Per le Usl accordi difficili di Giampiero Paviolo

Per le Usi accordi difficili Devono ancora riunirsi le nove assemblee della cintura Per le Usi accordi difficili In qualche caso però le intèse sono già ratificate - Si va verso una conferma delle precedenti maggioranze Qualche problema è provocato dai governi locali - A San Mauro potrebbe nascere un monocolore de TORINO — Erano in pochi ad illudersi che entro la data prevista del 29 novembre 1 parlamentini della sanità si sarebbero riuniti per nominare l'esecutivo. Il pessimismo dei più ha trovato puntuali conferme anche in provincia di Torino. Il futuro di molte Usi (dopo le elezioni di metà ottobre) è tuttora incerto. Oli scogli più frequenti: poche poltrone disponibili (soltanto sette), pressanti richieste dell'opposizione di avere almeno un rappresentante in seno al Comitato di gestione, divisioni di campanile, realta politiche locali che fanno a pugni con gli accordi in seno all'associazione dei Comuni e minacciano intese già raggiunte. In ogni caso la tendenza è stata una conferma delle alleanze precedenti, anche perché l'elezione di secondo livello mette al riparo da vere sorprese. Ma vediamo la situazione nelle nove unita sociosanitarie della cintura. CHIERI — La de può contare sulla maggioranza assoluta dei consiglieri, ma, in base ad accordi già stipulati sugli enti locali, apre al partiti laici. E sarà socialista anche 11 presidente, Gino Bosco. Qualche problema nasce però per altre realtà locali, dove le intese sono state messe in discussione, come è avvenuto a Santena. Si era anche temuto un irrigidimento in casa democristiana: ora sembra che le controversie siano appianate. SETTIMO — Nessun dubbio sulla giunta di sinistra (pei, psi e psdi). Tre posti ai comunisti, due ai socialisti e uno ai socialdemocratici, con un rappresentante anche sidente dovrebbe essere il socialista Domenico Blefarl, che succederebbe al comunista Gola. Il settimo membro del Comitato di gestione sarà quasi certamente un democristiano. SAN MAURO — L'Usi 29, con 1 suoi 32 mila abitanti, è la meno popolosa della cintura. Il successo della de (che vanta 22 consiglieri su 40) potrebbe portare a un monocolore scudocrodato, l'unico in tutta la provincia. Alla presidenza andrebbe Felice Savio, di Gassino. Meno probabile, anche se non impossibile, un coinvolgimento del socialisti, che con i loro 7 seggi metterebbero la maggioranza al riparo da eventuali sorprese. RIVOLI — Scontata la conferma a sinistra, con un'intesa tripartito (pel, psi, pri) che gode perù di'soli 21 seggi. E' in atto 11 tentativo di coinvolgere il psdi (tre seggi), con una manovra che potrebbe portare questo partito a responsabilità anche nell'amministrazione comunale di Rivoli. La conferma del presi¬ dente Pietro Crestanl (pei) è comunque certa. COLLEGNO — La maggioranza a carattere soclalcomunista (con il coinvolgimento di socialdemocratici e repubblicani) vanta 29 del 40 seggi, quindi senza alcun problema di governabilità. Sicché l'accordo politico è stato rapidamente raggiunto ed attende soltanto una ratifica. Presidente sarà 11 sodaUsta Pino Facchini. L'Usi 24 comprende oltre 80 mila abitanti, distribuiti nel soli Co- munì di Collegno e Orugliasco. ORBASSANO — Le elezioni hanno disegnato un quadro contraddittorio, lasciando spazio ad ogni tipo di Intesa. Forse per questo le trattative non sono ancora approdate a risoluzioni definitive. Possibile, numericamente, tanto l'accordo a sinistra che quello di pentapartito. In ogni caso sembra emergere l'intenzione di riservare un posto anche alla minoranza. NICHELINO — L'accordo é praticamente raggiunto. Due posti andranno a psi e de, altri due verranno ripartiti tra i gruppi minori del pentapartito. L'ultima poltrona dovrebbe andare all'opposizione comunista. La presidenza del Comitato di gestione toccherà al socialista Giovanni Parisi. L'Usi 33 vanta una popolazione di 66 mila unità MONCALIERI — Ancora qualche incertezza per disegnare il nuovo Comitato di gestione. Il problema più dibattuto riguarda l'opportunità di riservare un posto alla minoranza. Ma l'accordo a quattro (de, psi, pri, pU) é praticamente raggiunto. Alla presidenza dovrebbe andare il democristiano Domenico Olacotto. Se ci sarà spazio alla minoranza è possibile un'apertura al psdi. VENARIA — Si va verso la conferma della maggioranza di sinistra, con apertura ai repubblicani. In pratica una riedizione della giunta venariese. Alla presidenza verrà rieletto il comunista Enrico Fraternale. Non è escluso anche l'ingresso della minoranza democristiana, cui è stato offerto un posto: ma per il momento l'accordo in questo senso non è stato raggiunto. Giampiero Paviolo

Persone citate: Domenico Blefarl, Domenico Olacotto, Felice Savio, Gassino, Gino Bosco, Giovanni Parisi, Gola, Intesa, Pino Facchini

Luoghi citati: Collegno, Orugliasco, Rivoli, San Mauro, Santena, Torino, Venaria