Disagi contenuti in ospedale ma saltano visite ed analisi

Disagi contenuti in ospedale ma saligno visite ed analisi Molti medici, pur aderendo allo sciopero, erano in reparto Disagi contenuti in ospedale ma saligno visite ed analisi Le maggiori difficoltà per la chiusura degli ambulatori, con centinaia di nuove prenotazioni Disagi contenuti negli ospedali ieri, primo giorno di sciopero dei quattro dichiarati dalle organizzazioni autonome dei medici (oggi il secondo, gli ultimi due martedì e mercoledì prossimi, giovedì seguirà una nuova astensione di medici infermieri, paramedici e amministrativi proclamata da Cgil, Clsl e Uil). Garantite urgenze e terapie Intensive, anche le sale operatorie non si Bono fermate, smaltendo a ritmo quasi normale gli Interventi di routine. Difficoltà, invece, per visite ambulatoriali ed analisi. Mollnette, ore 10. C'è il solito, intenso via vai di gente che si ferma a parlare con parenti e amici ricoverati, a passeggio nei-corridoi Altri visitatori entrano direttamente nelle corsie e rallentano l'attività del personale. I disagi più gravi si verificano, come sempre, negli ambulatori, tutti chiusi, ad eccezione di quelli che trattano pazienti particolarmente gravi, come ematologia (dove si eseguono esami per un elevato numero di malati di leucemia), o nel casi, come per chi ha subito un trapianto di rene, che devono essere seguiti con assiduità •Ci siamo soltanto noi: conferma, decisa, un'infermiera. Poi aggiunge, a bassa voce: «Per la verità ci sono alcuni medici anche negli altri ambulatori, ma si limitano a ricevere i malati che vengono da fuori città, soprattutto se anziani: 'Piuttosto — aggiunge una caposala — abbiamo il telefono che squilla di continuo per chiedere nuovi appuntamenti, e non è facile inserire tutti nei prossimi giornU. Conferma il vicedirettore sanitario, dott. Brasa: «Sta- ma subissati di chiamate. In pratica, il Centro unico di prenotazione, al quale fanno capo quasi tutte le richieste di visite o di ricovero, è andato in tilt. La gente, informata dello sciopero da giornali e televisione, non protesta, ma si dà da fare per non perdere tempo oltre a quello occorrente in periodi ordinari: Alle Mollnette ha scioperato 11 54 per cento dei medici. Che cosa accade nel reparti? Un giovane assistente di medicina: 'Lavoriamo, anche se, ufficialmente, aderiamo alla protesta. Come sempre, in situazioni analoghe: Nel reparto di medicina nucleare diretto dal prof. Filippi, su 6 medici si contano 5 presenti. 'Domani mancherò io — dice 11 responsabile ma soltanto a scopo dimostrativo, per non incidere sul¬ l'andamento del reparto.. Nell'aprile scorso è stata chiusa la clinica di medicina nucleare del prof. Turco (In città esiste un terzo centro): .Abbiamo dovuto aumentare di 3 ore al giorno l'assistenza, in modo da soddisfare tutte le richieste. Adesso, con lo sciopero in corso, ne soddisfiamo il 90-95 per cento: In tutti gli ospedali, tranne che all'Istituto Maria Adelaide, dove hanno incrociatto le braccia 3 medici su 34, la protesta è stata, almeno formalmente, corale. Al Regina Margherita adesione al 60 per cento, 54 al Sant'Anna, 70 al Martini di via Tofane, 67 a) Cto, 33 al Dermatologico, 45 all'Amedeo di Savoia 50 all'Oftalmico. Al Maria Vittoria ha scioperato il 79 per cento. -Sulla carta: precisano, però, in direzione sanitaria. 'Come si può abbandonare il reparto?: conferma una giovane dottoressa del nido, gremito di neonati, alcuni del quali prematuri o ammalati, bisognosi di cure 24 ore al giorno. Carlo Novara

Persone citate: Amedeo Di Savoia, Carlo Novara, Filippi, Turco

Luoghi citati: Clsl