Asolo borgo dai cento orizzonti Qual è il segreto del suo fascino?

Àsolo borgo dai cento orizzonti Qual è il segreto del suo fascino? Àsolo borgo dai cento orizzonti Qual è il segreto del suo fascino? do l'epoca romantica è solo un ricordo? Il clima mite e 1 «cento orizzonti» .non sono una spiegazione sufficiente. Tutto nacque forse con 11 dorato esilio di Caterina Cornaro, regina di Cipro, alla quale 1 veneziani offrirono nel 1489 la signoria di Asolo, In cambio del dominio sull'Isola di Venere. Caterina Cornaro percent'anni raccolse Intorno a sé una corte di artisti e poeti, 11 prediletto dei quali era 11 bugino Pietro Bembo. Costruì nuove vie e palazzi, conservando e> restaurando monumenti medioevali. Nei due secoli che seguirono, Asolo visse ancora una stagione felice, primo del luoghi di soggiorno amati dal nobili veneziani. Oggi In pieno ventesimo secolo questa stagione continua grazie a una serie di eventi che hanno preservato Asolo dalle campagne di Napoleone, dalle guerre del Risorgimento, dalle vicine battaglie della Grande Guerra e dall'epoca fascista quando questa città tanto cara a inglesi e americani fu Invisa al resto d'Italia. Lungo le vie che si arrampicano sul colle si accalcano case e palazzotti di diverse epoche è stili, In un continuo di accostamenti bizzarri che tuttavia creano un Insieme omogeneo e affascinante. Alcune strade aprono su un solo lato portici ad arco gotico,- che racchiudono stretti Sassaggi per 1 pedoni. Con uno straordinario effetto, in via Canova 1 portici si susseguono su una linea plana mentre la strada corre in discesa. Tutte le abitazioni sono abbastanza ben conservate, anche se oggi alcune sono disabitate; molte facciate conservano tracce più o meno ampie, spesso sbiadite, di antichi, affreschi. Chi si sofferma a-leggere 1 nomi scritti sulle targhe e sul campanelli non deve sorprendersi nello scoprire le abitazioni di tanti stranieri. Storia e atmosfere del famoso borgo ai piedi del Grappa non lontano da Treviso, meta da secoli di artisti e poeti . TT leoni della Serehissl4À I ma sono tutti In pie" di. n nostro è seduto perché qui si è trovato bene». Con questa battuta gli asolani presentano la loro minuscola e unica città, una città da visitare, ma dove si vorrebbe restare a vivere, subito travolti da un Impeto romantico. Il leone della Serenissima seduto 6 quello che sta sulla fontana quattrocentesca di Piazza Maggiore, ancora alimentata dall'acquedotto romano. La fontana è uno del tanti monumenti da vedere ad Asolo; non è grande, è composta da parti di diverse epoche ed è bella di una bellezza minuta, come tutta la cittadina, che non si Impone, non sovrasta né domina. Asolo sorge sul versante meridionale di una delle più alte tra le colline disposte a ventaglio al piedi del Monte Grappa. Di fronte si stende la Marca Gioiosa, quella di Treviso, al lati e alle spalle ■ si inseguono teorie di fitti, bassi colli. Le vedute sono sèmpre diverse, tanto, che Giosuè Carducci o forse Gabriele D'Annunzio (chissà perché l'attribuzione è incerta) definirono Asolo la città «dei cento orizzonti». Ma cosa rende tanto speciale uno storico borgo abitato da poco più di cinquecento persone? Perché Asolo ha attirato da tutto 11 mondo tanti artisti, che non si sono accontentati di una visita e che hanno voluto viverci a lungo? Perché ne attira ancora oggi quan¬ Uno scorcio di Asolo: vecchi Sono scrittori, poeti, pittori e anche architetti e designer di poca o di grande fama che formano da tempo una comunità vasta e discreta. L'ospite che ha legato più strettamente 11 suo nome e 11 suo ricordo della città è. Eleonora Duse. «Al mattino mi alzo, apro una finestra, metto due vasi di fiori sul davanzale ed ecco un altare», cosi la Duse scriveva agli amici dalla casa di contrada Canova. Erano 1 tempi del più decadente romanticismo, si capisce, ma la sincerità non mancava e per Belluno DUNQUE Eleonora Duse, Gabriele D'Annunzio, Ezra Pound, Igor Stravlnski, Francesco Mallplero, 1 grandi nomi, in mezzo a gente riservata e gentile, mai superba, che esprime la serena pacatezza pellB;-'«^pàgi^!;jtrte^eÌ^ palazzi in armonico, equilibrio. i Ma Asolo è anche punto' di partenza, di bellissime gite.. La prima tappa è riservata a una 'visita a Villa Barbaro di Maser (aperta da giugno a settembre, ore 15-18), celebrata da tutti, consacrata come uno dei migliori' esempi dell'architettura palladiana, ammirata per gli straordinari affreschi del Veronese, un po' Inflazionata se si vuole. , ; In alternativa, ; ci Mi-E*0 dirigere verso Nord è fermarsi a Possagno, patria di Antonio Canova. Nella gipsoteca, vicino alla casa natale dello scultore, sono raccolti la maggior parte dèi suol modelli in gesso. Oppure, da Maser, si continua per Co muda e Valdobbladene: è la cosiddetta Strada del vino bianco. B paesaggio è dolce, le colline si rincorrono nel verde. Qui vale la pena visi¬ e case dominate dalla Rocca, forse di origine preromana, punto di riferimento per chi arriva l'attrice volle essere sepolta nel piccolo cimitero di S. Anna, su un isolato sperone che guarda verso Bassario e 11 Grappa. La Loggia del Capitano, a 8arasota. La cattedrale, che pure ha avuto diversi rimaneggiamenti, custodisce due dipinti del '500, con soggetto l'Assunta; uno è tra 1 capolavori di Lorenzo Lotto, l'altro è opera di Jacopo da Bassano. Tra le tante ville, la più singolare è Villa Contarmi costituita da due diverse costruzioni appoggiate ai versanti meridionale e settentrionale di un colle e collegate da un passaggio scavato nella roccia. L'edificio posto sul versante Nord è detto «Il fresco» per la sua esposizione. cheologici, dipinti, statue del Canova (nacque a due chilometri da qui nella frazione Pagliaro). B castello, che fu dimora di Caterina Cornaro, ha subito demolizioni e restauri e oggi ospita il teatro dedicato (come poteva essere diversamente?) alla Duse. B bel teatrino In legno, costruito nel 1857, non è più qui. Aveva tre ordini di palchi e vi aveva recitato la grande Eleonora. Nel 1830 lo hanno comperato degli americani che, dopo averlo smontato pezzo a pezze, lo hanno ricostruito in Florida BEI POSTI antico municipio, una costruzione del '400 affrescata nel 1560 dal Contarini. ospita 11 Museo Civico con una raccolta unica di ricordi di Eleonora Duse, reperti ar¬ glioso.