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Musica Musica E9 importante occuparsi del Festival di Sanremo? SI, ovviamente. In pieno dilagare della saggistica-sprint sull'importanza delle minuzie nella Storia (dal salotto mondano alla maldicenza) scegliersi come argomento Sanremo, ovvero trentacinque anni di canzoni e costumi italici, è voler andare a tutti i costi sul difficile. Eppure Gianni Borgna, che è una brava persona, sente il bisogno di giustificarsi citando Beaumarchais, Proust, Pasolini, Gramsci e Umberto Eco. Troppo zelo: abbiamo capito tutti che «non bisogna dispressare, la cattiva musica». (Il vero problema sarebbe riuscire ad apprezzare quella buona, ma per ora rinunciamoci). L'autogiustiflcazione di Borgna è più giustificabile se si considera che questo suo libro Le canzoni di Sanremo (Laterza, 284 pagine, 30.000 lire) ha avuto un precedente in La Grande Evasione (pubblicato nel 1980 da Savelli). Rispetto a sei anni fa l'analisi di Borgna non si è arricchita molto. E' un discorso che apparentemente fila: ci dice che Sanremo ha avuto origini provinciali segnate da 'messaggi» edulcorati e iperconservatori (Anni 50), si è poi sviluppato grazie alla Radio e alla Tv fino a diventare parte di un grosso ingranaggio di formazione del consenso e di deformazione del nuovo (Anni 60), ha Infine dovuto affrontare un periodo di crisi profonda un po' per difesa dàli'asSédiò; '^s'óvvérsìvow'' del rock e della canzone d'autore, un po' per Insignificanza sua propria (Anni 70), infine si è rivitalizzato in forma tanto spavalda e aggressiva quanto confusa, fino a diventare oggi uno spettandone percorso da contenuti contraddittori e frastornanti, non più in grado di rappresentare un progetto univoco. Per accreditare questo suo, aggiornamento e approfondimento di indagine, Borgna confeziona una serie di capitoli segmentati, composti da aneddoti giornalistici e di costume relativi alla manifestazione, dissertazioni economico-politiche a illustrazione del contesto, schede biografiche e artistiche del principali prota¬

Persone citate: Borgna, Gianni Borgna, Gramsci, Pasolini, Proust, Umberto Eco

Luoghi citati: Sanremo, Savelli