A Milane il futuro è donna di Susanna Marzolla

A Milane 81 futuro è donne Un'inchiesta sull'evoluzione delle professioni dall'800 a oggi A Milane 81 futuro è donne Il terziario chiede nuove figure e si assiste ad una fenuninilizzazione del mercato del lavoro - Già ora gli uomini sembrano tagliati fuori dagli incrementi occupazionali MILANO — n terziario arriverà ad occupare l'80 per cento della popolazione attiva e 1 nuovi posti di lavoro saranno in massima parte occupati dalle donne: queste le principali ' linee di tendenza per la Milano degli Anni Novanta. La previsione è contenuta in un'inchiesta sociologica coordinata da Alberto Martinelli, pubblicata dalla Milano Assicurazioni e intitolata .L'evoluzione delle professioni a Milano dalla prima metà dell'Ottocento ad oggi: Forse è la prima Inchiesta che riesce a dare un quadro scientifico ad elementi già noti od intuibili sulle trasformazioni sociali In atto. Nella ricerca, accanto ad una parte storica — che esamina 1 mutamenti avvenuti lino alla prima guerra mondiale — ve n'è un'altra contemporanea che si occupa degli ultimi trent'anni. Utilizzando i dati emersi nei quattro censimenti, dal '51 all'81, che pure non contengono la classificazione delle nuove professioni emergenti, si vede che molte cose sono cambiate. La prima è il sorpasso del terziario sulle attività industriali, sanzionato con il censimento del 1981: il 48,1 per cento della popolazione attiva nell'industria; il 503 nel terziario. Una proporzione che si è ulteriormente accentuata in questi anni. Ma questo dato da solo dice poco: dentro al terziario ci sta un po' tutto, basti pensare che a Roma occupa 11 72 per cento.del lavoratori. Ma sono quasi tutti impiegati dello Stato. E a Milano? A Milano no, ovviamente. Nella pubblica amministrazione, ad esemplo, sono Impiegate poco pitt di 50 mila persone (il 3 per cento) in una proporzione stabile negli ultimi anni. Invece gli addetti a credito, assicurazione e finanza, dal '71 all'81, sono aumentati del 235 per cento con punte «non percentuabili» tra gli imprenditori e 1 liberi professionisti del settore: dieci anni fa ne erano censiti un centinaio; adesso sono ventlduemila. Aumentano poi 1 professionisti: medici, ingegneri, soprattutto commercialisti (piti che raddoppiati), •fenomeno quest'ultimo — nota 11 sociologo Antonio Chiesi, che ha elaborato 1 dati — legato alla maggior complessità del rapporto tra cittadini e Stato: Sorgono e si sviluppano nuove attività come gli analisti di computers, gli interpreti, gli economisti. Altri, come i contabili, si trasformano. In complesso aumentano tutte le attività non manuali: ormai gli operai (762 mila nell'81, pari al 45 per cento) sono stati quasi raggiunti dagli impiegati (646 mila; il 38 per cento). E tra li attività manuali diminuiscono tutte quelle legate ai ruoli tradizionali nell'Industria, mentre aumentano 'le figure legate all'erogazione di servizi alla persona (parrucchieri, infermieri) o alla collettività (cuochi, netturbini) e all'espletamento di mansioni di sicurezza (uscieri,' guardiani, bidelli): Cuochi e baristi, ad esempio, a Milano sono più di 16 mila, sintomo dell'ormai diffusa abitudine a mangiare fuori casa. Nell'ambito di queste trasformazioni si'assiste sempre più ad una «femminillzzaziohe- de) mercato del lavoro: .l'occupazione femminile — si legge nella ricerca — è destinata, per tutti gli Anni Ottanta, ad assorbire totalmente gli incrementi occupazionali netti: Questo non significa però necessariamente un miglioramento qualitativo del lavoro delle donne. E' vero che tra gli impiegati donne e uomini sono ormai nella stessa proporzione, ma è anche vero che l'unico «sorpasso» in questi anni è stato nel lavori di commesso e bidello. E' vero che ci sono sempre più donne in professioni di prestigio tradizionalmente maschili (medici, avvocati e ingegneri) ma anche vero che la loro proporzione è sempre limitata. Soprattutto saranno le donne (assieme ai giovani in cerca di impiego) a coprire quelle «nuove» mansioni del terziario .legate al bisogno di efficienza che la città richiede in modo crescente nell'uso del tempo*: consegne veloci, pulizia e lavaggio, custodia di bambini, disbrigo delle pratiche. Quel lavori Insomma che sostituiscono la categoria, ormai in via d'estinzione, del personale domestico. Susanna Marzolla

Persone citate: Alberto Martinelli, Antonio Chiesi

Luoghi citati: Milano, Roma