Né leaders, né bandiere

Né leaders/ né bandiere Gli studenti delT86: uniti dai problemi, non dalle ideologie Né leaders/ né bandiere La lega della Fgci ha raccolto adesioni, i gruppi dell'ultrasinistra hanno organizzato per oggi un nuovo corteo - Ma la maggioranza dei giovani rivendica la propria indipendenza: «Insieme per contare di più» Oli studenti scendono di nuovo in piazza oggi per una manifestazione indetta su scala nazionale, con corteo da piazza Arbarello a via 8. Ottavia E* la terza volta in meno di due mesi, ma in quest'arco di tempo ci sono state parecchie proteste autonome di singole scuole. A differenza delle altre agitazioni indette dalla Lega studenti medi federata Fgci, questa è organizzata dal gruppi giovanili dell'ultrasinistra Rivoluzione, Lotta Continua, Punto RossoLega socialista rivoluzionarla, e da quello di area autonoma Scontro. Cosi, a Torino, forse, più che altrove, gli studenti tornano per le strade a gridare i loro bisogni e la loro rabbia, anche se spesso sono in conflitto sull'organizzazione e sui metodi di lotta. Che cosa 11 unisce? Che cosa li divide? Difficile dirlo: il movimento è una sorta di magma che si perde in tanti rivoli, tanti quanti sono 1 problemi generali della scuola, dei singoli istituti, al limite dei singoli individui. Lo stesso movimento va alla ricerca quotidiana di una identità, anche se gli obiettivi non sono troppo distanti fra loro. Tutti sembrano, comunque, d'accordo sull'indipendenza dai partiti e sull'esigenza di restare uniti -perché soltanto cori si può contare di pili: La Lega studenti medi della Fgci pare aver raccolto, finora, il maggior numero di consensi I suoi cortei raccolgono 10-15 mila studenti, gli organizzatori arrivano a contarne 20-25 mila. Spiega il responsabile torinese Carlo Giani: •/ giovani hanno capito l'importanza dell'esperienza collettiva, un modo di crescere senza esporsi al rischio della protesta individuale. Gli studenti possono confrontarsi in modo critico e conflittuale. La Lega è nata un anno fa con 180 iscritti, ora sono 600, il SO per cento della Fgci. Ai cortei porta migliaia di ragazzi, all'interno degli istituti ha aperto vertenze su edilizia, ora di religione, selezione, programmi, fino a chiedere le dimissioni del ministro Falcucci. La Lega vuole essere indipendente dai partiti, tanto da porre in discussione anche le iniziative del pei». Su un altro versante, 1 gruppi dell'ultrasinistra sono in qualche modo schierati dietro il motto: 'Solo la lotta paga; al quale ora aggiungono parole di solidarietà e di emulazione nel confronti dei giovani francesi. Giovanni e Mara, di Rivoluzione, spiegano: «La Fgci ha una struttura rigida ed accetta poco il dialogo. Un anno fa era nato un coordinamento che si riuniva alla Camera del Lavoro, ma è finito nel nulla proprio per l'incapacità di accettare l'opposizione costruttiva^. Nei cortei, dal settore di Rivoluzione, Punto Rosso e Scontro, sovente si sentono parole d'ordine ispirate ad •Action directe». Le ultime manifestazioni a Torino hanno visto in piazza le rappresentanze studentesche più numerose. Ma chi sono gli studenti del movimento '86, al di là delle sigle? Non vogliono leaders, guardano al '68 come ad un tempo mitico e, come tale, irri¬ petibile. Preferiscono il semplice nome al cognome, • anche per cautelarsi Ar'. presidi che colpiscono duu .. Parlando con loro si scopre che sentono fortemente il disagio di una scuola in crisi di strutture e programmi, desi derosi di impegnarsi nella soluzione del problemi; ma si sentono anche solitudine e incertezza del futuro. Stefano, del Gioberti: «17 movimento, per me, rappresenta la possibilità di non stare con le mani in mano in attesa della maturità: Patrizia, del Vittorini: .Ho cominciato da poco ad interessarmi del movimento. Mi pare di aver capito questo: < oituto partecipare per ottenere i miglioramenti che ci interessano: Cristina, del D'Azeglio: «£' bello stare in¬ sieme con altri ragazzi che hanno gli stessi problemi: Daniela, del Gramsci: «Ad unirci è anche il desiderio di capire e di confrontarci sull'utilità dello studio cui siamo obbligati, sulla selezione che colpisce i più deboli, sulle punizioni che ci calano sulla testa». • n desiderio di fare qualcosa insieme, allo scientifico Volta è sfociato in un'Iniziativa concreta: •/ ragazzi del triennio, ogni mercoledì e venerdì pomeriggio, alutano i compagni delle prime nei compiti di latino, matematica, inglese, con la collaborazione dei professori Ceragioli, Ortensio, Cavallanti — spiegano Francesca e Davide, del comitato di base — All'iniziativa partecipano tutti, indipendemente dalla posizione politica: La maggioranza si trova automaticamente unita sulle questioni quotidiane concrete. Dice Alessandra, dell'Alberghiero: -Ci siamo anche fatti un corteo da soli per rivendicare il funzionamento del nuovo istituto, rifiutando etichette e organizzazioni, marciando con lo striscione della scuola'. Vito, ex Primo Artistico, ora iscritto a Lettere: 'Vorrei poter lavorare con un coordinamento studentesaco davvero indipendente. Non l'ho trovato, ed allora sono tornato a lottare con i miei vecchi compagni all'Interno del liceo: Forse, a favore del movimento '86, più che la crisi della scuola gioca la necessità di valori umani e sociali certi. A questi ragazzi non bastano giacca a vento o scarpe alla moda e vanno a cercare, tutti Insieme, un obiettivo da raggiungere. Maria Valabrega Protesta con pennelli e colorì davanti al Provveditorato, protagonisti gli studenti dell'Artistico Cottini e del Primo Artistico. D Cotti ni sollecita soluzioni per la questione edilizia dell'istituto, «fatiscente e privo delle misure di sicurezza», il Primo Artistico la «trasparenza della gestione»

Persone citate: Carlo Giani, Cavallanti, Ceragioli, Cottini, D'azeglio, Falcucci, Gioberti, Gramsci, Maria Valabrega, Vittorini

Luoghi citati: Torino