Per salvare Barocco-City

Consulto a Noto per gli interventi di consolidamento Consulto a Noto per gli interventi di consolidamento Per salvare Barocco-City L'intera città deve essere restituita alle sue funzioni altrimenti gli 87 miliardi stanziati non avrebbero benefici effetti - Da capitale dell'incuria a capitale del restauro DAL NOSTRO INVIATO NOTO — Il grido d'allarme per Io stato In cui è ridotto 11 centro storico di Noto non dev'essere scambiato per l'ennesimo appello a provvedimenti di emergenza. E' urgente il consolidamento di alcuni edifici religiosi, primo quello della Cattedrale, e di alcuni palazzi nobiliari. Ma a Noto non vanno salvati soltanto i monumenti che rtschierebbero fra qualche anno una nuova decadenza se male utilizzati o lasciati vuoti I/intera città va restituita alle sue funzioni, comprese quelle abitative, adeguandola alle esigenze contemporanee. Altrimenti gli 80 miliardi stanziati per i prossimi tre anni dallo Stato, più i 7 della Regione, avrebbero effetti benefici limitati. Finirebbero col soddisfare soprattutto gli appetiti di appalti, spesso temibili in Sicilia. Sonò queste, in sintesi, le indicazioni emerse dal •consulto su Noto» che ha avuto la partecipazione di un gran numero di studiosi italiani e stranieri, come L. Dufour di Parigi e come l'americano J. Conno» della Columbia University. ./ danni sono visibili. n pericolo è aggravato dalla previsione, statisticamente fondata, di un nuovo terribile terremoto entro 50 anni. Ma per compiere un lavoro serio di recupero e di consolidamento occorre antitutto un accertamento scientifico della situazione. Mancano persino le carte delle condutture sotterranee, non si conosce bene l'origine dell'umidità che sale dal sottosuolo; mi dice il prof. M. Fagiolo, direttore del Centro internazionale di studi sul barocco siciliano che ha avuto l'iniziativa del convegno assieme alla Provincia di Siracusa e al Comune. Noto, la più elegante e sobria espressione del barocco isolano, fu ideata dopo 11 terremoto del 1693. Come Orammichele, Avola e altre citta distrutte, risorse secondo un disegno unitario. Ebbe in più l'impronta di una piccola capitale, costruita sfruttando mirabilmente 11 dislivello naturale del terreno, come sottolinea la triplice gradinata della celebre piazza del Municipio, con la Cattedrale in alto e in basso 11 settecentesco Palazzo Comunale signorilmente aggraziato. Una citta-gioiello, un modello straordinario di capacità compositiva •Quel modello, impostato su un gran numero di chiese, conventi, palassi pattisi, rispondeva alle esigente di una società che non esìste piti. Oggi dobbiamo conservare Noto reinventandola nel suo insieme; non possiamo limitarci a discussione sul restauro di singoli pesai: osserva il prof. MiareUi Mariani, direttore della scuola per 11 restauro del monumenti all'Università di Roma. Manca persino un piano per il recupero del centro storico e per il suo uso, mentre si espandono 1 quartieri esterni come un abbraccio soffocante. Il piano regolatore generale, recentemente adottato, prevede indici di fabbricablllta altissimi (anche quattro-cinque metri cubi per metro quadrato) attorno alla città antica. Intanto nei quartieri sette¬ centeschi ben 200 mila metri cubi sono vuoti, inutilizzati. 'Almeno in parte dovrebbero servire per abitazioni, antiche costruirle fuori, e per serviti sociali. Manca una vita di quartiere, la città stessa è da riordinare urbanisticamente ed economicamente. Di fronte a tutto onesto il discòrso sui barocco di Noto, pur importante, diventa una parte del problema generale della città; mi dice ancora il prof. Mlarelli Mariani Il •consultò su Noto» con è dunque una ripetizione accademica del Simposio del 1077 che mise in luce le conseguenze della mancata manutenzione del patrimonio architettonico e artistica Non è neppure una ripetizione di richieste di miliardi o di grida di dolore, anche se queste sarebbero giustificate dalla penosa impressione di trascuratezza. La. ricognizione compiuta dai partecipanti al convegno ha confermato la sofferenza generalizzata. 'Cedimenti nel sottosuolo, infiltrazioni d'acqua sotto la cattedrale, facciate e sculture corrose» dice 11 prof. Fagiolo. E* in pericolo la stabilità del convento di Santa Chiara, sono lesionate le murature della chiesa del collegio dei Gesuiti 'Non siamo però di fronte a un disastro che richieda l'intervento della Protezione Civile. Alcuni restauri e consolidamenti vanno fatti con urgenza, però entro certi limiti e mentre va subito messo in cantiere un progetto di adeguamento funzionale del centro storico che regoli anche i suoi rapporti con i quartieri esterni; hanno ripetuto sta di osi e esperti Al convegno si e anche proposta la creazione di laboratori-scuola per addestrare maestranze artigiane, di centri di documentazione e di orientamento sul materiali e sulle tecniche da Impiegare. Potrebbe essere utile 11 riesame dell'esperienza del laboratorio di quartiere sperimentato anni fa a Otranto col . patrocinio dellTJnesco. •Da capitale dell'incuria Noto diventi capitale del restauro' è il messaggio del convegno, Mario Fazio

Persone citate: Fagiolo, J. Conno, L. Dufour, M. Fagiolo, Mariani, Mario Fazio

Luoghi citati: Noto, Otranto, Parigi, Sicilia, Siracusa