l bimbi «a richiesta» nascono senza legge di Guido Rampoldi

1 bimbi «m richiesta» nascono senza legge Polemiche dopo la nascita predeterminata a Napoli 1 bimbi «m richiesta» nascono senza legge Mancano norme per l'eugenetica - Entro quanti giorni si può sperimentare sull'embrione? ROMA — 'Avevo lavorato su embrioni di riccio di mare, di topo, di altri animali: non tanto diversi da embrioni umani. Ma la prima volta che mi trovai sotto il microscopio un uovo umano mi prese una paura dannata. Sudavo freddo, mi si appannò la vista. Non è successo più, per fortuna. Ma capisco chi dice: non scherziamo troppo con la genetica-. A tre anni dalla mattina In cui il biologo Domenico aeraci iniziava le ricerche che portarono nel 1984 alla prima fecondazione «in vitro» nella storia medica italiana i bambini nati in provetta sono più di un migliaio, ma non c'è una legge che tenti di dettare le regole e 1 diritti. DI chiarire nei laboratori il confine tra il lecito e l'inaccettabile. Di stabilire, per esempio, se la predeterminazione del sesso, sperimentata con successo a Napoli dal professor Magli, sia giusta o no. Insensibilità del legislatore? Nessun Paese finora è riuscito ad offrire risposte giuridiche alle questioni che la genetica pone con urgenza. Neppure le nazioni anglosassoni, dove 11 dibattito è stato più intenso e ha diviso la comunità, scientifica. In Gran Bretagna Bob Edward, il ricercatore di Cambridge che alla fine dello scorso decennio ha «fabbricato» la prima bambina in provetta, ha scandalizzato proponendo di tagliare a metà gli embrioni a due cellule, per impiantarne una nell'utero della madre e usare l'altra come «riserva di tessuti». Contro 11 radicalismo di certe scuole. Fotis Kafatos e il suo gruppo di genetisti americani chiedono di mettere al bando tutti gli esperimenti su embrioni che non abbiano dirette finalità terapeutiche. E' recente la crisi di coscienza di Jacques Testart, «padre» del primo dei seicento francesi nati da manipolazioni di laboratorio. Il biologo, in un libro dal titolo iYuoco trasparente, ha affermato che «l'uovo», cioè l'embrione, è reso «non soltanto trasparente ma vulnerabile* da parte di una scienza che dovrebbe risolvere dei mali e non crearne altri e più grandi. Si è diviso, com'era scontato in un dibattito che mette Guido Rampoldi (Continua a pagina 2 in terza colonna)

Persone citate: Bob Edward, Jacques Testart, Magli

Luoghi citati: Cambridge, Gran Bretagna, Napoli, Roma