Torna il paltò e trionfa la redingote

paltò LA STAMPA Anno 120 • Inserto redaz. de LA «Li A gioventù è sem,pre bella se viene educata giustamente», n motto del grande pedagogo sovietico Makarenko può essere applicato anche all'aggressività: l'agonismo ne è la manifestazione matura, quella costruttiva e creativa; la violenza rappresenta la degenerazione. Che cosa dicono insegnanti e psicologi, allenatori, giudici e medici dell'aggressività giovanile nella scuola e nello sport? Su iniziativa dell'Unione nazionale chinesiologi — l'associazione dei professori di educazione fisica diplomati Isef — si è avviato un dibattito. Spiega Camillo Losana, presidente del tribunale dei minori di Torino: «Nei ragazzi che esprimono in modo clamoroso e offensivo per la società la loro carica aggressiva troviamo spesso la separazione dei genitori o conflittualità familiare, la carenza affettiva, i frequenti trasferimenti, l'esclusione ambientale o scolastica, i maltrattamenti». Il magistrato conclude: «E' ovvia l'importanza della prevenzione: scuola e sport possono fare moltissimo. Ma non devono essere a loro volta strumento di emarginazione». Pier Gaspare Borlengo, allenatore di pallacanestro, secondo cui "homo nomini lupus". Per contro Rousseau, forse in seguito alla propria esperienza giovanile (a 13 anni fu messo a bottega da un incisore e subì violenze dai compagni di lavoro) ritiene l'uomo tendenzialmente buono ma corrotto dai rapporti sociali: una tesi ripresa da Marx». Sul piano pratico, Viberti no non si rischiano le censure, piovute addosso in questi anni alle maestre che hanno osato parlarne in classe», polemizza Claudia Farina, direttrice didattica e responsabile delle attività culturali della Comunità del Garda, autore di significativi interventi sull'argomento. «Trasmettere conoscenze non vuol solo dire passare informazioni», dice la Farina. Si tratta piuttosto di atteggiamenti, aspettative, modelli di vita. «Evidentemente l'educazione sessuale non può riferirsi unicamente ai temi della riproduzione e delle differenze tra 1 sessi, ma si riverbera sulle funzioni non sessualità èeenitaiy" della m quali" il gioco, la' scoperta.:- ' 'téferTtà' dell'io corpo-' reo». Azzardiamo tre considerazioni. Prima: non si possono chiudere gli occhi davanti alle innumerevoli pressioni cui i bambini sono soggetti ad opera di certi media, che godono di libera circolazione con suggerimenti su una serie di «fai da te» che davvero non entusiasma chi tiene alla loro educazione. Seconda: se l'ora settimanale fosse libera, come quella di religione, verrebbe salvaguardato il «diritto di scelta». Terza: i bambini, che a casa raccontano volentieri come trascorrono le giornate a scuola, innescherebbero cosi un dialogo con i_ genijòr$|che troppo Ferdinando' Albertazzi charme, l'uniforme contro il freddo si presenta in svariate forme che investono raffinati doppiopetto, svelti trench, mantelli opulenti e redingote dal sapore russo. Valentino per la sua collezione maschile mette l'accento su ampi cappotti in lana arricchiti da grossi colli in astrakan, Cover! invece si diverte a svecchiare con sapienti tagli i monopetto da sera in tessuto cachemire nero inchiostro, mentre Basile trasforma, grazie a sapienti imbottiture e inserti di pelo, il vecchio impermeabile in un raffinato paltò waterproof. Persino il montgomery abbandona la sua aria modesta per ospitare calde lane e spettacolari fodere che lo promuovono a capo passepartout, Spariti 1 rigorosi diktat degli anni precedenti, adesso le tendenze sembrano Un gioco Hom Abbot Internatidi fabbrica "Tri LA STAMPA - Numero 279 - Venerdì 28 Novembre 1986 HI èeV-, q Abbot concesso su licenza della Hom onal Limited, proprietaria del marchio vial Pursuit". paltò palToma il e trionfa la redingote

Persone citate: Abbot, Albertazzi, Camillo Losana, Claudia Farina, Cover, Marx, Pier Gaspare Borlengo, Rousseau, Viberti

Luoghi citati: Torino