Scade oggi per il giovane iraniano la «speranza» dell'asilo politico

Scade oggi per il giovane iraniano la «speranza» dell'asilo politico Genova: la nave dove il clandestino è agli arresti dovrebbe partire alle 18 Scade oggi per il giovane iraniano la «speranza» dell'asilo politico GENOVA — Si decide oggi la sorte del giovane iraniano Amir Albugino Belah Makasari, 22 anni di Bandar Abbas, che imbarcatosi come clandestino sulla nave mercantile portarinfuse «Iran Jahad», è agli arresti nella sua cabina da dieci giorni da quando cioè ha tentato di chiedere asilo politico, appena il mercantile è giunto a Genova. Alle 18 la nave, dopo una serie di rinvìi dovrebbe mollare gli ormeggi Entro quell'ora il governo (ministeri degli Esteri e degli Interni), il commissariato dell'Onu e la Croce Rossa dovranno trovare il modo di concedere l'asilo politico al giovane (sono numerosi gli ostacoli giuridici e politici). Viceversa per Beish Màkasart sarà inevitabile 11 ritomo in pàtria, dove ad attenderlo potrebbe esserci anche la pena capitale. Per precauzione 1 portuali genovesi che, sollecitati da studenti iraniani dissidenti hanno boicottato la partenza del mercantile, mantengono 1 picchetti Al tempo stesso, a bordo della «Iran Jahad» restano, come vuole il regolamento portuale, 1 guardiani notturni A terra, sul molo, una camionetta della polizia portuale e agenti della Digos si danno il cambio di guardia ogni quattro ore. Ad allméritare la maggiore preoccupazione è la possibilità che il comandante, che si tiene in costante contatto con Teheran, decida all'improvviso di salpare e di rientrare In patria senza fare scalo in alcun porto Italiano, dove 1 portuali hanno già deciso (è 11 caso di Livorno, la sosta teoricamente prevista dalla rotta della «Iran Jahad») di mantenere il boicottaggio per consentire al giovane Amir Albugino di scendere a terra. La vicenda del ventiduenne Amir, del quale, per la verità, oltre all'età, si sa poco, è ancora piuttosto confusa e contraddittoria. Il giovane, a quanto s'è appreso da alcune frasi che ha potuto scambiare, prima d'essere chiuso e piantonato nella sua cabina, con alcuni studenti iraniani residenti a Genova, sarebbe salito a bordo come clandestino a Bandar Abbas circa un mese fa, quando il mercantile si apprestava a salpare per l'Europa. SI tratterebbe d'un soldato in servizio di leva, impegnato nella guerra contro l'Iraq. Dissidente, oppositore del l'ayatollah Khomeini, avrebbe deciso di fuggire dal proprio Paese. Sarebbe rimasto nascosto sino a quando la nave non è giunta a Genova. Già a questo punto sono nati alcuni dubbi Perchè, s'è chiesta la polizia portuale, non ha tentato di scendere a Piombino, 11 primo porto italiano toccato dalla portarinfuse? Comunque, a Genova Amir ha tentato di scendere a ter-, ra ed ha preso contatti forse telefonando dall'interno della cinta portuale, con la comunità iraniana dissidente dalla repubblica islamica. Sono stati gli studenti a coinvolgere 1 portuali e, successivamente, la polizia, la Croce Rossa e gli uffici decentrati delle Nazioni Unite. GU studenti insistono affinché le autorità italiane e lnternazionai salvino 11 giovane che, una volta tornato In patria, potrebbe essere condannato a morte, perché considerato un disertore e un nemico della rivoluzione Islamica. Le difficoltà d'ordine giuridico e politico seminate sul sentiero della concessione dell'asilo politico sono molte: infatti l'Italia, sulla base del trattati Internazionali che ha ratificato, può concedere l'asilo solo ai fuggiaschi provenienti dai Paesi dell'Est, a regime comunista. L'Iran quindi non vi è compreso. Di qui la necessità di inventare un escamotage o di capire un po' meglio la questione. Paolo Lingua acoltellate por oa sorpasso COMO — Un giovane è stato ucciso a Santa Maria Rezzonico, vicino a Menaggio, per una banale lite scoppiata dopo un sorpasso. La vittima è un geometra di Induno Olona (Varese), Angelo Privato di 26 anni I suoi aggressori sono stati catturati dai carabinieri a San Mamete, a poche centinaia di metri dal confine di Oria Valsolda, mentre cercavano di raggiungere il Canton Ticino. Sono Giacomo De Pianto, di 21 anni di Cerchio (Sondrio) e Massimo Borzi, 19 anni di Borico (Como). Scoppiato il litigio Borri avrebbe colpito a bastonate l'auto, mentre De Pianto avrebbe vibrato la coltellata che ha colpito Privato recidendogli la vena epatica, n giovane geometra è morto durante il trasporto all'ospedale. I due giovani sono stati fermati ad uno dei posti di blocco disposti dai carabinieri Sull'autovettura è stato trovato un coltello a serramanico macchiato di sangue.

Persone citate: Amir Albugino, Bandar Abbas, Borzi, Genova Amir, Giacomo De Pianto, Khomeini, Paolo Lingua, Rezzonico