Speak english all'edicola di Enrico Benedetto

Speak english all'edicola Speak english all'edicola IL refrain inneggia al mondo angloparlante, citando Londra, ma anche Wellington, Hong Kong, Singapore. Sembra quasi una versione rock del paludato Rule, Brìtannia. rule the waves. invece fa da sigla vagamente kitsch per un miracolo italiano: Speak Up, 'audiomensile per il tuo inglese-. Cassetta+rivista: 6 mila lire. Pubblico: chi a scuola bazzicava poco la lingua straniera (dunque target illimitato). Cominciamo dalla rivista. Patinata, 56 pagine, molte fotografie, servizi, rubriche a pioggia. I sommari in italiano costituiscono l'unica oasi di ristoro per il lettore: testi e diciture sono rigorosamente Inglesi. Ogni articolo ha in calce un glossario che spiega i termini più difficili. Il tono è acculturante: si parla di politica, ambiente, società, viaggi. dovrebbe uscire un periodico per ragazzi in cinese. Lo fanno a Singapore, finirà negli Usa. Insomma, un budget d'oro. A Recanati tra disegnatori, gente che traduce, psicologi eccetera lavorano un centinaio di persone. Tutto Iniziò un dieci anni I servizi top vengono riportati anche su nastro. Qui comincia l'avventura: leggere prima, dopo o in contemporanea alla registrazione? Dipende. I più bravi possono buttarsi nell'ascolto a occhi chiusi. I «conduttori» sono impeccabili, parlano svelti ma non troppo: ma basta che ci sia un intervistato — nell'ultimo numero tocca al leader politico David Owen — e aumentano i guai. La formula varia in KM (Key Magaeine, motto Get in control of your english). Mensile, è al terzo numero. Di Speak Up copia il prezzo, ma non i lettori. Se là erano — mettiamo — giovani manager, qui sono giovani e basta. La citazione di Erasmo da Rotterdam che troviamo a pag. 47 nel fortunato periodico De Agostini (che ha quasi compiuto due anni) la fa. ma Pigini ammette che il successo, perlomeno in Italia, è cosa piuttosto recente. Dopo alcune scuole private, all'avanguardia, la lista di abbonati Include oggi anche molte «pubbliche». Aumentano, inoltre, le commesse individuali: un regalo poliglotta al nipotino cercheremmo invano su KM. Abbondano arte, spettacolo, vita. Sette articoli li troviamo riprodotti su cassetta. Per evitare dizionari, ecco il mlnilessico sotto forma di opuscolo. Almeno un servizio è parlato in americano. Per 1 più esperti ci sono testi a lettura veloce (disponibili anche in versione lenta). Entrambe le testate hanno grandi pregi. Lusingano 11 lettore spiegandogli che lui. in fondo, pratica già un buon inglese (nessuna lezione, per carità, solo fitness linguistica). Inoltre c'è grande abbondanza di materiali, quasi sempre ben curati. Rimane però la forte tentazione, giunti in edicola con seimila lire, di preferire un indigesto Newsweek. Ecanomist o Melody Maker agli omogeneizzati nostrani, e mettere da parte 11 resto per un viaggio oltre Manica. è tentatore. Abbonarsi per un anno (8 numeri) a Juvenis (la rivista In latino più complesso) costa 11.300 lire da versare sul conto corrente postale 11023829 intestato a European Language Institute, Recanati. Enrico Benedetto

Persone citate: David Owen, European Language Institute, Melody Maker, Mensile, Pigini, Recanati, Wellington

Luoghi citati: Hong Kong, Italia, Juvenis, Londra, Recanati, Rotterdam, Singapore, Usa