Sui Pirenei per scalare l'Europa

Sui Pirenei per scalare l'Europa BASKET La Tracer incomincia ad Orthez il girone finale di Coppacampioiti Sui Pirenei per scalare l'Europa McAdoo garantisce; «Ormai ho capito 0 dima di Coppa» - Tra i francesi l'ex pesarese Scheffler ORTHEZ — ricomincia l'avventura della Tracer Milano in Coppacamr.loni, ' su un palcoscenico Inedita ih un paesino che ha come sfondo i Pirenei e come massima gloria sportiva una squadra di basket che arriva alla Coppacamplonl dopo un più che dignitoso apprendistato nelle altre manifestazioni europee, culminato con la conquista della Coppa Korac nel 1934. LOrthsz ha l'entusiasmo di chi vuol smentire la tradizione di una pallacanestro francese che, nel girone finale di Coppacamploni (quando d arriva), assiste passivamente alle imprese altrui. Contro questo entusiasmo, di cui hanno fatto le spese nel turni eliminatori i ricchi tedeschi del Bayer Leverku sen. si scontra subito la Tracer dei -superassi*, finora assai contraddittoria in campionato, dove ha alternato bellissime partite a tonfi clamorosi. Senza dimenticare che anche in Coppa ha rischiato l'eliminazione ad ope¬ ra dell'Aris Salonicco. Vincere qui significa mettere un tassello importante, forse determinante, nel mosaico che, una volta completato, raffigurerà Losanna, sede della finale della Coppacampioni, li 2 aprile prossimo. Una coppa stregata per la società milanese, che l'ha vinta solo 20 anni fa e che da allora tenta invano 11 bis. E, inutile nasconderlo, questa può essere davvero l'ultima occasio¬ ne per una squadra di grandissimi campioni però in età ormai veneranda. Anche perché 1 rivali (l'incostante. Zhalgirls dell'ancor più incostante Sabotila, 11 Re al Madrid privato di Martin attirato dalle sirene dell'NBA, il Maccabl ormai sempre più prevedibile -e lo Zadar che non ha 11 genio di Petrovic a sostenerlo) non sembrano agguerriti come nel recente passato. L'Orthez è stato visionato dal vice di Peterson, Franco Casalini, nella vittoriosa trasferta di Mulhouse: squadra di una certa compattezza, senza superitene, con buona difesa a uomo, ben sicura dei propri mezzi, determinata, con l'abitudine... a vincere: GU americani sono Scheffler (ex Pesaro e Treviso) e Howard Carter che Casalini definisce -un Frederick più alto e potente». C'è un altro made-in-Usa, Paul Henderson, che però non può giocare in coppa, e c'è Kaba, africano naturalizzato. Una squadra di buoni tiratori, secondo tradizione francese. Qui sono convintissimi di farcela dopo aver spiato la Tracer in videocassetta. Nel vecchio impianto ricavato dal mercato coperto, domani un Intero paese farà un tifo d'inferno per l'Orthez. • Tranquillo, coach, il clima di coppa ormai l'abbiamo capito» ha detto McAdoo a Peterson. E lui ha tirato un sospirane.

Luoghi citati: Europa, Madrid, Milano, Mulhouse, Salonicco, Treviso, Usa