Il marco torna a premere sulla lira

Il marco toma a promero sulla lira Mentre partono i colloqui sugli scambi tra Comunità, Usa e Tokyo Il marco toma a promero sulla lira BRUXELLES — Con la conferenza ministeriale Cee-G lappone, ieri è entrata nel vivo, a Bruxelles, la serie di consultazioni triangolari fra i tre «giganti» del commercio mondiale (Cee, Usa, Giappone) che da soli rappresentano il 40 per cento degli scambi internazionali. Da parte europea c'è l'ennesima denuncia del crescente squilibrio della bilancia commerciale (50 per cento in più di deficit quest'anno, rispetto al 1985) e l'insistita richiesta di maggiore apertura del mercato giapponese alle esportazioni europee, in particolare, di alcolici e di materiMe'peflIo.*BUM? Da parte giapponese si replica invi- jlWOVàK tando gli esportatori europei a una maggiore presenza sul mercato nipponico e citando i successi In Giappone di alcune società soprattutto americane (ibm. Coca Cola), ma anche europee (l'italiana Olivetti per le macchine per scrivere, la multinazionale svizzera alimentare Nestlè). Al colloqui di Bruxelles è prevista la partecipazione di una autorevole delegazione americana composta dal segretario di Stato Shultz. dal ministro del Tesoro Baksr, dal ministro del Commercio Baldrige, dal ministro dell'Agricoltura Lyng e dal negoziatore ufficiale di Reagan Yeutter. , La presenza di Baker, in Europa, e i;>- potesl che possa Incontrarsi con il collega tedesco per concordare una comune linea di comportamento per stabilizzare il dollaro, sull'esempio con quanto concordato nel mesi scorsi con il Giappone, martedì aveva spinto il dollaro al recupero, fino a sfiorare in Italia, 11 tetto delle 1400 lire (esattamente 1399,10) ieri, però, la valuta americana è tornata indietro, a 1393,95 lire. La discesa della valuta americana, sia pur contenuta, ha ridato vigore al marco che è tornato in Italia sopra le 693 lire, quotando ufficialmente 693,2 contro 692,9 di ieri e costringendo la Banca d'Italia a vendere 60 degU 33.8 milioni cil marchi trattati al fixing. |;. .„ it(..uJ^

Persone citate: Baker, Reagan, Shultz, Yeutter