Benigni: Rai all'ultimo respiro

Benigni: Rai all'ultimo respiro Fantastico, ore d'attesa e uno sketch pieno di tensione (vera?) Benigni: Rai all'ultimo respiro Sino alle 19,45 Fattore era al caffè, mentre anche il direttore di Ramno aspettava il suo copione - In scena Baudo gli ha tirato le orecchie - Prima il presentatore ha detto scherzando: «Stasera ho chiuso la mia carriera» ROMA — Roberto Benigni è comparso in tv, dopo un pomeriggio pieno di tensione: ha fatto uno sketch con Bando, ma non è stato molto divertente. 17. conduttore temeva chiaramente (o fingeva di temere, chissà, forse era un atteggiamento concordato all'ultimo minuto) che la situazione gli sfuggisse di mano, con un personaggio come Benigni in diretta sul palcoscenico che continuava a nominare Craxi. In mancanza (tranne qualche eccezione) di battute particolarmente azzeccate, la scenetta si è trasformata in una cloumerie, quasi uno scontro fisico, con Bando che inseguiva Benigni per le scale, poi lo acchiappava e gli tirava le orecchie. Alla fine comunque, tanti applausi e tutto bene. Tutto il pomeriggio era trascorso intorno alla fatale domanda: arriva Benigni? No, Benigni non arriva. Benigni deve arrivare. Se Benigni non arrivasse alle prove, e siamo al periodo ipotetico, correrebbe il rischio di non andare in scena. Le prove dt Fantastico, ieri pomeriggio, sono state dominate dalle 4 del pomeriggio alle 7 di sera dal fatale dubbio: Roberto Benigni avrebbe mantenuto la promessa di far pervenire il testo del suo intervento comico a Mario Maffucci, responsabile del programma? Intanto, mentre l'ansia cresceva, Roberto Benigni era seduto al tavolino del Caffè Vanni a buttar giù su un foglietto di carta idee e appunti per la serata. Nessuno sapeva che cosa avrebbe detto, neanche il direttore di Rai Uno Emmanuele Milano che, passato un attimo in teatro per vedere se la situazione era sotto controllo, visto che di Benigni non c'era traccia, decideva di togliersi il cappotto e aspettare pazientemente che l'enigma trovasse una soluzione. Passavano così in seconda linea le ansie nevrotiche di Buglioni che davanti al micontinuava a rìfàm ftyUjper accertamela I? le preoccupazioni per il pitone coinvolto nel balletto di Alessandra Marti nez che il giorno prima si era avvolto intorno alle gambe della ballerina senza più mollarla; gli interrogativi sulle battute preparate dal trio Marchesini - Solenghi - Lopez in veste rispettivamente di Margaret Thatcher, Francois Mitterrand e Francesco Castiga. Finalmente alle 8 meno un quarto Roberto Benigni pallido e trafelato arriva in studio e si chiude nel camerino di Pippo Baudo. Con lui a con \ cordare il testo (che questa volta non è scritto come l'anno scorso su un foglio di carta da pacchi) ci sono gli autori del programma e il preoccupato Mario Maffucci che decreta per tutti: «Silenzio, lasciateci lavorare». Dopo un quarto d'ora si affaccia alla porta Bando profumato e pimpante come sempre prima di finire davanti alle telecamere e, riferendosi all'attesa.spasmodica e alle ansie per l'exploit di Benigni, richrimrdtBcd«—v ridendo dice: «Con stasera ho chiuso, dopo 26 anni di carriera. D'altra parte il momento doveva pur arrivare Intanto parte la sigla. Baudo sale in palcoscenico. Fantastico incomincia. Roberto Benigni resta ostinatamente chiuso in camerino, rifiutandosi di dire qualunque cosa. «Non posso fare anticipazioni — precisa — sto ancora scrivendo., si. ro. i n o

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