Gothic, un mezzo scherzo di Ken Russell di Stefano Reggiani

Gothic, un mezzo scherzo di Ken Russell Oggi si concludono a Napoli, con i Premi De Sica, gli Incontri di Sorrento Gothic, un mezzo scherzo di Ken Russell Ricostruiti gli incubi che condussero Mary Shelley a scrivere «Frankenstein» - Un film di genere che non riesce ad essere parodistico DAL NOSTRO INVIATO SORRENTO — GotftiC di Ken Russell è un omaggio al gotico, alla letteratura inglese dei fantasmi e dell'orrore, 0 ne è una parodia? Il regista del Diavoli ha fatto per pigrizia un film di genere, con protagonisti per avventura eccezionali, o ha ceduto per calcolo al manierismo di se stesso, confidando che qualche frammento d'incubo sembrasse più sincero degli altri? Si, parodia e manierismo ad un tempo, in modo che 11 film resta senza un obiettivo preciso e l'ambizione dello sceneggiatore Stephen Volle (fare un horror sulle, fonti dell'horror) rimane frustrata, fuori misura fin dal testo. 81 sa ormai qual è la trovata di Gothic, che gli Incontri di Sorrento hanno presentato in sotto!inale come film di grande richiamo: ricostruire in una notte (16 giugno 1816) gli incubi che condussero Mary Shelley a scrivere Frankenstein, riassumere il soggiorno di paure e di talenti visionari che si produsse quell'estate a villa Dlodatl sul lago di Ginevra, padrone di casa Lord Byron, ospiti 11 poeta Shelley, la sua futura moglie Mary con la sorellastra Claire, il giovane medico Po-Udori, futuro autore del Vampiro. In effetti, quasi una costituente del terrore letterario, una fondamentale coalizione del gotico che nella «notte di tempesta e di fantasmi» sarà spinta a dare il meglio, cioè il peggio di sé. Byron è 11 catalizzatore e il donatore, bisessualmente imparziale, è stato l'amante di Polidori, ha messo incinta Claire, è attratto Irresistibilmente da SheUey, è avido delle loro paure (un vampiro). Shelley è il poeta affascinato dal mito della scienza, crede che l'elettricità possa rianimare 1 corpi, si espone nudo sul tetto per accogliere 1 fulmini, per risvegliare in sé un'altra natura (un vero Frankenstein). Poll- 1 dori, tormentato dalla gelo! sia, è il più grottesco e fraghe del terzetto maschile, è lui che propone il diversivo scatenante: facciamo una gara. ognuno racconti 1 suoi fantasmi. Uniti al tavolo nella catena spiritica i cinque riclùamano i propri terrori più profondi ed è come materializzare un demone che li insidia dalle stanze buie e dalla finestre notturne. Claire cade in possessione, docile strumento dello spirito della notte, Mary è percossa dallo spavento, ma non si arrende, diventa la vera protagonista, è lei che vuol capire come nascono 1 fantasmi (per lei 11 mostro è anche il dolore del bambino che ha perso l'anno prima). Quando 11 sole sorge a dissolvere gli incubi, Mary non s'unisce al sollievo generale, diventerà scrittrice di un libro caposaldo della letteratura orrori!Ica e pagherà il suo debito a quella notte. Del resto, è la sola che sopravviverà a lungo; 11 film ci ricorda che Byron mori nel 1824 in Oreeia, dove era accorso a combattere per l'indipendenza; che Shelley mori nel '22 nel mare della Spezia; che Poli- dori mori nel '21 di acido prussico. Secondo lo sceneggiatore Volle, la mitica accolta di poeti e amanti sta a significare il fascino che l'irrazionale avrà sempre per gli animi sensibili, contro ogni illusione scientista: i cinque oltre la paura e la morte cercano forse un dialogo con Dio. Il che magari è il tema della letteratura del terrore, ma troppo programmatico e poco esplicito nel soggetto di Volk che probabilmente ha voluto riassu¬ mere e riscattare la sua passione per il genere e la sua devozione giovanile per Boris Karloff. Alle pretese del soggetto Ken Russell ha opposto un repertorio del genere, temporali, lampi, corridoi pieni di vento, cantine piene di topi, contorcimenti, bava alla bocca, automutilazioni, con qualche volonteroso ammicco al surrealismo e al tema dell'incubo (non trascurando la moderna consapevolezza psicoanalitica). C'è una bambola meccanica che si spoglia e si offre, c'è un mostro in corazza col sesso d'acciaio, ci sono due occhioni che si aprono su due capezzoli femminili. Ma, poiché nell'horror tutto è eccesso, l'abituale eccesso di Russell non ha modo di brillare, l'eventuale parodia (1! peso dei miti sarcasticamente portato) non è chiara, e come puro genere non vale. Gli Incontri si chiudono stasera al San Carlo di Napoli col consueti e molto numerosi premi De Sica, dopo un finale denso. Anche l'anteprima di Labyrinth con Da vid Bowie e 11 recupero di due film ragguardevoli: The As som garden con Deborah Kerr e l'opera prima di Neil Jordan, Angel (se sei testimone della violenza ne diventi complice o emulo). Si annun eia l'uscita italiana di Secret places di Zelda Barron presentato nella rassegna collaterale del cinema femminista, l'adolescenza di due ragazze con rispetto e nostaloria. Stefano Reggiani Natasha Richardson in una scena del film con la bambola meccanica che si spoglia e si offre

Luoghi citati: Ginevra, Napoli, Sorrento