Gli 11 Guttuso donati allo Stato

Gli 11 Gottoso donati allo Stato La mostra inaugurata ieri a Roma Gli 11 Gottoso donati allo Stato ROMA — Un'unica cerimonia, per la seconda 'settimana per i Beni culturali e ambientali» (che significa ingresso gratuito nel musei, nelle gallerie e nelle zone archeologiche statali di tutta Italia) e per la donazione di undici sue opere che Renato Outtuso ha deciso a favore dello Stato i' aliano. Alla manifestazione, svoltasi nell'Istituto di San Michele, e aperta con la lettura di un messaggio del presidente della repubblica Cosslga. è Intervenuta una folla di specialisti e studiosi, pittori ed estimatori del pittore siciliano, uomini politici e studenti: in prima fila, il presidente del consiglio Craxi, il ministro dei Beni Culturali Gullotti. gli ex ministri de Colombo e Taviani. i due amici venuti a rappresentare l'artista — «un vulcanologo e un uomo di let-. tere, il segno degli Interessi disparati e vivi che Outtuso coltiva», come dal primo di loro é stato detto — i professori Marcello Cara pezza" e Natalino Sapegno. Il gesto di Outtuso e la sua assenza-hanno segnato 1 rapidi momenti della cerimonia, facendo passare In secondo plano 1 discorsi ufficiali, la solennità dei programmi.' i termini accademici della critica, i riferimenti a quel pessimi rapporti fra arte astratta e realismo socialista che animarono il panorama dell'arte italiana negli scorsi decenni, al famoso dissidio fra la politica' culturale di un'istituzione come la Galleria Nazionale d'arte moderna e artisti come Outtuso. In quelle sale adesso entreranno le opere che il pittore stesso ha scelto: «Non è solo un gesto di generosità, ma anche di amore verso il popolo Italiano» he, detto il presidente del consiglio Craxi di fronte ai dipinti. Sono le opere che con la moglie Mimlse, venuta a mancare quasi due mesi fa, aveva raccolto per sè e la loro casa, selezionandole — fra le tante create nei lunghi anni di lavoro — per 'la qualità e il significato», come ha ricordato Giuliano Briganti. La piccola collezione — ha detto Gullotti — -introduce nella sfera degli affetti, delle scelte familiari ». La crocifissione» è del 1940-41, un olio di due metri per due. 'Il ritratto di Sarah Bernhardt», matita di 55 centimetri per 70, è del 1985. E un arco di lavoro di 40 anni che si percorre davanti alle opere che l'artista ha donato allo Stato italiano, «un fatto che ci commuove profonda' mente» come ha sottolineato 11 ministro Gullotti, «un fatto che è stato possibile grazie alla concomitanza di tanti elementi — ha raccontato il prof. Carapezza ■— come, ad esempio, l'intesa che subito si è stabilita fra Guttuso e il direttore generale del ministero Sislnni, il quale si è recato a casa di Guttuso appena gli i stato riferito del desiderio che l'artista aveva espresso. I. mad

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