Valentini, forfait per Carmen della Wertmuller di Fulvio Milone

Valentiiii, forfait per Carmen della Wertmiiller Napoli: improvviso collasso della cantante - Bizet domani in «prima» con la sostituta Martha Senn Valentiiii, forfait per Carmen della Wertmiiller Il crollo sabato alPantigenerale - Il medico ordina 30 giorni di assoluto riposo - «Sono costernata» dice la Terrani - Solidarietà della regista NAPOLI — Quarantotto ore d'attesa, nell'assurda speranza che qualcosa potesse cambiare, che tutto potesse tornare come prima. Poi, ieri pomeriggio, dopo una breve riunione, ai vertici del San Carlo non è rimasto altro da fare che arrendersi all'evidenza dei fatti. «La signora Lucia Valentin! Terrani, colta da.lmprojryiso rwuor&rjùr^ te 1 antiprova generale dell'opera Carmen, è stata sottoposta ad accurato controllo medico da parte di uno specialista di comune fiducia, dell'ente e dell'artista il quale ha tra l'altro prescritto alla signora Terrani un immediato periodo di riposo assoluto per almeno trenta giorni». Poche righe per dire che l'artista non interpreterà l'opera diretta da Lina Wertmailer, che domani sera inaugurerà la stagione lirica del Massimo napoletano. La Car< men era considerata un even to di risonanza nazionale per più. di un motivo: con il de¬ butto nell'opera della regista cinematografica, coincideva infatti quello di Lucia Valentini Terrani, mezzosoprano rossiniano per eccellenza, nel ruolo dell'eroina di Bizet. Scarna è la conclusione del comunicato ufficiale: «L'artista sarà sostituita, sin dalla prima, dalla signora Martha Senn, la cui presenza,era | prevista per 'alcune «pUbnè^ Ventotto anni, colombiana, Martha Senn appare per nulla intimorita dall'improvviso debutto al San Carlo. «Non è la prima volta che interpreto Carmen — afferma ostentando grande sicurezza — la prima volta risale all'82, al Kennedy Center di Washington». Il San Carlo ha vissuto un weekend di paura. L'incidente è accaduto sabato sera, al termine della vigilia della prova generale. Come ogni giorno, dal 5 novembre, l'artista si è presentata in teatro con estrema puntualità. «Il crollo è stato alla fine della Habanera — dicono al San Carlo —; dopo aver cantato, la signora Terrani ha avuto un mancamento, ed è stata accompagnata in camerino». Un vero e proprio crollo psicofisico avrebbe messo l'artista nell'impossibilità di esibirsi. Giorni e giorni di prove massacranti avrebbero compromesso le condizioni di saiWÈÈ^eni cmosceigueiaM' Valentini"• Terroni definisce precarie già da tempo. Ora il mezzosoprano è chiusa in una camera dell'albergo «Britannique» di Napoli. Non vuol vedere nessuno, è protetta dall'impenetrabile sbarramento di un cortese quanto inflessibile personale dell'hotel. L'unica sua dichiarazione l'iia diffusa l'ufficio stampa del San Carlo: «Sono davvero costernata, non so rassegnarmi a dover rinunciare a questa Carmen che attendevo da almeno tre anni e che avevo preparata in quasi un mese di prove intense, affascinanti e coinvol¬ gLaidsmilpqR Mgenti. Mi spiace per me, per Lina Wertmiiller, insieme alla quale era nata questa idea di Carmen, per il maestro Tchakarov, per tutti 1 miei compagni di lavoro e per il pubblico». In piazza Trieste e Trento, a pochi passi dal San Carlo, quattro grossi camion della Rai stazionano da tre giorni. / tecnici stanno ultimando i preparativi delle riprese della Carmen, che sarà trasmessa in diretta su Raiuno. Sul palco, un'indomabile Lina Wertmùtter mette a punto gli ultimi dettagli. •Certo, la mancanza improvvisa di Lucia è un grave problema — commenta — sono profondamente addolorate.1 per quanto è accaduto. Avevamo parlato a lungo della nostra Carmen. Lucia era innamorata della mia idea insieme abbiamo lavorato benissimo». Poi, un attimo di commozione: «Sei giorni fa durante una prova ha superato se stessa: è sbocciata come un fiore, il suo canto mi ha sconvolta. Sapevo che era esaurita, che le sue condizioni di salute non erano buone. So che ha avuto un'estate (Ufficile. Se ho qualcosa da rimproverarmi? Forse si: l'ho sottoposta ad un lavoro massacrante, ma eravamo tutti presi da questa avventura». Fulvio Milone a o i

Luoghi citati: Napoli, Trento, Washington