Una nuova rete autostradale avvignerà Cuneo all'Europa

Una nuova rete autostradale avvignerà Cuneo all'Europa Primo obiettivo la «bretella» tra la città e la Torino-Savona Una nuova rete autostradale avvignerà Cuneo all'Europa Già disponibili 200 miliardi per un progetto che ne richiederà millecinquecento DAL NOSTRO INVIATO CUNEO — Isolamento è parola che Cuneo e Provincia conoscono bene, un problema che tormenta amministratori pubblici ed operatori economici e che si è aggravato con la crescita industriale dell'ampio serbatoio, sbarrato da un lato' dalle montagne che lo separano dal mare, carente sul versante opposto di collegamenti con le grandi vie di transito: la Torino-Savona e la Torino-Piacenza. Ieri l'argomento è stato ripreso nel corso di un incontro promosso dall'Unione Industriale fra l'assessore regionale alla viabilità Giuseppe Cerotti e 1 rappresentanti degli enti locali, delle forze politiche e degli operatori economici E forse, per la prima volta, è venuta fuori una proposta operativa che potrebbe avvicinare la provincia «Granda. non solo all'Italia ma all'Europa. La radiografia dell'esistente non è delle più entusiasmanti: per anni si è proceduto a singhiozzo calando sul territorio frammenti di strade costruiti senza un disegno organico. Ora si parla di tracciati autostradali, raccordi, circonvallazioni, trafori, «bretelle» da mettere in cantiere a tamburo battente dal momento che è possibile raccogliere risorse pubbliche e private. Urgenza prioritaria: costruire la «bretella» tra Cuneo e la Torino-Savona con innesto all'altezza di Carrù. In parallelo attuare la circonvallazione di Fossano e a Nord 11 collegamento in superstrada tra Marene, Alba e Asti attuando il congiungimento con la Torino-Piacenza. A Sud di Cuneo, oltre Borgo S. Dalmazzo proseguire In autostrada fino al valico del Ciliegia e nel contempo progettare in collaborazione con la Francia il tunnel di collegamento con il mare. Questo il tracciato di una grande arteria che dovrebbe convogliare il traffico dal Portogallo alla Spagna, alla Francia fin dentro il cuore dell'Europa centrale. E' la strategia sulla quale tutti concordano e che trova la Regione disposta a inserire fin d'ora nell'imminente pia¬ no di sviluppo del Piemonte le tratte di immediata fattibilità. Che sia un progetto di ampio respiro e di rilevanza economica (sono occhio e croce in baUo dal 1000 ai 1500 miliardi) lo conferma la partecipazione della Torino-Milano nella società per il traforo del Ciliegia e della Satap (Torino-Piacenza) che l'Anas ha già inserito come concessionaria per la realizzazione del collegamento autostradale tra Asti e Cuneo nel piano decennale della grande viabilità. Si è pure fatta avanti la Torino-Savona (Iri) impegnata con fondi totalmente a carico dello Steto nel raddoppio dell'asse di cui è proprietaria dichiarando di aver avviato un proprio studio progettuale per la realizzazione del raccordo tra Cuneo e Carrù. Anche U .. . -> del traforo delle Alpi Marittime forse non è più un sogno: il 12 dicembre a Nizza potrebbe essere stipulata la convenzione tra le società interessate. Raccomandazione dell'assessore regionale Cerotti: •Decidete in fretta. Possiamo disporre subito di 200 miliardi. Pier Paolo Benedetto — TORINI — ASTI «^piacenza — WJTOSTRAM T0RWO6*WIA ALBENGA

Persone citate: Giuseppe Cerotti, Granda, Pier Paolo Benedetto