I contras cacciati dall'Honduras

^heilllm mattami ai h i-seni I contras cacciati Decisione del presidente Azcona dopo gli ultimi scontri di confine coi sandinisti ^heilllm mattami ai h i-seni I contras cacciati Devono andarsene in Nicaragua entro maggio - Preoccupazione a Washington: «Rambo» americani tenterebbero di aiutarli DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Il presidente dell'Honduras José Azcona Hoyo ha annunciato ieri in Parlamento di aver chiesto l'aiuto degli Stati Uniti per sgomberare 1 contras dal Paese. L'annuncio ha confermato indirettamente un'indiscrezione del Dipartimento di Stato Usa dell'inizio della settimana, secondo cui Washington e Teguclgalpa hanno raggiunto un'intesa di principio per il trasferimento del ribelli dal territorio honduregno entro i prossimi mesi di aprile-maggio. Le basi principali dei contras sono attualmente situate nell'Honduras ai confini col Nicaragua: verrebbero spostate oltre la frontiera, in territorio nicaraguense. Nel clima di ostilità nel loro ;onfrontl generato dall'/rari gate non solo all'Interno degli Stati Uniti ma anche negli altri Paesi centro-americani, il distacco dall'Honduras segna forse l'Inizio della fine dei contras. Come 11 Waterga te 12 anni fa anticipò 11 crollo del Vietnam del Sud, cosi il nuovo scandalo minaccia di provocare quello del ribelli antlsandinisti. La maggioranza democratica al Congresso ha già dichiarato che bloccherà quella parte dei 100 milioni di dollari di aiuti reaganianl che non é stata loro erogata. Se ciò avvenisse, il preannunclato blitz del contras sfocerebbe in una disfatta simile a quella della Baia dei Porci contro Castro a Cuba un quarto di secolo fa. Il Presidente honduregno ha agito nella consapevolezza che i contras potrebbero essere le prime vittime dell'Irangate. Azcona, che finora ha appoggiato la strategia di intervento degli Stati Uniti in Centro America, ha ceduto alle crescenti pressioni politiche interne ed esterne. Il Presidente dell'Honduras, Paese che si trova a Nord del Nicaragua, ha seguito l'esemplo di quello del Costa Rica, che si trova invece a Sud. All'inizio dell'anno il presidente costaricano Arias aveva infatti costretto i guerriglieri antlsandinisti ad ab¬ bandonare il territorio del Paese e a trasferirsi in quello nicaraguense. Negli ultimi mesi sia Azcona sia Arias sono venuti a Washington per conferire con il segretario di Stato Shultz e con il presidente Reagan. L'evento che ha spinto Azcona a prendere una misura forse decisiva per 11 conflitto contreu-sandinisti è stata la battaglia di confine di una settimana fa tra le sue truppe e quelle del Nicaragua. Nella battaglia, Azcona ha fatto intervenire la propria aeronautica militare e, sia pure solo per i trasporti, anche elicotteri statunitensi. I sandinisti, che avevano sconfinato e occupato un'area honduregna di frontiera dove sono nascosti 1 santuari del contras, si sono ritirati dopo due giorni di combattimenti. Sono seguiti subito negoziati per evitare 11 ripetersi dell'Incidente, Al Dipartimento di Stato la prospettiva dell'insediamento dei ribelli in Nicaragua desta una duplice preoccupazione. Da un lato, la di¬ plomazia statunitense teme che i contras restino isolati e vengano dispersi entro breve tempo. Dall'altro, che essi proclamino un governo provvisorio e che i Rombo di Washington ne approfittino per tentare di correre in loro aiuto coinvolgendo la superpotenza nel conflitto. Secondo il quotidiano newyorkese Newsday, 11 colonnello North aveva allo studio proprio un plano di questo genere, prima che scoppiasse lo scandalo dell'Jrangafe. Hanno contribuito ad accrescere l'Inquietudine del Dipartimento di Stato le rivelazioni di un altro giornale di New York, il Daily News, su un complotto dei leader dei ribelli per assassinare Eden Pastora, 11 famoso Comandante Zero della rivoluzione sandinista, consacratosi poi alla guerriglia contro il regime. I contras e Pastora non sono mai riusciti ad allearsi, nonostante gli sforzi di Washington. Secondo 11 Daily News, 1 primi avrebbero proposto l'eliminazione del Comandante Zero In una riu¬ nione a Miami l'anno scorso. Uno del loro leaders, Calerò, avrebbe chiesto ad uno degli americani presenti. Jack Terrell, di .farlo fuori.. Terrell, un privato che allora alutava 1 contras mentre ora ne denuncia l'operato, ha riferito al Daily News che respinse la proposta. Ma ha aggiunto due particolari preoccupanti. Ha detto che i leaders del contras gli confessarono di aver già cercato di assassinare Pastora nel maggio dell'84 a una conferenzastampa alla frontiera tra il Nicaragua e il Costa Rica: una bomba nascosta sotto il tavolo esplose uccidendo quattro persone, ma ferendo soltanto 11 comandante Zero. Terrell ha sottolineato infine che partecipò alla riunione di Miami — e senti tutto — anche un funzionario del Dipartimento di Stato incaricato del cosiddetti .aluti umanitari» ai ribelli, Robert Owen, amico del colonnello North. Owen, che da allora si è dimesso, potrebbe aver riferito ogni cosa a North, ha concluso Terrell. e. c.