Scoppio, un morto e un ferito

Scoppio, un morte e un ferito Verso le 20,30, devastato un appartamento di via Brandizzo 91 Scoppio, un morte e un ferito Ha perso la vita una donna di 64 anni - Rincasando, ha suonato il campanello dell'alloggio saturo di gas - La deflagrazione l'ha scaraventata sulle scale - Grave il figlio: aveva lasciato aperto rimpianto? Ore 20,30 in via Brandizzo: un'esplosione al quarto piano dell'edificio contrassegnato con il numero 91. Una fiammata, vetri e serramenti, calcinacci. Urla di terrore, gente che si butta a precipizio per le scale. Un giovane invoca aiuto, dentro l'alloggio distrutto; sul pianerottolo, là madre, morta. La vittima: Maria Pozzulo Mlletti, 64 anni, nata lo stesso giorno e mese (30 agosto) del figlio, Mario, 32 anni, ora ricoverato all'Astanteria Martini con riserva di prognosi per le ustioni riportate. Dietro l'esplosione un dramma raccolto da frammentarie testimonianze di vicini di casa reticenti. Pare che Mario Mlletti ieri sera volesse farla finita con la vita: ha saturato 11 piccolo alloggio di gas aprendo la chiavetta del fornello. Alle 20,30 la madre ignara rincasa, preme 11 campanello e*t è 11 finimondo. La donna, investita dalie schegge della porta e dai calcinacci, muore subito, Mario ustionato e choccato, in piedi nell'alloggio, invoca aluta Nessuno gli bada. Oli Inquilini cercano di guada' gnare la strada. E' un fuggi fuggi, gente che grida, cerca i figli, afferra un cappotto, un indumento qualsiasi. Sorpresi chi davanti al televisore, chi a tavola, chi in poltrona non hanno tempo per riflettere: l'esplosione ha l'effetto del terremoto, le pareti e 1 soffitti tremano. Allora giù a precipizio. Ventisei famiglie in un attimo sono in strada, gli sguardi puntati verso il balcone del quarto piano dove si affaccia la porta finestra sventrata. Muro sfondato anche dalla parte del cortile. Porte e finestre in frantumi nell'alloggio accanto e nei due sottostanti. Dall'altro lato della via c'è 11 bar Rosy; di 11 parte l'allarme al vigili del fuoco. In pochi minuti si ammassano sei autopompe, auto di vigili urbani, polizia, carabinieri. Un'ambulanza trasporta Mario Mlletti all'ospedale. Arrivano anche le figlie della vittima, Ninetta e Anna: entrambe sposate, abitano nello stesso quartiere. Nessuno osa dire loro che la madre è morta. L'accesso all'edificio e sbarrato, i vigili prudenzialmente non fanno entrare. Si teme che il palazzo sia lesionato. Arrivano anche il sindaco Cardetti e l'assessore Zanetta. Ci sono i tecnici comunali Brizio e Massa e soltanto dopo un palo d'ore, dopo un esame minuzioso vien dato 11 permesso, a chi vuole, di rientrare nel proprio appartamento. Intanto, Mario Mlletti viene interrogato. Parla e sembra che abbia ammesso di aver aperto il gas e involontariamente causato la morte della madre. E' un giovane con parecchi ricoveri alle spalle: problemi psichici, dicono, for se droga. Un tipo strano, avvolto e protetto dal grande affetto della madre, una donna minuta che i vicini descrivono discreta e sempre sorridente. I vigili del fuoco raggiungono l'abitazione devastata. A destra, lo squarcio aperto dalla deflagrazione. Nel riquadro Maria Pozzulo

Persone citate: Brizio, Cardetti, Maria Pozzulo Mlletti, Mario Mlletti, Zanetta

Luoghi citati: Massa