il ritorno di Giap di Giuseppe Mayda

fi ritorno di Giap fi ritorno di Giap Vincitore di Dien Bie*. Phu (ha 76 anni), era stato estromesso dal comitato centrale per essersi opposto alla guerra in Cambogia - E' una parziale riabilitazione del vecchio condottiero, non un mutamento di rotta politico-militare Dopo anni di misteriosa oscurità uno dei grandi protagonisti dell'indipendenza vietnamita, ti settantaseienne generale Vo Nguyen Oiap, discepolo di Ho Chi Minh, ricompare sulla scena politica di Hanoi: ieri infatti è stato rieletto nel Comitato Centrale dal quale era stato espulso clamorosamente nel 1982 per essersi opposto all'invasione della Cambogia. Stratega e filosofo della guerra di liberazione, fra tutti i condottieri dell'epoca moderna non ce n'è uno che si sta trovato nella sua eccezionale condizione: senza aver fatto l'accademia militare f «Esco dalla scuola della giungla» disse nel '46 al francese Ledere) e divenuto generale da un giorno all'altro senza seguire la scala gerarchica, affrontò gli eserciti dt tre occupanti, l'uno più forte dell'altro (Giappone, Francia, Stati Uniti) e riuscì a batterli o a tenerli In scacco con la più straordinaria strategia di questo secolo, la «guerra del popolo», ch'egli aveva formulato attingendo a piene mani nei duemila anni dt Insurrezioni contadine e di lotte contro la Cina, i feudatari e il potere coloniale che contraddistinguono la storia del Vietnam. Basso, la fronte enorme, i capelli pettinati indietro come Mao Tse-tung, il viso largo e rotondo, la voce dolce che si fa ruggente soltanto quando l'uomo si accalora (e allora il suo ottimo francese riprende il ritmo saltellante dell'accento vietnamita), Giap è nato il V settembre 1910 ad An-Xa, villaggio del Quang Binh, nel dipartimento dell'Annam. Suo padre, Vo Quang Nghiem, che morirà nel '47 sotto le torture dei francesi, era un modesto proprietario terriero rovinato dalla grande carestia del 1896 e che si guadagnava da vivere come scrivano pubblico (t francesi lo definivano «un petit lettre»); sua madre, Nguyen Thi Kien, nativa della provincia di Vinh, era tessitrice di canapa. Tredicenne, Giap entra al liceo imperiale 'Quoc Hoc» di Hué e lo frequenta fino ad arrivare all'Incarico di professore di storia e alle soglie della laurea in legge. Divenuto attivista del partito comunista e incarcerato per due anni (1930-1931) nel penitenziario di Lao Bao, allo scoppio della seconda guerra mondiale ripara in Cina con i quadri dirigenti del partito e, amico e seguace fedelissimo di Ho Chi Minh, organizza con ferrea disciplina quell'esercito di liberazione che, dopo aver sconfitto le guar¬ nigioni giapponesi, sarebbe entrato vittorioso ad Hanoi Il 19 agosto '45. Da questo momento, nominato ministro dell'Interno nel governo provvisorio, segretario di Stato e capo delle forze armate, Giap si prepara in segreto all'inevitabile scontro con i francesi che tornano da conquistatori in Vietnam. La prima guerra di Indocina, durata sette anni e quattro mesi, lo rivela geniale capo militare: è In quegli anni, Infatti, ch'egli codifica la propria strategia della •guerra del popolo» fondata sulla generalizzazione della resistenza, lo sfruttamento ottimale del terreno e dei fattori locali, il logoramento del nemico, la mimetizzazione e l'uso contemporaneo di strumenti bellici arcaici e moderni. Partendo dal prin¬ cipio che «un esercito aggressore non può contemporaneamente riunire le proprie forze per attaccare e disperderle per presidiare», Giap Inchioda t francesi di De Castries a Dien Bien Phu e li costringe alla resa e all'abbandono del Paese. Nella sua lunga carriera non mancano tuttavia gli errori, militari e politici: quando nel '51, sull'onda delle vittorie del Fiume Rosso, vuole abbandonare la guerriglia e affrontare i francesi «all'europea» con schieramenti tradizionali in campo aperto e Impiego di artiglierie, è sconfitto a Vin Yen, a Mao Khé e a Yen Cu; quando nel '56 appoggia la riforma agraria del Nord, di ispirazione cinese, applicando l'immissione forzata dei contadini nelle fattorie e reprimendo con la violenza i tumulti scoppiati nelle campagne, è costretto all'autocritica davanti al Comitato Centrale. Sono suoi «peccati d'orgoglio» ma, divenuto nel '61 ministro della Difesa e comandante delle forze militari del Sud (vietcong ed esercito di liberazione) conduce l'offensiva del *T6t» secondo la propria antica strategia e giunge nell'aprile 75 a conquistare Saigon concludendo la seconda guerra di Indocina durata in pratica un ventennio. Giap, che in quegli anni è considerato un filo-sovietico, vede presto impallidire la propria stella. Altri ^Napoleoni d'Asia» infatti cominciano a imporsi, primo fra tutti Van Tien Dung, destinato ad occupare il posto di Giap al ministero della Difesa. La guerra con la Cambogia, quella con la Cina, la difficilissima e angosciosa pace che ne segue appaiono come la chiusura del suo ciclo. Giuseppe Mayda Il generale Vo Nguyen Giap, 76 anni, in una delle più recenti foto

Persone citate: De Castries, Mao, Nguyen Thi Kien, Quang, Quang Nghiem, Van Tien Dung, Vo Nguyen Giap, Vo Nguyen Oiap