Sotto accusa le lobbies dei trasporti

Sotto accusa le lobbies dei trasporti Alla Conferenza nazionale Prodi invita Signorile a «far rispettare i programmi» Sotto accusa le lobbies dei trasporti Il presidente dell'In: interessi di gruppi rivali paralizzano il governo - H ministro ammette: siamo all'emergenza DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Le lobbies dei trasporti sono sotto accusa. Nel polemico esordio della prima giornata della Conferenza BUI trasporti, è Romano Prodi a firmare una denuncia che coinvolge anche 11 -governo e riceve l'applauso della platea. I soldi ci sono, dice il presidente dell'In: quarantacinquemila miliardi che sono stati stanziati dalla legge finanziaria per risollevare 11 settore da uno stato di disordine e fragilità allarmanti. Ci sono anche 1 rimedi e i progetti Però l'esecutivo non riesce a sottrarsi alle spinte di lobbies rivali, e non decide. Prodi ha chiamato In causa il ministro dei Trasporti, Claudio Signorile, che gli sedeva accanto: 'Signor ministro, scelga i criteri che vuole, magari estraendo a sorte, ma faccia in modo che chi apre una parentesi poi la chiuda. La invito ad essere più severo I per fare rispettare i programmi. E' inconcepibile che ci siano lobbies che riescono a bloccare tutto*. Signorile ha interrotto Prodi rovesciando il problema: 11 governo prende le sue decisioni, ma subito «scattano meccanismi di resistenza che paralizzano tutto*. E Prodi, di rimando: «Spesso le lobbies di impresa bloccano tutto perché sanno che una decisione dall'alto non verrà presa. Ma se le decisioni si prendono, le lobbies sanno come comportarsi: guerra*. Le decisioni da prendere — con urgenza, concordano operatori pubblici e privati — dovranno scongiurare U rischio che la crisi dei trasporti penalizzi l settori trainanti dell'economia. Signorile parla di iemergenza-trasportu e si dichiara allarmato dall'Ipotesi che nel Duemila l'Italia possa trovarsi ad essere l'unico Paese eu ropeo a privilegiare il tra sporto su strada. Già ora il ministro vede una forte sproporzione tra i singoli comparti a vantaggio del trasporto su gomma (l'80 per cento, contro 11 5 per cento rappresentato dal trasporto su rotala). Con 11 risultato che è bastato uno sciopero del Tir per mettere In difficoltà tutto il settore: «Se per cinque giorni si ferma l'autotrasporto — ha affermato il ministro — entriamo immediatamente in uno stato di emergenza da Signorile propone alcune ricette. Innanzitutto bisogna Individuare figure di «arbitri» istituzionali che, qualora ci si trovi In presenza di «emeroenze», possano svolgere funzione di garanti. E' necessario, inoltre, riequilibrare il rapporto fra trasporto su gomma e quello su rotala (anche perché — nota il presidente dell'Eni, Franco Re viglio — il trasporto su gomma ha un costo energetico che è superiore a quello degli altri). E si spenderanno seimila miliardi per risolvere •l'assoluta emergenza* della situazione dei trasporti in metropoli come Roma, Torino, Milano, Napoli, •dove si è ormai vicini ad un punto di non ritorno*. Tra l'altro, Signorile ha reso; notò, durante l lavori della conferenza, di aver convocato per 11 22 dicembre un incontro tra rappresentanti degli utenti e degli autotrasportatoli al fine di Individuare le vie percorribili per poter superare l'attuale sistema delle tariffe obbligatorie Il ministro dei Trasporti ha inoltre precisato che, sempre in quella occasione, si tenterà la formulazione di contratti collettivi tra trasportatori e utenti che abbiano alla base una determinazione comune di costilo oqiA'I .(Sà-J .,viOq3t> i Luigi Lucchini, presidente della iConfldustria, ha proposto di potenziare le infrastutture del trasporto (e suggerisce di non cedere alla richiesta di un aumento delle tariffe avanzata dagli autotrasportatori: perché finirebbe per riflettersi sui prezzi e farebbe perdere competitività alle imprese). Anche Umberto Agnelli, vicepresidente della Fiat, Insiste sulle infrastutture e contesta la politica del divieti: «Dobbiamo dire no — badetto, tra l'altro — ai divieti ec-, cessivi e alla disiricéntivazio^ ne dei mèzzi privati, si ai parcheggi, alle metropolitane e a tutte quelle infrastrutture che possono farci passare dall'anarchia ad un sistema organizzato*.

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