Uno «strappo» tra L'Iri e le Bin di Ugo Bertone

Uno «strappo» tra Tiri e le Bin Uno «strappo» tra Tiri e le Bin MELANO — «La realtà, caro amicò, è una sola: va ricucita una situazione estremamente strappata: Il banchiere, ■ uno di quelli che contano nelle tre Bln (Comlt, Credito e Banco di Roma), commenta cosi 11 Gran duello su Mediobanca. Ma quali sono le ragioni dello strappo? •£' difficile tollerare, l'intromissione del socio di maggioranza, l'Iti, in fatti di gestione. Tutto il resto si può negoziare. Questo no.. C'è spazio per una soluzione? .La rottura non è nell'interesse di nessuno. Speriamo che si possa ricomporre il quadro sema pesanti interferenze politiche. Altrimenti si dovranno ridiscutere tante cose». Ce la farete entro 11 31 dicembre? «JVon abbiamo ancora parlato di eventuali proroghe: Sono in programma incontri tra le parti? -Per ora non c'è nulla di preciso*. Le grandi manovre, però, sono'già' cominciate. Silvio Salteri, amministratore delegato di Mediobanca, contestato da Prodi, è volato a Roma già nella serata di giovedì. SI parla di primi contatti, di interventi ai massimi livelli, di colloqui in Banca d'Italia. La contesa su Mediobanca travalica ormai i confini dello scontro sul controllo, pur importantissimo, del futuro dell'istituto. In ballo c'è, innanzitutto, l'autonomia di gestione delle tre Bin, ovvero la chiave di volta del sistema bancario italiano. E per sapere come la pensino almeno alcuni amministratori delle banche di Interesse nazionale basta rileggere le dichiarali zioni di Francesgcj.fiingto I' no, in data 27 novembre, all'assemblea degli azionisti Coma. - ■ * Mediobanca? — dichiarò Cingano —, Non ravvisiamo il rischio di una politicizzazione dell'istituto. State certi, però, che se da una qualche costellazione remota si profilasse una prospettiva del genere, allora ci opporremmo*. LE POSIZIONI — n più esposto sul progetto di parziale privatizzazione di Mediobanca è Francesco Cingano. Sulle stesse posizioni è pure Lucio Rondella del Credito Italiano. Ercole Ceccatelli, del Banco di Roma, avrebbe (secondo indiscrezioni non confermate) dato 11 suo avallo al progetto che ricalcava le linee della lettera spedita l'anno scorso dalle Bln ai privati. Ma Ceccatelli è considerato assai vicino a Romano Prodi e lo stesso Enrico Bragiotti pare assai tiepido di fronte alla prospettiva di un asse tra privati e Bin. Sia Tacci che Marengo, poi, appaiono schierati con i vertici dell'Ir!. LA PROPOSTA — In data 4 dicembre Cingano spedi all'in una copia del resoconto destinato al Governatore della Banca d'Italia. ^Egregio presidente — scrive Cingano a Prodi —, con riferimento alla riunione del 2 dicembre presso Viri con lei, il dottor Zurzolo e il dottor Rastelli le rimetto in allegato copia del resoconto che inviamo al Governatore della Banca d'Italia, in ordine al colloquio che fa stato dell'incontro intervenuto con Leopoldo Pirelli sul problema Mediobanca». Segue, in allegato, la proposta che non si discosta da quanto già reso noto nei giorni scorsi: riduzione della quota Bln in Mediobanca al di sotto del 50%, probabilmente al 45% circa; assorbimento di un 6% da parte del privati (con impegno di ciascuno a non salire oltre 11 2%); collocamento della parte residua sul mercato; istituzione di un sindacato.di blocco paritetico con,!} JM> dei capitale';' scelta ..del ^presidente ' da parto dell'iri in accordo con 1 privati nella persona di Antonio Maccanlco LA ROTTURA — Quando è intervenuta? E' stata una sorpresa? una lunga storia — sospira un altro protagonista —. Tutte le tesi sono buone anche perché l'operazione non aveva certo tutti i sigilli. Mancava l'assenso dei consigli di amministrazione: Ugo Bertone

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