Scarpe marceremo alla boscaiola

moda moda Scarpe, marceremo alla boscaiola C5 ERA una volta la scarpa sportiva, grossolana di tomaia, ispida di tacchetti e suole gommate, incapace di realizzarsi e socializzare al di fuori del rettangoli d'erba, lontano dal tartan e dai percorsi in terra battuta. Poi un giorno qualcuno dal cuore tenero la prese per le stringhe e la presentò in società. Fu un trionfo. Oggi infatti quella scarpa entra ed esce con disinvoltura dagli uffici, frequenta feste raf^imjte, ostenta .un'ariajSj'cpraifja,, convegni e avvenimenti culturali. Superato il complesso della parente timida e povera, la calzatura per il tempo libero evade dagli schemi tradizionali e scoprendo nuove formule si evolve in status symbol. Quest'estate la Tod's-mania, la passione per la car-shoes con suola tempestata da chiodini di gomma, ha conquistato molti. Diego Della Valle, inventore della fortunata calzatura (le cui vendite in pochi mesi hanno raggiunto cifre da capogiro), adesso la ripropone in versione invernale con suola antisdrucciolo e tomaia in camoscio. E lancia intanto la sua ultima creazione, lo scarponcino super tecnico Hogan, in loritech Idrorepellente, antlstrappo, leggero, molto resistente, dotato di suola In resina espansa e chiusura con sistema a sgancio. «Non basta che una scarpa sia bella, pratica e leggera», sostiene Della Valle, «per aver successo deve an¬ SI chiama stafet, è la pantofola friulana, orgoglio e fortuna di oscuri artigiani. Una suola di stracci pressati, trapuntata a mano, e una tomaia di velluto: un tempo era la scarpa dei giorni di festa, «oggi è solo una curiosità per turisti», minimizza Enzo Jervasutti, già produttore di pantofole, ora titolare di un'azienda di calzature a San Daniele. Jervasutti non si sente un traditore: 1 tempi cambiano — spiega — bisogna diversificare per non chiudere. Insomma, la tradizione non è fatta per chi lavora per mangiare. E, come la sua, altre decine di fabbriche di stafets, in Friuli, si sono trasformate in aziende per la lavorazione del cuoio e la produzione di calzature di tipo corrente, «facendo concorrenza a Stra e Parabiago». Da aziende famigliari si sono trasformate In piccole e medie industrie con 70-80 operai a testa. E Io stafet? «Un tipo lo proponiamo anche noi, altri ne fanno ormai rari artigiani di Gonars e di San Daniele», spiega Enrico Vignuda. Suo padre, una volta, fabbricava pantofole arti¬ che essere ambita», e infatti il fenomeno Hogan sta dilagando con lo stesso stile che ha caratterizzato quello Tod's. Tod's e Hogan non sono sole: rustiche, solide, dal sa- Tod's e Hogan, Timberland e. Dockstep: la calzatura sportiva si evolve ma ^sta protagonista pore campagnolo e britannico, le scarpe sportive da accostare a pesanti giacche di tweed, mantello di loden genere passeggiata in brughiera o raffinati cappotti urbani, arrivano con piglio gianali. Oggi produce calzature aggiornate con i tempi e, in numero limitato, una pantofola che ricorda, nella forma, quella originale. Ma è cucita a macchina, il contributo dell'uomo è minimo, «altrimenti il prezzo andrebbe alle stelle». Vediamolo da vicino, lo stafet. Nasce in Carnla, nella notte dei tempi. In quell'angolo di Friuli scavato dal Tagllamento e dal suoi affluenti, fino a pochi decenni fa afflitto dall'emorragia dell'emigrazione, la gente che aveva la forza di restare riempiva le lunghe giornate Invernali impegnandosi in cento mestieri da fare al chiuso, accanto al fuoco: gli uomini Intagliavano legno (cucchiai, mestoli, mattarelli) o intrecciavano ceste di vimini; le donne cucivano pantofole. E nasceva un prodotto che era frutto, Insieme, di abilità, fantasia e ingegno. Nelle case, si sa, un tempo non si sprecava nulla. Gli stracci (lenzuola ormai in disuso, camicie smesse, ritagli, grembiuli consunti, avanzi di stoffa in genere) venivano pressati e cuciti assieme. Ne derivavano trapunte alte due centimetri e sicuro nelle vetrine dei negozi per sfoggiare le loro caratteristiche migliori. La parola d'ordine in questo caso è sempre cuoio, in tutte le sue espressioni, ma ravvivato da macro dettagli come cuciture a vista, mascherine, frange, nappe, chiusure spettacolari Ecco che allora le pedule perdono 11 loro aspetto anonimo, si irrobustiscono alla base con carrarmati in vibrimi e diventano gli scarponcini da boscalolo (firmati Timberland. Arfango p Madison) più aimaùjda),giovani.. Lo stivale supera.per un attimo le esasperate forme texane, arrotonda la punta come un biscotto e, con pelli idrorepellenti e suole antisdrucciolo si trasforma per le griffe Cìcallé ed American Eagle In re

Persone citate: Della Valle, Diego Della Valle, Enrico Vignuda, Enzo Jervasutti, Hogan

Luoghi citati: Friuli, Gonars, Parabiago, San Daniele, Stra