In questo Rigoletto non canto! di Alfredo Venturi

In questo Rigoletto non canto! Vittoria del baritono italiano sul regista all'Opera di Amburgo In questo Rigoletto non canto! DAL NOSTRO CORKSPONDENTE BONN — E se il duca di Mantova fosse un odioso capitalista, di quelli col sigaro cascante dalle labbra tumide, che Georg Grosz ha reso indimenticabili? E Rigoletto? n proletario sfruttato, naturalmente, sfruttato e colpito dalla protervia padronale in quello che ha di più caro. Basta sostituire 1 simboli scenici, l'atroce beffa dell'onore calpestato e .della vendetta impossibile adeguerà 11 suo quadro di riferimento. Alle ortiche il consueto ambiente feudale, la scintillante corte signorile: la casetta in cui il buffone del duca coltiva il suo esclusivo amore paterno diventa una gabbia angosciosa. ' n Rigoletto rivisitato, come si dice, 6 quasi pronto. Basta aggiungere uno sfondo appropriato: a costo di smorzare gli ardori erotici del duca, una sgangherata periferìa industriale, un cielo illividito dai fumi delle ci¬ miniere. E poi un pizzico di licenza in fatto di buone maniere. Rigoletto è o non è uno destinato a calare le brache? E allora le cali, in scena: mostri le vergogne della sua condizione servile. Bisogna pure che 11 pubblico venga coinvolto: ne ha avuta tanta, in fondo, di opera-museo. Quello che si voleva coinvolgere era il pubblico della Staatsoper di Amburgo. E' uno del teatri lirici di punta, in questo Paese: soprattutto da quando vi è stato chiamato un sovrintendente di grandissimo prestigio intellettuale come Rolf Liebermann. Proveniente dall'Opera di Parigi, Liebermann ama riassumere in una frase la sua Idea del melodramma: ■* Portare la lirica nel ventunesimo secolo.. Per mirare cosi alto ci vogliono buoni esecutori e registi dirompenti. Ecco perché la Staatsoper ha chiamato, per 1 programmi di gala del periodo natalizio, un baritono come Leo Nuoci, un regista come Johannes Schaaf. Schaaf 6 un regista tedesco di successo: sua la versione cinematografica del Marno di Michael Ende. E' lui a operare 11 transfert storico e sociale della vicenda Con il suo scenografo. Max Schoendorff, scaraventa Mantova in pieno bacino della Ruhr. Ma quando il baritono si presenta per cominciare le prove, scoppia quella che lo Splegel battezza Saenger-Krieg, guerra del cantante. Nuccl è uno che ha lavorato in fabbrica, alla Fiat, prima che un ben dosato miscuglio di talento e ambizione gli permettessero di farsi strada nel mondo della lirica. - Un carattere temprato dalle circostanze, dunque. Lo dimostra quando va da Liebermann e gli dice: lo, in un Rigoletto conciato cosi non ci canto. Mentre si avvicina inesorabile la scadenza delle rappresentazioni, si susseguono i vani tentativi di persuasione del regista, le vane sollecitazioni del sovrintentente. Nuoci difende non soltanto una sua Idea dell'opera, ma anche un principio: l'antica, tradizionale centralità del cantante nell'opera lirica, cosi spesso minacciata dall'ingombrante protagonismo del regista Alla fine, il baritono ha partita vinta. Rovesciamento di scena: Nuoci non calerà le brache davanti ai sudaticci simboli sessantotteschi. Via le ciminiere veterocapitallste (costo 350 milioni). Via il legista Schaaf con i suoi collaboratori (costo 70 milioni). Riecco le torri familiari del castello di Mantova il buffone costretto a divertire la vii razza dannata. Commentando la disfatta di liebermann un giornale che ama le avanguardie intellettuali la Frankfurter Rundschau, titola con qualche perfidia: «Ricaduta nel diciannovesimo secolo». Alfredo Venturi

Luoghi citati: Amburgo, Bonn, Mantova, Parigi