A gennaio Jaruzelski a Roma di Paolo Patrono

A gennaio Jaruzelski a Roma Il leader polacco 'si' incentrerà *eén Cràxi é &m il Papa* 9 A gennaio Jaruzelski a Roma L'amnistia ha cancellato le ultime difficoltà - Dialogo diplomatico e problemi economici ROMA — Il generale Jaruzelski verrà a Roma in gennaio. Il programma della visita ufficiale in Italia del Capo dello 8tato polacco, in fase di preparazione da mesi tra molte difficolta, pare ormai definitivamente completato: oltre a incontrare i governanti italiani, Jaruzelski si recherà anche in Vaticano. La notizia, diffusa da Varsavia e basata su confidenze fatte dallo stesso generale a uh gruppo di giornalisti in visita in Polonia, è stata sostanzialmente confermata da più fonti a Roma. All'ambasciata polacca, il consigliere Dubjel ha dichiarato: • C'è qualcosa di vero, la visita è davvero imminente». E una conferma ufficiosa è anche venuta dalla Farnesina, pur se non è stato ancora possibile precisare la data dell'arrivo di Jaruzelski Pare comunque escluso che il leader polacco giunga in visita a Roma il 18 dicembre, come era stato indicato da fonti giornalistiche. Anche perché questa data è troppo vicina al quinto anniversario della proclamazione della legge marziale, proclamata dal generale Jaruzelski il 13 dicembre deli'81. Cosi, 11 periodo concordemente indicato da parte italiana e polacca per il viaggio è quello di meta gennaio. La visita ufficiale del generale Jaruzelski, sulla cui opportunità, a quanto si dice negli ambienti diplomatici, Palazzo Chigi è stato lungamente incerto, è stata sicuramente propiziata dall'amnistia per i detenuti politici promulgata lo scorso settembre dal governo di Varsavia. «La tensione si è allentata* spiegano alla Farnesina, dove si sottolinea, peraltro, che il «cordone sanitario» stretto dall'Occidente attorno allo Stato polacco nei momenti di maggior crisi era giù stato rotto con la controversa visita di Jaruzelski a Parigi La situazione determina¬ tasi ultimamente a Varsavia consente quindi adesso quella ripresa del «dialogo» diplomatico rimasto lungamente bloccato e sul quale il governo polacco punta quasi tutte le sue carte per risollevarsi anche dalla grave crisi economica che tuttora pesa sul Paese. Bastano pochi dati per tratteggiare la situazione: il debito con l'Occidente è salito a oltre 33 miliardi di dollari, Varsavia non è nemmeno più in grado di rimborsare totalmente gli interessi annui, a causa della brusca caduta delle sue esportazioni (carbone e produzione agricola colpita dal dopo-Cernobyl), l'adesione al Fondo monetario internazionale non è servita finora a far riaprire i rubinetti del credito La Polonia sta quindi trattando un nuovo «scaglionamento» dei suol debiti esteri mentre Jaruzelski ha lanciato un controverso plano economico per migliorare anche la situazione all'Inter¬ no, rendere l'Industria più competitiva e allentare i controlli amministrativi. Ma il livello dell'inflazione (che s'aggira tra 11 16 e 11 20 per cento) e le rivendicazioni di aumenti salariali avanzate dal lavoratori rendono difficoltoso il raggiungimento dell'obiettivo di risanamento. Questa e la situazione di fondo nella quale si muove Jaruzelski alla ricerca, ora, di una riattivazione del canali della finanza internazionale e di una ripresa anche dei rapporti commerciali tra l'Italia e la Polonia, diminuiti in seguito all'applicazione delle sanzioni. Al di là di questo aspetto economico della prossima visita, c'è naturalmente il fattore politico, altrettanto Importante perché suggella la fine del lungo ostracismo cui la Polonia del generale è stata condannata. Ma la via della «normalizzazione» intemazionale resta difficile. Paolo Patrono

Persone citate: Jaruzelski