Morte nel mistero

Morie nel mistero Orbassano non crede al suicidio di Servetti Morie nel mistero L'intera città e le penne nere coi gonfaloni ieri ai funerali ORBASSANO — Ai funerali di Domenico Servetti, 54 anni, l'Impresario edile trovato cadavere nella carcassa bruciata della sua Renault 14 In una radura alle pendici del Col de Vence a Nizza, c'era, idealmente, ieri pomeriggio, tutta la citta. Centinaia di persene si sono accalcate nella chiesa parrocchiale di 8an Giovanni Battista per testimoniare alla vedova, Giulia Mossolo, 52 anni, e al figli della vittima. Laura, Daniela, Adriano e Sergio, l'affetto che li legava a Domenico Servetti. Gli stendardi di una ventina di gruppi dell'Associazione nazionale alpini (Servetti aveva contribuito in modo determinante alla creazione della locale sede Ana di cui era vicecapo) e decine di •penne nere» hanno scortato 11 feretro dalla chiesa al cimitero. Dall'istituto La Salle è arrivata una delegazione di professori e compagni di classe di Sergio Servetti, 16 armi, Numerosi poi gli appassionati di cavalli che avevano conosciuti Servetti per 11 suo allevamento, «La perla». Una cerimonia toccante, soprattutto quando, tra le lacrime, un «vedo» ha portato il cordoglio dell'amministrazione comunale di Villa Santina, in Friuli, dove Domenico Servetti coordinava un cantiere di ricostruzione. La salma dell'impresario è giunta nella villa di via Candido 3 direttamente dalla morgue di Nizza . accompagnata da parenti residenti in Francia. «Per la polizia giudiziaria di Nizza — spiega uno di loro, Sebastiano Bigotti — le cause della morte non sono assolutamente chiare. Secondo il comandante dei vigili del fuoco, intervenuti per spegnere il rogo della Renault 14, è incredibile che Domenico abbia incendiato l'auto per poi infilarsi nell'abitacolo e spararli Pensi ch^t^^tMck francese è vènuifì }&ì$^<$r\ perquisire la mia abitazione: forse pensavano che fossi stato io a ucciderlo Domenico Servetti conosceva molto bene la zona di Col de Vence perché «spesso andavamo insieme a caccia di cervi; spiega ancora Rigotti, impresario in pensione. A Orbassano, alla tesi del suicidio, pare diano credito solo 1 famigliari più stretti della vittima, mentre amisi e conoscenti la respingono con vigore: 'Domenico aveva un carattere forte, affrontava i problemi con vigore e, a volte, era persino eccessivamente burbero'. Anche l'ipotesi di un imminente tracollo finanziario appare ardita: l'unico debito che poteva impensierire l'impresario era di circa 150 milioni, ma a fronte di beni immobili di alcuni miliardi. b. min. Domenico Servetti, 54 anni

Luoghi citati: Francia, Friuli, Nizza, Orbassano, Villa Santina