Calcionovela con rìschi finali

Calcionovek con rìschi finali Calcionovek con rìschi finali DAL NOSTRO INVIATO ' MILANO — Lo calcionovela italo-cecoslovacca s'è conclusa ieri, dopo la terza puntata ila quarta, considerando il rinvio del dopo-nebbia), con un lieto fine per l'Inter irriconoscibile, cui è bastato lo 0-0, dopo il gol di Altobelli a Praga, per qualificarsi ai quarti di finale di Coppa Uefa. E' stata la peggior Inter vista quest'anno in Europa e il Dukla, sornione, l'ha fatta tremare, non solo per i gelidi refoli di tramontana che avevano scongiurato qualsiasi pericolo di nebbia dopo la giornata di sole. La squadra di Trapattoni ha però delle attenuanti. La maggior freschezza del ceki, che sono ormai in letargo nel loro torneo e domenica avevano riposato, ha messo in crisi i nerazzurri che a Firenze avevano dato fondo alle loro migliori energie raccogliendo la prima vittoria esterna dopo quattordici mesi di astinenza in campionato. Con le gambe appesantite, frenata dal timore di scoprirsi troppo e di incassare un gol-beffa, e con Matteoli menomato da una botta al ginocchio, l'Inter è rimasta a lungo indecisa sul da farsi, al¬ lungandosi e rischiando più del lecito. Zenga- è stato graziato da Bittengel al SI' ma non s'è fatto sorprendere da due folgori di Luhovy. Il Dukla, che aveva ormai più niente da perdere e tutto da guadagnare, ha giocato sul... velluto. I limiti tecnici, l'assenza dello squalificato Korejcik (pareggiata da quella di Riccardo Ferri, pure lui sospeso per un turno) e le precarie condizioni fisiche di Kriz, sceso in campo malgrado un principio di stiramento, hanno impedito ai ceki di sfruttare al meglio le occasioni che hanno saputo costruire nel finale del prima tempo e durante la ripresa. Passarella, che rispetto ai compagni s'è spremuto meno in questo scorcio di stagione, ha salvato un quasi-gol su Novak al 43' ed ha scosso la traversa su punizione al 60'. Sono stati questi gli episodi più importanti di una partita che non ha certo divertito i 40 mila spettatori, di cui 20.683 paganti per un incasso di 240 j milioni 708 mila da aggiungersi ai 604 milioni della gara sospesa per nebbia. | Chi si aspettava un'Inter pimpante è | rimasto deluso. D'altra parte ormai le due squadre si conoscevano a memoria ed era difficile 'inventare» qualcosa di nuovo, specie da parte dei nerazzurri che non potevano avere la massima concentrazione e non vedevano l'ora di sbarazzarsi di questo scomodo Dukla. Sono mancati i rapidi capovolgimenti di fronte di Piraccini, i lanci di Matteoli. Pochi i rifornimenti per Rummenigge, che appariva in serata di vena, e per Altobelli che, viceversa, era avulso dal gioco. Basti pensare che, traversa di Passarella a parte, il più grosso pericolo Kostelnik l'ha corso su un pallonetto di Fiala che ha sfiorato l'autogol e che solo allo scadere, avvolto da un fumogeno, il portiere ha dovuto salvarsi in corner su un lungo spiovente di Panna. Tutto è bene quel che finisce bene. L'Inter ce l'ha fatta e nel trittico di partite ha meritato ampiamente di passare il turno e di aggiungersi al Torino, l'altra rappresentante italiana in Europa. La Coppa Uefa viene momentaneamente accantonata e sino a marzo potrà pensare esclusivamente al campionato. Ma con l'Ascoli ci vorrà un'altra Inter, la 'Vera- Inter. Brano Bernardi

Luoghi citati: Europa, Firenze, Milano, Praga