Irregolarità all'Artistico
Irregolarità all'Artistico Un esposto per fare luce sulla gestione amministrativa Irregolarità all'Artistico H liceo, tra i più travagliati per carenze edilizie e strutture inadeguate, è travolto ora da una nuova polemica - Sarebbero stati fatti pagamenti all'insaputa del consiglio d'istituto Confuso pasticcio al Primo Liceo Artistico di via Accademia Albertina, n consiglio di istituto non ha approvato il bilancio consuntivo dell'85 e ha Inviato un esposto al magistrato per chiedere che venga fatta luce su presunte irregolarità nella gestione amministrativa della scuola; il provveditorato sta facendo una indagine contabile; gli studenti, compresi quelli della succursale Michele Rua, sono in agitazione. I giovani entrano in classe per ricoprire lo sporco delle pareti con grandi murales. La polemica è rovente. La spiegazione che alcuni tentano di dare è questa: probabilmente nell'Intento di far funzionare questo istituto travagliato dalle carenze edilizie (un anno fa è stata chiusa la succursale) e dall'inadeguatezza delle strutture, tutti hanno trasgredito alle norme della burocrazia, forse oltre 1 limiti del raglovenole. La tensione fra gli stessi professori, divisi 'fra quelli che si danno da fare» e -quelli che stanno a guardare; ha contribuito a far traboccare il vaso, il sospetto sembra aver sostituito la stima. Nell'esposto al pretore, inviato per conoscenza anche al provveditore, 11 consiglio di istituto chiede di chiarire se -le irregolarità riscontrate nella gestione dei bilanci 1985 e 1986 comportino reato e danni all'erario: Si tratterebbe di pagamenti di attrezzature, arredi, pubblicazioni e lavori di manutenzione, avvenuti all'insaputa del consiglio di istituto (e dello stesso preside prof. Campagnoli che pure ne fa parte) e senza rispetto delle procedure previste, per oltre 46 milioni; mancato rispetto delle norme antimafia; gestioni fuori bilancio di denaro versato dagli studenti in occasione di gite con residui attivi non resti¬ tuiti agli interessati; utilizzo di circa 5 milioni per capitoli di spesa diversi da quelli previsti. Oli studenti parlano di registri gettati fra i rifiuti, ma anche dell'eccessiva spesa di una pubblicazione di un professore: era previsto 1 milione e mezzo per 700 copie, ne sono state stampate 1400 con un costo di oltre 4 milioni. Ma chiedono anche materiale didattico, scuola aperta nell'intervallo del pranzo, libertà di non doversi giustificare dopo gli scioperi. Il preside prof. Romano Campagnoli osserva con amarezza ciò che sta accadendo. «Sappiamo tutti che molte iniziative sono state prese al di là delle norme, ma erano necessarie per far funzionare la scuola. Stamane, ad esempio, ho ordinato il gasolio, senza alcuna delibera del consiglio di istituto. Di questi problemi si discuteva da tempo nel consiglio. Io stesso avevo richiesto nel 79 e nell'82 una ispezione amministrativa del provveditorato. Anche questa volta ero perfettamente d'accordo che si facessero i controlli. Venerdì scorso ho richiesto con urgenza un'ispezione al provveditore. E' già in corso. Contemporaneamente il presidente del consiglio d'istituto ha presentato un esposto alla pretura*. Accanto al prof. Campagnoli ci sono la vice preside Prono, il docenti Natta, Calcio, Cortelazzo (che ha sollevato la questione bilanci), tutti nel consiglio d'istituto. Chiedono chiarezza: si parla di documenti sottratti al preside, di fatture fatte firmare al prof. Campagnoli a lavori ormai eseguiti e non deliberati, di materiale in esuberanza (ad esempio 60 cavalietti in succursale) e di altro necessario ma mancante (ad esempio uno scheletro per anatomia). Maria Valabrega
Persone citate: Campagnoli, Cortelazzo, Maria Valabrega, Michele Rua, Natta, Romano Campagnoli
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