Gaslini: nel mio futuro ci sono Gershwin concerti e un melodramma

Gaslini: nel mìo futuro ci sono Gershwin eun melodramma Gaslini: nel mìo futuro ci sono Gershwin eun melodramma l'intenzione di mettersi in disparte. •Nemmeno per sogno» replica deciso. «Cerco soltanto la tranquillità necessaria per realizzare uno dei più grandi impegni della mia carriera. Per lo stesso motivo, la mia attività concertistica del 1987 sarà molto circoscritta. Darò del recitals di solo pianoforte, ai quali ho riservato i mesi di febbraio e di luglio, in marzo farò una tournée In Africa in corso di definizione, e ogni tanto mi dedicherò a'ia direzione d'orchestra, specialmente per il cinquantenario della morte di George Gershwin. Il resto del mio tempo sarà occupato dalla composizione». Il 1986, di cui parla come se fosse già co:icluso. gli è stato prodigo di soddisfazioni. Fra l'altro Gaslini ha anticipato le celebrazioni gershwiniane dirigendo per otto concerti l'Orchestra sinfonica del teatro San Carlo di Napoli, con la collaborazione del soprano Gloria Davy e del pianista Raimondo Campisi. Abbiamo avuto la fortuna di ascoltare la prima di queste performances, e di renderci conto di quanto sia autentico e profondo il Gershwin di Gaslini. Solo un musicista che conosca ogni risvolto della musica americana può interpretarlo com'egli ha saputo, con una sottile venatura jazzy. Un altro evento da citare è stato il suo incontro con Max Rotteli del 4 agosto scorso, nell'ambito del festival del jazz di Soverato. Stimolato dalla presenza di tanto maestro, Gaslini ha dato il meglio in un recital solistico ricco soprattutto di una cultura capace di assimilare e di sintetizzare gli echi di ceppi melodica-armonici diversi. Dopo il previsto trionfo di Max Roach alla sola batteria, i due artisti hanno suonato magnificamente assieme. Infine, pochi giorni orsono, è stata distribuita nelle librerie una sua biografia scritta da Adriano Bassi in forma d'intervista («Giorgio Gaslini», Muzzio, pp. 210. lire 20.000). In questo modo, nel momento giusto. Gaslini ha potuto fare il punto su se stesso e sulla propria attività, per affrontare meglio la nuova fase. Il meno che si possa dire, scorrendo le pagine del volume, è che ce ne vorrebbero molti, di musicisti di questa statura, magari scomodi per il carattere e per la forza del loro io, ma capaci di spiegare le pulsioni del proprio lavoro con questa chiarezza, sincerità, tensione, senza la paura di darsi in pasto ad amici e nemici. E capaci, a cinquantasette anni, di affrontare le fatiche quotidiane e il mondo esterno col coraggio, la curiosità, il senso dell'avventura di un esordiente di lusso; e provvisti, come Gaslini, della volontà di rinascere ogni mattina. Ma qual è questo impe¬

Luoghi citati: Africa, Napoli, Soverato