lacp, un addetto ogni 123 alloggi di Gianni Bisio

lacp, un addetto ogni 123 alloggi E' stato presentato ieri dal presidente il bilancio preventivo '87j lacp, un addetto ogni 123 alloggi H rapporto personale-casa è il più disastroso d'Italia ed impedisce un reale controllo amministrativo - La. verità in cifre: 182 miliardi di indebitamento - Morosità: gli inquilini devono 32 miliardi 935 milioni tljls ■•L'Istituto autonomo case popolari di Torino non è in liquidazione: ha grosse difficoltà, non lo neghiamo, ma è pieno di forze in grado di assolvere alle sue funzioni statutarie: La dichiarazione dell'aw. Mario Flmiani presidente dal 3 ottobre dell'Iacp dopo essere stato commissario per due mesi, suona come un autoinvlto a tenere duro nella tempesta giudiziaria che ancora spira intorno al palazzo di cristallo di corso Dante, più che come una vera analisi della situazione. Perché le 'forze» dell'Istituto, come ammette subito dopo, sono più 'morali» che materiali: 293 dipendenti (tanti ne ha l'Iacp torinese compresi i 18 inquisiti) significano un addetto ogni 123 alloggi amministrati ossia «il più disastrato rapporto personale/case che c'è in Italia», commenta Flmiani A Milano e Genova 11 rapporto è 1 a 58, ad Asti 1 a 56 e solo a Novara si arriva da 1 a 120. Questo significa difficoltà di controllo (perché parallelamente sono carenti le strutture Informa- tiche), impossibilità persino di gestire la bollettazione e gli incassi degli affitti Con tutto ciò, ieri 11 nuovo consiglio di amministrazione ha presentato 11 bilancio preventivò '87, un documento che ha, però, il vuoto alle spalle, perché l'ultimo conto approvato dall'Istituto è dell'81 e dopo si è tirato avanti senza certezze. Dice l'avv. Flmiani: 'Non è un bilancio brillante, questo che presentiamo, ma contiene tutta la verità». E la verità è in poche cifre: 182 miliardi di indebitamento, sommatoria algebrica di residui passivi (172 miliardi), capitale a scadere (80), fondo cassa (7), mutui attivi (63). »Non è solo colpa di cattive amministrazioni, ma di com¬ piti portati avanti per anni senza avere t finanziamenti» spiega Flmiani Per la spesa corrente (salita del 2% rispetto all'86) si arriverà a 93 miliardi (di cui 35 di oneri finanziari e 7 di ammortamenti). Un mistero rimane sulla morosità: su 100 lire di affitti l'Iacp ne ha incassate 87 nell'84, 78 nell'85 e 83 quest'anno. Ma 1 dati non colli- tljls mano con quelli (elaborati dagli uffici) diffusi a suo tempo dal commissario straordinario, Rosso, secondo 11 quale la morosità sarebbe scesa dal 30 alni per cento. Una cifra è certa: oggi gli inquilini devono all'Iacp 32 miliardi 936 milioni. «j Nuove costruzioni. In Base alla legge 457 si stanno per aprire cantieri per 640 allòggi in numerosi Comuni dèlia cintura e della provincia, mentre si stanno terminando 3 lotti di appartamenti a Ivrea e a Carmagnola. Manutenzioni: i bisógni censiti sono di 120 miliardi, ma 1 finanziamenti arrivano solo a 79. Per questo è necessario il massimo sforzo ed una gradualità degli interventi in relazione alla l'oro urgenza. E cercare, nel frattempo, altro denaro. Riscaldamento: 740 centrali termiche non sono a norma, molte patiscono «di non perfetta manutenzione». I problemi, come si vede, sono tanti?* Si cerca di tamponare, ma la strada è ancora lunga. v Gianni Bisio ni 11 in un in tini in ini ut i Minili niii'i ■■

Persone citate: Mario Flmiani

Luoghi citati: Carmagnola, Genova, Italia, Ivrea, Milano, Novara, Torino