L'aereo-gabbiano tenta il giro del mondo

L'aeree-gabbiano tenta il giro del mondo Il Voyager vola da domenica: l'obiettivo è un unico balzo senza scali né rifornimenti L'aeree-gabbiano tenta il giro del mondo Drammatico decollo, quando le lunghe ali, appesantite dal carburante, hanno strisciato sulla pista danneggiandosi n tentativo di compiere il primo giro aereo del mondo senza scalo e senza rifornimento è cominciato; dalle 11 di domenica il velivolo sperimentale americano Voyager è in volo con a bordo Dick Rutan, 48 anni, e Jeana Yeager, 32; lasciata la costa della California si è diretto verso ponente, verso le Hawaii e l'Australia. Se il tentativo riuscirà, l'inconsueta sagoma del velivolo, simile a un gabbiano, ricomparirà nel cielo californiano tra una dozzina di giorni proveniente da Est, dopo aver percorso 40 mila 500 chilometri. Il decollo, dalla grande base militare di Edwards, nel deserto californiano, ha avuto momenti drammatici: le lunghe ali (oltre 37 metri) molto flessibili e appesantite dal carburante di cui sono piene, hanno strisciato violentemente sulla pista per gran parte della lunga corsa (circa 5 chilometri) riportando danni alle estremità. In partico¬ lare alle alette verticali. Sono stati attimi di tensione perché sarebbe bastata una minima perdita di carburante per accendere un rogo. Il danno è stato Immediatamente segnalato ai piloti, che decidevano di far compiere al Voyager una serie di girl sopra la base mentre da bordo di uno degli aerei dell'il.r Force lo stesso progettista, Burt Rutan, fratello di Dick, valutava 1 danni: non eri stata intaccata la struttura ma erano andate praticamente distrutte le alette verticali poste all'estremità delle ali e che hanno l'effetto, secondo le più recenti esperienze, di migliorare 11 flusso dell'aria sulle ali stesse. I due piloti, su consiglio di Burt Ritan, imprimevano al velivolo una serie di violente oscillazioni e riuscivano a far staccare le alette danneggiate. Rutan e la Yaeger insistevano per partire e per affrontare l'avventura. L'impazienza dei due è comprensibile: il tentativo, infatti, previsto per la metà di settembre dopo che una prova generale compiuta in luglio nel cielo della California durata 111 ore aveva dimostrato l'efficienza del rivoluzionario velivolo, era già stato più volte rinviato a causa di difficoltà tecniche e di Incidenti; (alla fine di settembre, durante una prova, era andato perduto uno dei due motori, che era stato necessario ricostruire). Un altro stop avrebbe voluto dire, probabilmente, un rinvio di molti mesi in attesa che si ripresentassero le condizioni di tempo favorevoli. Per le classifiche ufficiali il più lungo volo senza scalo e senza rifornimento è stato quello di un bombardiere a reazione americano B-52 che nel 1962 volò dalla base di Oklnawa, nel Pacifico, alla Spagna, ma vi sono stati probabilmente numerosi altri record, stabiliti da aerei-spia, come gli U-2, ovviamente non registrabili nel Guinness dei primati. L'obiettivo di Dick e Jeana non è solo battere questo record e di portare a termine un'impresa finora mai tentata, ma anche quello di 'fare un passo nel futuro», come ha detto la Yeager. « Un Jumbo costruito con la tecnologia del Voyager — sostengono 1 due piloti — porrebbe volare tre volte più lontano con la metà del costo». il Voyager è in effetti un velivolo rivoluzionario; costruito quasi tutto artigianalmente in 22 mila ore di lavoro In un hangar della base di Edwards, ha ali lunghe e flessibili e una fusoliera larga appena 60 centimetri nella quale 1 piloti stanno semisdraiati; alle due estremità di questa vi sono i due motori Teledyne Continental il più potente dei quali, quello a poppa, è stato usato solo per il decollo quindi è stato spento per risparmiare carburante (in crociera il consumo sarà di appena 1 litro di ben¬ zina ogni 10 chilometri); le sole parti metalliche sono 1 motori, tutto il resto è costruito In fibre di carbonio e legno riducendo il peso a vuoto a 485 chilogrammi e riuscendo a caricare circa 6 mila litri di carburante. La sfida di Dick e Jeana riguarda anche le condizioni fisiologiche; per tutto il volo dovranno vivere, alternandosi al comandi, in un tubo nel quale avranno appena lo spazio per girarsi su un fianco, nutrirsi di liofilizzati, scaldarsi con una semplice stufa da campeggio, sopportare le continue vibrazioni provocate alla struttura dalle perturbazioni atmosferiche, accontentarsi di una spugna umida per lavarsi. E Jeana si è anche dovuta tagliare 1 capelli quasi a zero perché ha scoperto che si caricavano di elettricità statica che provocava continui fastidiosi minifulmini tra la sua testa e la superficie della cabina. Vittorio Ravlzza

Persone citate: Burt Ritan, Burt Rutan, Dick Rutan, Rutan, Yaeger

Luoghi citati: Australia, California, Hawaii, Spagna