho sentito che c'era chiaramente uno spirito di collaborazione: La riforma della Borsa si è messa in marcia. Emilio Pucci

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