Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi Guai per chi deve parcheggiare la moto in centro - Nessuna difesa contro il dentista disonesto? - L'amarezza di chi si è dedicato allo studio delle lingue - Domanda sacrosanta - Una legge antifumo Un lettore ci scrive: «Sono ormai molti anni che uso la moto per muovermi in città (e fuori) ritenendola un mezzo veloce, comodo ed economico; sono convinto che se molti la pensassero come me il traffico urbano sarebbe meno congestionato. •Purtroppo la mattina del 2 dicembre ho avuto una spiacevole sorpresa: sono stato multato per aver parcheggiato la moto su un marciapiede (premetto che si trattava del marciapiede di via Viotti e quindi di ampiezza tale da consentire anche il transito dei pedoni). •Al pomeriggio, dovendo nuovamente parcheggiare nella stessa zona e volendo evitare un'altra multa, mi sono rivolto ad un vigile. Mi ha risposto che non esistono appositi parcheggi e avrei dovuto parcheggiarla nella zona riservata alle auto (con relativi rischi di caduta della moto per incaute manovre degli automobilisti). 'A malincuore ho lasciato la moto dotandola di un rudimentale disco orario. Dopo un'ora il mio problema si è ripresentato, essendo scaduto il termine orario di parcheggio. Nuovo incontro con lo stesso vigile il quale mi consiglia di parcheggiare la moto in piazza Castello (nella piazzetta posta all'imbocco della via Accademia delle Scienze) dicendomi di sperare nella clemenza degli altri colleghi: anche tale zona non è riservata al motocicli». Graziano Settime Un lettore ci scrive: •Ho letto la protesta della paziente "salassata" da un dentista, disonesto, che ha cercato, per di più, di evadere il fisco, e ho letto la altrettanto motivata risposta della sezione torinese dell'Associazione medici dentisti che, a difesa dell'intera categoria professionale, consiglia di rivolgere la protesta all'Ordine dei medici ed odontoiatri o all'Associazione medici dentisti italiani. -Sono stato anch'io, tempo addietro, protagonista di un'avventura analoga, mapresso l'Ordine dei medici il professionista, sul piano tecnico, può riuscire a dimo¬ strare di avere ragione; quanto all'evasione fiscale, come denunciarla senza testimoni? •L'ideale sarebbe che certi professionisti poco onesti riflettessero sul fatto che, per il loro personale tornaconto, oltre a recare un danno finanziario all'indifeso paziente, recano un danno morale all'intera categoria'. Giacinto Ponchietto Un lettore ci scrive: •Posso aggiungere la mia voce alle tante che già si levano a testimoniare la frustrante penalizzazione inflitta alla cultura da certo mondo del lavoro? •Appena diplomato intelai a lavorare nel campo delle lingue straniere. Al contempo mi iscrissi all'Università, credendo che il completamento degli studi mi avrebbe giovato da un punto di visto professionale. Dopo un po' mi resi conto, amaramente, che la professionalità lingui¬ stica veniva (e viene) sempre meno ricercata; si tende a relegarla a funzione complementare, secondaria, assolutamente acquisibile "poi", mentre il "prima" è rappresentato da altre funzioni, quali ragioneria, tecnica, segretariato, ecc., cui le lingue vanno ad accumularsi. •E così succede che, dopo 8 anni di esperienza, mi trovo a guadagnare 880.000 lire al mese. L'aiuto che viene dal mondo accademico non è tanto piti incoraggiante: i professori si trincerano dietro il (comodo) baluardo della "ricerca scientifica" e paiono insensibili a problemi di giustizia economica e so¬ ciale-. Segue la firma Un lettore ci scrive: «Vorrei chiedere a chi di dovere quando pensa di iniziare i rimborsi a quei pensionati che hanno fatto ricorso per l'eccessiva tassazione delle liquidazioni'. Carlo Irato di lettori ci Un gruppo scrive: -Siamo un grippo di non fumatori e vogliamo complimentarci con i promotori per la lodevole Iniziativa della "Giornata sema fumo". Purtroppo non ha riscosso particolare successo tra i fumatori (la maggior parte ha continuato a fumare con menefreghismo allarmante), ma per certi aspetti si può già considerare un successo; sensibilizzare l'opinione pubblica sui danni del fumo è già un passo avanti. -A te, caro fumatore, non possiamo che dire: ti abbiamo messo in guardia in mille modi, abbiamo fatto tutto il possibile per salvaguardare la "tua" salute, ma tu hai risposto "me ne frego'; ora non ci resta che dirti "arrangiati", però ti ricordiamo che tu non hai nessun diritto di rovinare anche la salute degli altri. •Noi non-fumatori siamo stufi di gente che ci fuma in faccia; proprio per questo vogliamo una legge che sia, una volta tanto, dalla nostra parte, magari quella "famosa" legge-Degan che, dopo tante parole, è "misteriosamente scomparsa nel nulla! ".. Seguono 15 firme

Persone citate: Carlo Irato, Giacinto Ponchietto, Graziano Settime