In Italia già 100 mila i partatori sani di Aids

In Italia già WO mila i parlatori sani di Aids Donat-Cattin presenta il suo piano: 50 miliardi nell'87 In Italia già WO mila i parlatori sani di Aids ROMA — In base alle ultime rilevazioni dell'Istituto Superiore della Sanità, in Italia vi sono 100.000 persone portatrici sane di Aids. Di queste, il 10 per cento diventerà malato. Il numero delle persone che contraggono 11 virus raddoppia nel nostro Paese ogni otto mesi. Le trasfusioni di sangue sono adesso sicure, ma la malattia ha una incubazione di cinque anni e non vi sono analoghe certezze per le trasfusioni del passato. Il ministro della Sanità Carlo Donat-Cattin ha tracciato questo allarmante quadro della diffusione dell'Aids in Italia nell'annunclare le misure che verranno adottate, con ritardo rispetto agli altri Paesi, per prevenire il diffondersi della malattia. L'Italia spenderà 30 miliardi di lire nel corso del prossimo anno. Metà della somma (stornata dal bilancio del ministero della Sanità), verrà spesa nei primi sei mesi. Per l'altra metà, ha detto il ministro, sono giunte assicurazioni da parte del Tesoro (« Goda ha dimostrato la massima disponibilità ad esaminare le proposte che verranno avanzate') per un finanziamento straordinario. Come saranno spesi. Dieci miliardi sono stati destinati alla diagnostica e serviranno a creare centri di diagnosi e cura. Entro 11 31 marzo 1987 dovrà essercene almeno uno in ogni regione, ma in numero anche maggiore nelle regioni più popolate o più colpi te dal virus, come la Lombar dia. Serviranno a segnalare tempestivamente i casi di Aids e a gestire il ricovero dei malati secondo lo stadio della loro malattia, ma saranno veri e propri Centri di riferimento per tutto ciò che attiene all'Aids. Circa la terapia, trattandosi di interventi altamente specializzati, è opportuno che venga effettuata soltanto nei Centri specializzati, che verranno attrezzati adeguatamente ma non aumentati di molto rispetto a quelli già esistenti. Altri 10 o 12 miliardi saranno riservati alla ricerca. Una quindicina di miliardi saranno destinati ad una capillare campagna di informazione (sulle precauzioni da adottare per evitare il contagio e sulle iniziative da pren¬ dere per scoprirlo precocemente), che con l'aiuto di tutti 1 mass-media dovrà raggiungere le famiglie, le scuole, le carceri, le caserme, le associazioni private e le comunità. Il resto del finanziamento sarà destinato a corsi di aggiornamento e formazione per gli operatori sanitari, compresi tutti i medici di base, e a borse di studio e di ricerca che consentano ai nostri ricercatori di perfezionarsi all'estero. La ricerca. Sarà coordinata dall'Istituto Superiore di Sanità. Ne saranno punti fondamentali lo studio della trasmissione del virus e dei metodi di prevenzione, il controllo di qualità dei test diagnostici, la sperimentazione clinica delle terapie. L'Aids in Italia. DonatCattin ha parlato di 461 casi al 30 novembre (31 unità in più di quelli denunciati l'altro ieri dall'Associazione per la lotta all'Aids). Di questi, 175 sono stati individuati in Lombardia, 61 nel Lazio, 44 in Emilia-Romagna, 38 in Piemonte, 28 in Toscana e nel Veneto. 19 in Liguria, 17 in Campania. 16 in Sardegna. Seguono le altre regioni, tutte con meno di 10 casi ma tutte colpite ad eccezion.' della Valle d'Aosta e del Molise. I portatori sani. Secondo l'ultima rilevazione dell'Istituto Superiore di Sanità, in Italia vi sono circa 100.000 persone sieropositive, e cioè portatori sani. Fra questi il 58% è costituito da tossicodipendenti, il 27% da omosessuali, il 17% da carcerati, il 6% (22 casi) da bambini di genitori malati, il 5% da emofilici e da chi ha ricevuto numerose trasfusioni di sangue, il 3% da persone in cui l'unica circostanza di rischio sembra essere stata un rapporto eterosessuale. Su un milione di donatori di sangue ne sono stati trovati sieropositivi soltanto 100. Ma ogni anno il 10% di sieropositivi si ammala di Aids. Le previsioni in Italia. Sono preoccupanti, anche se la propagazione sembra più lenta che altrove. Il virus ha un'incubazione di 5 anni: oggi vediamo quindi le cor.seBruno Ghibaudi (Continua a pagina 2 in quinta colonna)

Persone citate: Carlo Donat-cattin, Donat-cattin, Ghibaudi, Goda, Sanità Carlo