La sonda elettronica che analizza le pietre della Luna

La sonda elettronica La sonda elettronica che analizza le pietre della Luna Un computer piloterà in tempo reale la deformazione dello specchio del telescopio per assicurare la migliore resa ottica. In alto: il risparmio nelle dimensioni della cupola adottando la montatura «altazimutale» anziché «equatoriale» stato fatto il punto su una strategia che spingerà molto più a fondo la competizione tra la Terra e lo spazio. Una sfida da cui emerge un'immagine dell'astrofisica forse sorprendente per chi fosse ancorato al binomio astronomo-cannocchiale. L'astrofisica sperimentale moderna si nutre infatti di sofisticate tecnologie e di avanzate procedure informatiche. Sorprendenti sono i traguardi che tale sviluppo è giunto a porsi. Il primo concreto obiettivo è in fase avanzata di attuazione e consiste nella installazione da parte dell'Eso del «New Technology Telescope» (Ntt). prevista in un prossimo futuro. UNA delle più sofisticate e recenti tecnologie nel campo chimico-analitico è la microsonda elettronica. Questo strumento permette di quantificare il microcosmo effettuando l'analisi chimica «puntuale» su superfici dell'ordine di 1-10 micron quadratiti micron = 0.001 millimetri). Viene prevalentemente usato nella fisica dello stato solido, nelle scienze dei materiali, in metallurgia, in mineralogia e anche in biologia. I principi su cui si basa il funzionamento della microsonda elettronica erano già noti all'inizio del secolo. In breve si tratta di un'analisi spettrochimica di raggi X emessi da un corpo solido bombardato da elettroni. In altre parole, un corpo, costituito da uno o più elementi, quando Interagisce con un fascio di elettroni emette uno spettro di raggi X caratteristici dell'elemento o degli elementi che lo costi¬ Tutto sulle «zolle» alla deriva La Terra e il cervello sono due mondi a sé di cui si conoscono i feno: meni ma non comple; tamente i processi Interni che li originano. Alla loro scoperta sono ora dedicati due quaderni di «Le Scienze»: «Il cervello» (cento pagine, 7000 lire) e «Tettonica a zolle» (104 pagine, 7000 lire). Il primo è curato da Vittorino Andreoli, docente di cllnica psichiatrica all'università di Siena, e raccoglie contributi dei maggiori esperti, tra i quali i premi Nobel David Hubel (che descrive i meccanismi dell'encefalo) e Francis Crick, scopritore del Dna. «Tettonica a zolle» è curato da Felice Ippolito e si apre con una affermazione: a 75 anni di distanza, la teoria della deriva dei continenti è ancora valida, nonostante le polemiche suscitate. A questa teoria si accompagna ora quella dell'espansione dei fondali oceanici, spiegata da Heirtzler della Columbia University. La pubblicazione presenta le teorie più recenti sulla struttura dei continenti, la formazione delle catene montuose, gli spostamenti delle «zolle» terrestri. Vittorio Castellani Le nuove tecnologie per ottenere un carburante ecologicamente pulito tuiscono. In base alle lunghezze d'onda emesse e alla loro intensità si è in grado di riconoscere l'elemento, o gli elementi, in questione e di determinare la loro concentrazione. Fu il francese Castaing, all'inizio degli Anni 50. a sviluppare la teoria di base e a costruire il primo strumento. Poi il russo Borovskij e i suoi collaboratori lo perfezionarono. Schematicamente si tratta di un fascio di elettroni emesso da una sorgente e ridotto a meno di un micron di diametro da due lenti elettromagnetiche. Il fascio è quindi concentrato e messo a fuoco sul campione. L'emissione di raggi X, caratteristici del preparato, è analizzata da opportuni spettrometri che determinano la lunghezza d'onda dell'elemento e la sua intensità. Paragonando l'intensità di una certa lunghezza d'onda con quella di uno standard, la cui compo-

Persone citate: Felice Ippolito, Francis Crick, La Terra, Nobel David, Vittorino Andreoli, Vittorio Castellani

Luoghi citati: Siena