Finita la commedia un bagno di sangue di Ugo Buzzolan

Finita ia commedia un bagna di sangue Al festival di Riccione anche l'apartheid Finita ia commedia un bagna di sangue DAL NOtn» INVIATO RICCIONE — Una caratteristica precisa della seconda rassegna internazionale del teatro in tv: la varietà la diversità stimolante di forme e di sostanza E le sorprese. La sorpresa di maggiore urto è venuta dal Sud Africa, ma non ne porta la sigla perche l'opera, Asinamali del commediografo di colore Mbongenl Ngema, è tutta un atto di accusa contro 11 governo sudafricano. L'opera televisiva — 11 cui titolo vuol dire in zulù «Non abbiamo soldU (oppure «Non abbiamo niente da perdere-) — deriva da uno spettacolo teatrale nato a sua volta da improvvisazioni sceniche nei ghetti neri durante rinfuriare delle persecuzioni e repressioni. La ripresa tv, realizzata (e questo è curioso e significativo) con l'assistenza e 11 materiale della Bbc inglese, ha avuto luogo nel corso di una rappresentazione clandestina a Johannesburg; viene precisato che •tra il pubblico sedeva Wlnnie Mandela*. Poco dopo a Durban una replica, sempre clandestina è finita nel sangue: la polizia ha fatto irruzione per arrestare l'autore, non l'ha trovato, e ha ucciso l'organizzatore della recita. Ancora una nota di cronaca: i sei interpreti che formano la compagnia del Market Theatre di Johannesburg nel maggio scorso sono stati costretti a fuggire e attualmente lavorano tra Europa e America. E' facile immaginare di quale forza di invettiva si nutra Asinamali: sono rievocati omicidi di Stato, delazioni, carcerazioni arbitrarle, soprusi, ed è espressa la •disperata speranza* che un giorno vicino il Sud Africa torni agli africani. Ma non si tratta di un nobile comizio in forma teatral-televisiva; gli attori, che si fingono reclusi in una prigione, sono tutti molto bravi: rapati e con lucidi occhi roteanti, recitano cantano ballano mimano creando un cabaret politico che è anche balletto ossessivo e Incalzante', e da cut erompe con violenza la carica esplosiva della situazione sudafricana Una grande varietà, ho detto. Difatti: accanto all'immediatezza da pugno nello stomaco di Asinamali ecco la raffinatezza poetica e tortuosa di Pasolini ne L'altro enigma, prodotto da Raldue e presentato come esemplo di teatro che nel passaggio al teleschermo si trasforma in film. Il testo e Affabulazione, e la regia figura insieme, di Gassman e di Carlo Tuzil La dimensione cinematografica e sottolineata dall'intervento di due attrici quali Annie Gi- rardot e Fannie Ardant ; però è una dimensione discreta con rari esterni Indispensabili, e direi che l'impianto originale — recitazione compresa — e pienamente rispettato. Poi c'è la sperimentazione con i video, alcuni dei quali possono suscitare sconcerto nella platea ma che hanno comunque una loro importanza perché contribuiscono, in varia misura ad un linguaggio che deve rimanere essenzialmente teatrale, e che tuttavia ha la necessita nella nuova veste elettronica di esplicarsi anche e soprattutto attraverso il gioco delle immagini. E le immagini — plastiche, preziose, vibranti di tensione e di grazia — nutrono 1 video di danza, largamente praticati all'estero, scarsamente da noi: la Francia ha inviato Song, ritratto lirico e surreale tra spiagge e boschi arcani della ballerina Carolyn Carlson; e ancora dalla Francia sono giunte le fantasie astratte, geometriche e oniriche di Mammame di Raoul Ruiz, protagonista JeanClaude Callotta con il suo gruppo. Ih Italia la ricerca tv punta di prevalenza su un teatro già per conto suo di sperimentazione: la pièce emergente mi è parsa Professione attrice con cui 11 duttile Erio Masina, polemicamente in abiti femminili, fa rivivere in chiave grottesco-provocatoria il perbenismo e il moralismo delle commedie di Marco Praga dove la donna è sempre e in ogni caso •colpevole che deve espiare*. Un'ultima osservazione mentre la rassegna continua a fluire torrentizia: nel video, sin qui di regola austeri e — come dire? — asessuati, è entrato l'erotismo a rompere quel che era una diffusa atmosfera di casto gelo intellettuale. Ma in fatto di erotismo chi ha battuto tutti — udite udite! — è la Rai che in una edizione estrosa ma un po' sgangherata e milanesizzata di Girotondo ci ha fatto assistere al più realistico catalogo di ansimanti amplessi mai visto in tv e ha rischiato di far scambiare il grande Schnitzler per un autore porno. Ugo Buzzolan

Persone citate: Annie Gi, Carolyn Carlson, Erio Masina, Fannie Ardant, Gassman, Marco Praga, Pasolini, Raoul Ruiz, Schnitzler

Luoghi citati: America, Europa, Francia, Italia, Johannesburg, Riccione, Sud Africa