I leggendari posti di Lawrence d'Arabia

I leggendari posti di Lawrence d'Arabia I leggendari posti di Lawrence d'Arabia L'ESOTICO Nel deserto della Giordania a cento chilometri dalla favolosa Petra, tutto parla dell'ex archeologo e agente segreto inglese che con un manipolo di beduini tenne in scacco l'esercito ottomano cammelli — non immacolati — e fuoristrada, ma c'è chi affida la propria vettura alla guida di un- beduino per inoltrarsi nello uadi. n tour motorizzato richiede qualche ora, viaggiare in groppa due o tre giorni a prezzi da fissare mercanteggiando, ma comunque ben sopra i dieci dinari (45 mila lire) il giorno. Non è difficile, peregrinando sul cammello, incontrare lo sceicco Aouda bin Taylr, che guida I circa 2000 Il monastero di.&^terjna.fra molte esitazioni, al turismo. Gli egiziani hanno costruito una rotabile che da Muwelba, sul Mar Rosso, traversa l'intera penisola, e una piccola deviazione conduce al monastero. Esiste anche una pista d'aereo, utilizzata però solo raramente. L'albergo locale, che doveva ospitare 11 presidente Anwar Sadat (venne ucciso qualche giorno prima) Arco naturale di roccia nella zona mHoweitat sparsi nello uadi, unanimi nel dichiararsi imparentati con Maometto. Più arduo gustare 11 mensa/, montone o agnello stracotto nel latte e messo in tavola con riso e spezie. Ma nessun beduino negherà al visitatore un caffè sotto le tende nerastre, di lana grezza. Lo speziano al cardamomo, droga penetrante. Posare la tazza, vuotata con qualche sacrificio, non basta: occorre scuoterla vigorosamente o l'ospite pre¬ msagvusssdsmfdl "« S^SM^wSfQo™ no un arbitrato, si oltrepassa, previe lunghe attese, il confine pagando balzello doppio (tra shequalin e sterline egiziane circa 30 mila lire). Ottanta chilometri di strada costiera — quella per Sharm el Sheik realizzata da Israele dopo la «guerra dei sei giorni» — poi si ripiega all'interno. Ancora posti di blocco e osservatori Onu in pattuglia, ma è ormai la magia del paesaggio ad affascinare: montagne rossastre. Immensi uadi, plateau calcarei, nomadi Jebeliya con greggi di pecore o capre (l'attività pasto...»rate é-Interdetta al maschi), au) sassTinclsf dai pellegHhl He? «J secoli?* "<P f'o:''r> All'Ingresso del monastero, la polizia turistica egiziana, un corpo smilitarizzato senza parallelo al mondo, accoglie i visitatori. E l'oasi, con palme, olivi e qualche ortaggio. ■■.Ecco la Porta dell'Eterno. Da qui entreranno i Giusti' recita il cartiglio sovrastante Bab el RaYss, l'Ingresso principale. Meglio accedere da quello a {600 m sottoH monte HontM"« S^non brilla per decòro; meglio, forse, approfittare di un'area attrezzata a campeggio o della foresteria che precede il monastero. Malgrado tutto, 1 viaggiatori più numerosi giungono ancora da Israele. Un tour operator di Eilat, Neot Haklkar, vende pacchetti da 1/2/3/4/5/ giorni. A Taba, zona ancora contesa fra Egitto e Israele, che invoca¬ rzzdlqPeiep montuosa dell'uadi Ram muroso tornerà a riempirla. Di Lawrence vedremo la sorgente omonima, già ben addentro 11 deserto, oltre a gole e monti nei quali trovava rifugio insieme ai suoi uomini. Chi ama l'alpinismo, incontra belle sorprese: pareti di roccia infida solo all'apparenza, «muri» di quarto grado medio che si elevano per centinaia di metri. Un'equipe anglofrancese è già venuta qui due volte per scalare in /ree, lasciando choccati i bedui¬ zie tra Arabia petrea e Mediterraneo. Nulla l'unisce alle vicine rocche (Amra, Tubai Mushatta) ove 1 califfi omayadi si ritempravano con bagni di vapore o battute di caccia all'onagro, ma l'antica oasi carovaniera è paradossalmente rimasta In funzione, solcata questa volta da Tir e rimorchi. L'Irak. minacciato dai jet iraniani, ha infatti dirottato su Aqaba il traffico portuale, affidandosi poi al trasporto via terra delle merci. Il rombare dei camion, regolarmente assiepati di fronte agli snack turchi e circassi che offre la via, non deve però farci scordare come quest'oasi valga oro per naturalisti ed ecologi. Gli stagni che si formano in autunno dopo le prime piogge ospitano oltre 200 specie di uccelli migratori, intorno alle povere case (cui vanno aggiunti un albergo e la rest house) fiorisce l'olivo e la vite, nel vicino parco Shaumarl il regno hascemita tenta di reimplantare la fauna selvatica. I beduini proletarizzati del villaggio sono meccanici o gommisti, altri rinunciano al nomadismo, non alle greggi. L'agricoltura potrebbe avere notevole sviluppo, ma le acque sorgive dell'oasi — quelle che salvarono Lawrence — finiscono altrove, per rifornire assetati rubinetti urbani. Enrico Benedetto ni: sta per uscire il libro, che farà nuovi proseliti. Quattrocento chilometri più a Nord-Est, verso la frontiera con l'Iraq, l'avventuriero di Tremadoc ha lasciato ancora una volte il segno, trincerandosi nel castello Quasi- (fortezza, appunto) el Azraq, prima del grande balzo che l'avrebbe portato a conquistare Damasco anticipando il generale Allenby. La cittadella fu edificata dai romani per controllare la via delle spe¬ nosciuto in arabo quale Gebel Musa (vetta di Mose). Siamo a 1600 metri di quota, occorre superarne un altro migliaio. Cinque, dieci giorni l'anno troveremo neve, una lieve spolverata appena. Chi ha tempo aspetta la notte, per iniziare l'ascesa un due ore avanti l'alba. Esiste un erto sentiero, ma forse conviene tuttora fidarsi della scalinata, benché sia ormai un ammasso di blocchi spioventi. Emmanuel Anati, l'archeologo italiano che ha appena pubblicato dalla Jaca Book una ricerca sul «vero» Monte, Sinai — VH^ Kar-, ko^,fraBè'erB^eya,ed.El:, lat — sorriderebbe forse dar vanti al grezzo tempio edificato in cima per venerare cristianamente la Torah e il suo profeta. Eppure, vi si giunge emozionati Lo sguardo va oltre il Neghev, sul deserto di Arad, fin verso la Giudea. Vento, roccia, silenzio, disegnano un paesaggio spettrale, imperativo: non occorrono le Dieci Tavole, è la Natura a salire In cattedra. e. bn. O EGITTO M M-Rosso^ secondario. Potremo visitare — ma .non. oltre le 12^ chiesa, «cisterna di Mose», antico refettorio, moschea (XII secolo, viene utilizzata dai beduini) cortili e anfratti. Molte le icone di straordinario valore. La biblioteca, inferiore per abbondanza di codici e incunàboli solo a quella vaticana, da qualche anno rimane sprangata per evitare cleptomanie. Usciti fuori, vai la pena salire al monte Horeb, co¬

Persone citate: Allenby, Anwar Sadat, Arad, Di Lawrence, Emmanuel Anati, Enrico Benedetto, Lawrence D'arabia, Vento

Luoghi citati: Arabia, Damasco, Egitto, Giordania, Iraq, Israele