Un test per la diagnosi precoce di Ezio Giacobini

Un test per la diagnosi precoce Un test per la diagnosi precoce mente la presenza della malattia. Nella maggior parte dei casi si tratta semplicemente di individui che sono venuti a contatto con il virus e hanno quindi registrato la reazione degli anticorpi. Per verificare se quegli anticorpi sono dovuti alla malattia in atto, occorre tenere il paziente sotto controllo per mesi o anni, in attesa degli eventuali sintomi della sindrome linfoadenopatica (Las) e delle altre patologie che possono evolversi verso l'Aids, come l'Are (Aids related complex). Per isolare l'eventuale virus occorre una coltura, che In Italia si esegue in tre soli centri specializzati che impegnati i tecnici di laboratorio per un mese su di un solo caso. Proprio per la la¬ UN test per la diagnosi precoce dell'Aids è In corso di sperimentazione nei laboratori della Abbot, una casa farmaceutica di Chicago che controlla l'80 per cento della ricerca in questo campo. Con un semplice prelievo di sangue e nel giro di un solo giorno (il tempo necessario ai reagenti per dare la risposta) si riesce a Individuare l'antigene virale, ossia quella porzione di molecole che, facendo parte del virus, segnalano la presenza del temibile «Htlv in». Il test che attualmente si usa negli ambulatori permette soltanto di verificare se un soggetto è «sieropositivo», cioè se è munito degli anticorpi dell'Aids. La presenza di questi anticorpi non significa necessaria¬ mostrano differenze di struttura e quindi «Sa. *. w w maggiore frequenza di dislessia, mancinismo, balbuzie e autismo, i maschi svilupperebbero qualità caratteristiche dell'emisfero di destra, quali il talento musicale e quello matematico. Questo fatto spiegherebbe il maggior numero di musicisti, compositori e matematici famosi nel sesso maschile. Anche questa teoria è fortemente discussa tra i ricercatori. Un secondo studio più recente si basa, anziché sulla dominanza di un emisfero sull'altro, sulle differenze di grandezza di una struttura che è situata tra i due emisferi e li unisce tra di loro. Si tratta del corpo calloso, una lamina bianca, spessa quasi 2 centimetri, collocata tra 1 due emisferi cerebrali davanti e al di sopra di quello spazio intracerebrale chiamato la cavità ventricolare. Il corpo calloso penetra profondamente nei due emisferi e prosegue In robusti fasci costituiti da migliaia di fibre nervose che si espandono nel cervello fino a formare delle visibili radiazioni. La parte posteriore del corpo calloso si chiama splenio ed è proprio questa che sarebbe più larga e più espansa nelle donne che negli uomini. Un taglio netto del corpo calloso produce un'interruzione nel passaggio dell'Informazione tra i due emisferi. Individui o animali operati in modo da produrre un vero «cervello spaccato» dimostrano chiaramente l'autonomia e l'individualità funzionale dei due emisferi cerebrali. Un gruppo di neurofisio- linsaturi sulla comparsa di tumori maligni (N. Engl. J. Med. 1985). Risultati non favorevoli all'ipotesi degli effetti benefici della dieta ittica sono stati riscontrati da Vollset e dai suol collaboratori in un gruppo di norvegesi, ad eccezione dei soggetti di età Inferiore ai 45 anni. Ancora, Curb e Reed in 7615 soggetti giapponesi rilevavano una correlazione inversa tra consumo di pesce e mortalità coronarica, ma purtroppo non statisticamente significativa. Qualche tempo prima, l'anziano nutrizionista inglese Sinclair, che segui scrupolosamente in prima persona per un lungo perio- La dieta ittica giova al cuore? boriosità e gli alti costi richiesti dall'Isolamento del virus, sistema evidentemente inadeguato a tenere sotto controllo un'ampia fascia di popolazione, la metodica oggi più usata per verificare l'Aids è il test degli anticorpi. Molto spesso però le persone visitate una prima volta non si fanno più vive. Da un'indagine epidemiologica compiuta prevalentemente sulle categorie a rischio dal «Gruppo ligure di ricerca sull'Aids» emerge che, su un campione di 1836 individui sottoposti al test, il 53 per cento dei quali era risultato sieropositivo, soltanto il 13 per cento s'è ripresentato negli ambulatori per la seconda visita. Il test di Chicago, permettendo di diagnosticare im¬ mediatamente la presenza del virus, favorirà dunque sia la prevenzione del contagio sia un tempestivo ricorso alle cure, che oggi cominciano a dare i primi risultati validi (Interferone e Azidotimidina). Servirà anche da monitor per controllare il decorso della patologia in relazione alle terapie usate. Anche il Gruppo ligure di ricerca sull'Aids, dopo uno stage negli Stati Uniti, ha avviato una sperimentazione del test che si è rivelato, efficace solo se si effettua nella prima fase dell'infezione oppure nello stadio della malattia conclamata. Perciò si lavora per mettere a punto un test che funzioni in qualunque momento del ciclo del virus. Daniele Diena di comportamento .-i.-i.. >.-',' •f» r- sb logi dell'Università del Wisconsin (Bleier, Houston e Byne) ha recentemente misurato 11 corpo calloso di 17 uomini e 17 donne giungendo alla conclusione che esistono grandi variazioni nella forma di questo nello stesso genere. Tali variazioni impedirebbero di discernere con sicurezza un corpo calloso «maschile» da uno «femminile». La presunta differenza nel corpo calloso dei due generi era stata collegata in precedenza alla superiorià video-spaziale e matematica dei maschi. Esisterebbe cioè anche una relazione tra lateralizzazione cerebrale e forma del corpo calloso, nel senso che uno splenio più largo indicherebbe 'minore lateralizzazione o se si vuole minore specializzazione delle funzioni conoscitive. I nuovi dati di Bleier e colleghi pongono un serio ostacolo a questa teoria e aumentano il livello della polemica. Mettendo in dubbio la relazione tra la lateraliz zazione delle funzioni cerebrali e il sesso, si rimette anche in discussione il problema delle differenze conoscitive tra i due sessi. Altra dimensione toccata dalla polemica è quella evolutiva, che vedrebbe differenziazioni progressive di lateralizzazione nei vari primati, a mano a mano che questi si avvicinano all'uo mo. E' probabile che la po lemica continui ancora e fino a quando metodi anco: più precisi non ci diranno esattamente se esistono differenze di struttura e funzione nel cervello de due sessi. Ezio Giacobini

Persone citate: Abbot, Bleier, Daniele Diena, Houston

Luoghi citati: Chicago, Italia, Stati Uniti, Wisconsin