E alla pretora parlerà un'avvocata di Maria Rossi

E alla prefora parlerà un'avvocata Il dizionario per un uso «non sessista» della lingua italiana preparato a Palazzo Chigi E alla prefora parlerà un'avvocata ROMA — Insegnanti, politici, scrittori, giornalisti, attenzione. Non si dice più il deputato Maria Rossi o, ancora peggio, la deputatessa Maria Rossi. Ora si deve dire: la deputata Maria Rossi. Proibito anche «uomo della strada-, sostituito da 'individuo della strada». E, anziché «diritti dell'uomo» va usato il termine «diritti umani.. E ancora. Bisogna evitare 11 titolo di signora quando può essere sostituito dal titolo professionale, e non deve essere più utilizzato il «sionorina-. Il nuovo vocabolario antidiscriminazione contro la donna è stato messo a punto dalla Commissione nazionale per la parità uomo-donna, istituita due anni fa a Palazzo Chigi, dopo un accurato esame di due dizionari, otto grammatiche italiane, cinque volumi sulla lingua, nonché numerosi testi stranieri. Le raccomandazioni «per un uso non sessista della lingua italiana» non mancheranno di suscitare reazioni e polemiche tra le stesse donne, anche perché vengono ribaltate scelte operate anni fa dal movimento femminista. E' una vera rivoluzione nella terminologia di titoli, cariche, professioni, mestieri oggi abitualmente usati. Il primo obiettivo di questa guida, destinata alle scuole e all'editoria scolastica, è di sensibilizzare gli insegnanti a eliminare dal- linguaggio stereotipi che possano in qualche modo ledere la dignità delle donne. L'elaborato è indirizzato soprattutto ai bambini delle elementari, proprio per poter incidere sin dalla prima infanzia sulla loro formazione intellettuale. Nelle 30 pagine della pubblicazione, coordinata dalla professoressa Alma Sabatini ed edita dalla presidenza del Consiglio, ci sono numerose proposte di modifica del linguaggio. Ecco altri esempi. E' sbagliato dire l'avvocato, l'avvocatessa o la donna avvocato Maria Rossi. La dizione corretta è l'avvocata Maria Rossi. Motivo: è un participio passato, che deriva dal latino «advocatus, a» (ciò è peraltro confermato dalla preghiera -Salve Regina» dove la Madonna è chiamata -advocata nostra.). Dovremo forse abituarci anche a nuovi termini come la ministra, la sindaca, la pretore (o la pretrice), la questore (o la questrice), l'assessore, la medica, la chirurgi, l'ingegnere, la poeta, la soprana Maria Rossi. Matita blu, inoltre, per il notaio Maria Rossi. La dizione esatta è la notala Maria Rossi («normale femminile come la fornaia, la lavandaia»). Analogamente è scorretto scrivere il magistrato Maria Rossi (oppure la donna magistrato o il magistrato donna), come anche il prefetto Maria Rossi. Va scritto invece: la magistrata, la prefetta (derivante dal participio passato latino 'praefectus, a, um del verbo praeficere») Maria Rossi. Le raccomandazioni non finiscono qui. Va evitato il maschile di nomi di mestieri, professioni o cariche per segnalare posizioni di prestigio quando esiste il femminile (ed è usato solo per lavori gerarchicamente inferiori e tradizionalmente collegati al ruolo della donna). Bocciati quindi i termini — riferiti sempre a Maria Rossi — di amministratore unico o delegato, direttore generale, procuratore legale, sostituto procuratore della Repubblica,, consigliere comunale o consigliere di Corte d'appello, ambasciatore, ispettore. Si invece a Maria Rossi amnùnistratrlce unica o delegata, direttrice generale, procuratrice legale, sostituta procuratrice della Repubblica (dal latino procuratrix, icis. femminile di procurator, oris ), consigliere comunale o di Corte d'appello, ambasciatrice, ispettrice. La Commissione sulla parità ha anche raccomandato di dire: la parlamentare europea, la preside, la manager, la leader, la capofamiglia, la presidente, la comandante, la studente (e non la studentessa), la vigile (e non la vigilessa), la giudice Maria Rossi. Ecco infine i nuovi termini delle cariche ecclesiastiche e militari: Maria Rossi è una prete, una sacerdote, una rabbuia, una mare sciali a, una colonnella. Fa eccezione la Capo di Stato Maggiore, perché, ila spiegato la Commissione, «il femminile popolare la capa ha connotazioni decisamente peggiorative o scherzose». Pierluigi Frane

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