Scalfaro teme che il pci non controlli la protesta di Ruggero Conteduca

Scattato lente the il pei non controlli la protesta Preoccupazione per i contagi del caso francese Scattato lente the il pei non controlli la protesta DAL NOSTRO INVIATO LONDRA — «La violenza è sempre molto contagiosa e lo è soprattutto tra i giovani, i quali non hanno ancora la maturità per sapersi difendere da forze esterne che in qualche modo intervengono o a inquinare o a speculare-. U ministro Scalfaro £ preoccupato. Vuole capire il più rapidamente possibile la portata degli avvenimenti di Parigi, ovviamente anche per i riflessi che possono avere da noi. In una saletta riservata, al quarto plano del Queen Elizabeth Conference Center, dove tra poco si riuniranno i ministri degli Interni della Comunità, Scalfaro incontra il collega francese Pandraud. Fra 1 due, un breve ma significativo colloquio, a quattr'occhi «Mi ha detto — racconta poi — che dopo U ritiro del disegno di legge, cioè dopo la marcia indietro del governo, si prevede che la situazione possa alleggerirsi-. Ma Scalfaro non appare del tutto tranquillo. - Signor ministro crede che l'onda d'urto possa arrivare presto In Italia? «£' diffìcile dirlo, per il momento. Comunque ci stiamo preparando. Come ministro dell'Interno ho il dovere di una prima responsabilità di fronte a qualsiasi tipo di manifestazioni lecite: garantire che il cittadino che vuol manifestare in un regime di democrazia possa farlo con assoluta serenità. Ma ho anche il dovere di prevenire e prevedere le posizioni di chi si può inserire inquinando una manifestazione e facendola degenerare. E siccome di inquinamenti ne abbiamo avuti, anche di recente, stiamo attrezzandoci-. — Ritiene che qualcuno voglia gestire la protesta? -Il discorso sui giovani è di una delicatezza estrema, non solo per il governo ma anche per tutte le forze politiche, che hanno il dovere di aiutarli nette loro manifestazioni senza premere né servirsene-. — Il pel ha organizzato, per venerdì a Milano e forse anche a Roma, un meeting studentesco che si profila imponente. Domani una delegazione di giovani comunisti si recherà a Parigi. Per gennaio, sempre 11 pei, sta cercando di organizzare una giornata europea di protesta... «Spero che il pei sia in grado non solo di lanciare delle proposte ma anche di governarle e di risponderne. Il pro¬ blema più importante non è di mettersi immediatamente dalla parte di chi sta protestando per riscuoterne simpatia o per conquistare uno spazio politico-. — Ritiene che 11 pel voglia proprio questo? •Se qualcuno dovesse assumersi solo il compito della prima spinta non sapendo dove si va a finire né come, e non riuscendo poi a dirigere democraticamente la protesta, poniamo, allora vuol dire assumersi una responsabilità decisamente pericolosa-, — La saldatura tra studenti e movimento sindacale, fallita nel '68, sembra stia realizzandosi oggi... «£' un discorso complesso. Ci sono casi in cui la presenza attica del sindacato può rappresentare un grosso segno di responsabilità. Ciò perché le richieste hanno un filtro più ampio, una visione più completa. Oli studenti hanno una loro visione, il sindacato ne ha necessariamente una di sintesi, più ampia, più politica, quindi molto più valida*. — Quali allora le controindicazioni? Ruggero Conteduca (Continua a pagina 2 In nona colonna)

Persone citate: Queen Elizabeth, Scalfaro

Luoghi citati: Italia, Londra, Milano, Parigi, Roma